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24 Agosto 2021 Aggiornato il 24 Agosto 2021 alle ore 21:50

Bra Restaurant, inaspettato ristorante fusion a Sarno

Bra Restaurant a Sarno è il classico ristorante che non ti aspetti: una cucina fusion molto buona in un luogo di forti tradizioni
Bra Restaurant, inaspettato ristorante fusion a Sarno

Ci ritroviamo a chiederci dove andare in una calda sera d’estate e la nostra scelta ricade su un nome nuovo, il Bra Restaurant a Sarno. Un po’ obbligatoriamente, perché tantissimi locali sono in ferie, un po’ perché di primo acchito sembra molto valido.

Quando arriviamo, ci rendiamo conto subito che si tratta di un luogo elegante, frutto di un recentissimo makeover. La piattaforma esterna e la veranda sono arredate con gusto, luci soffuse, sedute comode. È tutto curato, senza troppa affettazione però.

I ragazzi di Bra Restaurant a Sarno ad accoglierci, Irene in primis, sono gentilissimi e specificano che il cliente va assolutamente coccolato. In effetti, è la prima impressione che si ha. Si viene accompagnati nella scelta delle pietanze e del vino, soprattutto chi non è molto ferrato in materia di cucina fusion.

Il Bra Restaurant a Sarno, ex Bar Brancaccio (dal cognome del titolare Rocco Brancaccio), frequentato per aperitivi e colazioni, cambia volto. Ora predilige una cucina che abbraccia sia la tradizione italiana che quella giapponese o asiatica in senso più ampio. Due sono gli chef che si alternano: Antonio Miranda per le proposte più “classiche” e Ciro Benvenuto per la parte sushi.

Il menu in sei sezioni di Bra Restaurant a Sarno

mise en place

Una volta accomodati, Irene ci illustra il menu del Bra Restaurant di Sarno, suddividendolo in sezioni.

Troviamo in prima pagina “Zensai” che fa capo agli antipasti. Non mancano i soliti edamame, goma wakame e i tacos di pesce.

La seconda sezione si intitola “Olio 180°” e, piuttosto ovviamente, suggerisce una proposta di frittura e tempura. Qui le cose si fanno interessanti: abbiamo gamberi, hosomaki, verdure di stagione.

La terza parte del menu di Bra Restaurant viene riservata al “Crudo al coltello” quindi tartare, sashimi e simili.

In quarta battuta, i “Main course” quindi i piatti cardine, quelli principali per dirla all’italiana: qui compaiono degli gnocchi (ovviamente fusion), un tataki, un tonkatsu, dei gyoza.

Successivamente, il menù si dedica alla parte sushi, con i crudi, gli uramaki e l’Omakase, ovvero delle proposte di esperienze da parte dello chef, sia in termini di set componibili, sia percorsi prestabiliti a sua discrezione.

Per finire, cosa che ci ha sorpresi non poco, una proposta di ben otto dolci.

Ci vengono serviti subito dei piatti di benvenuto da parte dello chef, sorpresa graditissima perché ciò che ci portano è davvero buono. Dei grissini stirati a mano davvero notevoli e un amuse bouche in forma di spugna al sapore di prezzemolo con alici e salsina d’accompagnamento. Ottima partenza al Bra Restaurant di Sarno.

Come si mangia

tris di tartare

Veniamo alle nostre scelte. Per iniziare, scegliamo un tris di tartare, il Mare nostrum (17 €) e un Hotto Harumaki (9 €).

Il primo, presentato con raffinatezza, alterna una tartare di gambero con frutto della passione, una di salmone con classico avocado e una di tonno con ribes bianco. Sulla trilogia vince a mani basse il gambero, dolce in contrasto con il frutto della passione agrumato e aspro.

Bra Restaurant Sarno Hotto Harumaki

L’Hotto Harumaki invece è così spiegato dal Bra Restaurant di Sarno: quattro pezzi di sfoglia croccante con tonno, crauti e stracciata di bufala, con pistacchi e maionese al miele. Per onore della cronaca, gli harumaki non sono altro che cilindri di pasta sfoglia fritti molto simili agli involtini primavera. In questo caso, si vestono di modernità e di un abbinamento che può risultare bizzarro, ma che è infine riuscito. Avrei voluto sentire di più i crauti e il miele, ma il tutto era equilibrato, quindi lode allo chef.

Bra Restaurant Sarno Gyoza

Proseguiamo: dal menù dei piatti principali, scegliamo i Gyoza al profumo di terra (15 €) con pancia di maiale, ananas e paprika dolce affumicata, abbinamento che ricorda moltissimo la Spagna e l’Andalusia in particolare.

Senza tanti giri di parole, sono una bomba: sfoglia liscia, sottile e un ripieno scioglievole, sapido, davvero ottimo. Il piatto migliore della serata del Bra Restaurant a Sarno.

Il sushi di Bra Restaurant a Sarno

Bra Restaurant Sarno Hamami

Poi decidiamo di assaggiare qualcosa dalla sezione sushi: scegliamo allora un Hanami (13 €, 4 pz) e un Tekka hot (17 €, 4 pz).

Hamami

Il primo è così composto: cocktail di gamberi, misticanza, pepe rosa e sesamo. Buono, avrei spinto di più sulla classica acidità/dolcezza propria del cocktail di gamberi, ma il risultato è soddisfacente.

Bra Restaurant Sarno Tekka Hot

Il secondo, un uramaki di tonno in tre consistenze con mayo Jap, rucola, salsa spicy e teriyaki, presentava un pesce molto buono, non troppo speziato, con una salsa leggera, per nulla invasiva. Forse quattro pezzi sono pochi, io opterei per sei.

Una nota di lode al trattamento del riso: non si verifica quasi mai, ma in questo caso il riso era cotto alla perfezione, con i chicchi ben distinguibili sotto al palato, asciutti, non collosi. Da dieci e lode.

Accompagniamo le portate salate con un calice di Gewürztraminer Riserva (7 €), consigliatoci dal sommelier Nicola (suggerimento azzeccatissimo). E uno di chardonnay Molino delle Balze (6 €), anch’esso molto piacevole, più frizzante, allegro.

I dolci

dolce cactus

Concludiamo curiosi di assaggiare uno degli otto dolci proposti. Piccola nota: non sono loro a farli, ma un’azienda di Caserta, con la promessa che, da settembre, questi verranno affiancati da piatti creati anche dallo chef di Bra Restaurant a Sarno. Nonostante questo, il Cactus (6 €) è davvero sorprendente: abbiamo un cremoso al mascarpone, gel di lampone, biscotto morbido al cioccolato, mousse fondente e terra al cacao. Pur essendo un dolce, non è troppo dolce, particolare che apprezzo sempre molto. La terra di cacao è amara, il cremoso morbido ma non stucchevole e il lampone perfetto in abbinamento alla mousse sotto forma di cactus. Per il prezzo, promosso a pieni voti. E il vasetto è edibile ovviamente.

In ultimissima battuta, un Jefferson come digestivo.

Quanto costa

In totale, spendiamo 104 €, cifra più che accettabile considerata la qualità delle proposte, i due calici di vino, il dolce, l’amaro e i piatti di benvenuto (questi ultimi ovviamente offerti).

Il locale inoltre, nella sua parte interna, è molto curato, con un bel bancone fronte chef, come da tradizione giapponese, e una sala “social” raccolta, adatta ad eventi non molto confusionari, come compleanni o una semplice cena tra amici, e a farla da padrone è un imponente tavolo nel centro abbracciato da morbide sedute.

Una bellissima scoperta questa del Bra Restaurant a Sarno, sia in termini di cucina che di gentilezza nel trattamento del cliente. Un nuovo spot da tenere in rubrica se vi trovate in zona.

Bra Brancaccio Restaurant. Via Roma, 1. Sarno (SA). Tel. +3908119184213

[Immagini: Francesco Sammarco]

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