Dolce di San Gennaro. Il Tortino Gennarì vince il contest Caputo
Un miracolo a forma di tortino, anzi, il Tortino Gennarì. Che ha vinto l’edizione 2021 del concorso, la quarta, del concorso di pasticceria “San Genna’…Un Dolce per San Gennaro”. L’appuntamento a ridosso della festa dedicata al Patrono protettore di Napoli si è svolto come d’abitudine sul Roof Garden Terrazza Angiò del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo.
Vista spettacolare sul Maschio Angioino e sul Vesuvio che non ha distratto – troppo – la giuria esaminatrice. Composta da Sal De Riso, Luigi Biasetto e Antimo Caputo che del contest è organizzatore.
Il Tortino Gennarì, Uau miraculo ‘e San Gennaro, ha conquistato il gradino più alto del podio. A salirci un “veterano” della pasticceria napoletana, Luigi Avallone della omonima pasticceria – insieme al fratello – a Quarto (NA). La pasticceria nasce nel 1984 e Luigi Avallone muove i primi passi in una pasticceria di Pozzuoli nel 1971.
“Diversamente giovane”, si è ironicamente definito Avallone, unico pasticcere dei 7 in concorso ad aver superato gli “anta”. Sulla carta forse il concorrente con meno motivazioni considerata la lunga carriera. Ed invece il suo Tortino Gennarì è uscito alla grande grazie innanzitutto alla puntuale rispondenza al regolamento.
Il Tortino Gennarì, dolce per San Gennaro
La chiffon cake, su base di biscotto Paradiso, realizzato con la farina Frolla di Mulino Caputo e farina di mandorle, è arricchita con una confettura extra di fragole Agrimontana. La copertura è affidata a una glassa al cioccolato bianco rifinita con polvere di liquirizia e rosmarino sbriciolato.
E potrete assaggiare il dolce di San Gennaro nella pasticceria. Luigi Avallone ha deciso di metterla in carta.
“Il piacere di mettermi sempre in discussione”, come ha dichiarato durante la premiazione visibilmente emozionato, ha coinciso con il bel gesto di devolvere il premio in denaro all’Ospedale pediatrico Santobono di Napoli.
Un solo vincitore e dunque niente altri gradini del podio e niente classifica ufficiale per il dolce di San Gennaro.
Le proposte per il dolce di San Gennaro
Ma ci è piaciuta la proposta di Chiara Cianciaruso della pasticceria Mon Sciù di Napoli. Il suo dolce di San Gennaro si chiama “Per Grazia ricevuta”. La base finacier, realizzata con Caputo Blu e farina di mandorle, è ripiena di confettura di pomodoro e fragole. Il rivestimento è affidato a una “scocca” di cioccolato. Esecuzione da mettere a punto soprattutto alla voce farcitura.
Nancy Sannino della pasticceria Celestina di Pollena Trocchia ha presentato “Sacre Coeur”. Efficace, ma non proprio regolamentare, pasta Kouglof realizzata con Farina Manitoba Caputo. Il dolce alsaziano da dispensa ha dalla sua l’ottima trasportabilità (uno dei requisiti richiesti). Ma immersa in uno sciroppo di vaniglia del Madagascar e rivestita di cioccolato e arancia con un cuore morbido di confettura di lamponi Agrimontana è un po’ sbilanciata sugli zuccheri.
All’ideale podio sono seguite le altre proposte.
Lamponi, visciole e limoni
Ciro Cascone ha proposto come dolce di San Gennaro “Gennarí amore e sapore”. Una pasta frolla alla vaniglia, condita con mele e lampone Agrimontana, ricoperta da un morbido al limone e da una glassa di cioccolato e lamponi.
Valentina Silvestri per il suo “O core ‘e San Gennaro” ha composto una tartelletta realizzata con farina Tipo 1. Farcitura con confettura di visciole e ganache di cioccolato bianco e copertura di polline di millefiori accompagnata da idromiele e caviale di visciole.
Antonio Manfredonia ha riecheggiato il celebre “L’oro di Napoli”. Per lui un soffice alla ricotta di bufala con limoni canditi Agrimontana e limoni di Sorrento IGP. Farcitura affidata a una confettura di pomodorini del piennolo.
Ilaria Inchingolo ha portato come dolce di San Gennaro “Nu piezz e core”. La pasticciera pugliese ha scelto una pasta frolla all’olio di Andria, arricchita con una crema alle nocciole senza lattosio di Agrimontana e un cuore fruttato al lampone.