Maccheroni alla chitarra: 4 nuovi cavalieri per un primo piatto fantastico
Maccheroni alla chitarra. Sapete cosa sono? No?
Ve lo diciamo subito.
Innanzitutto un riflesso della cultura gastronomica abruzzese. Che poi possa acquistare altre sfaccettature secondo i luoghi è altra storia. Come quella che riporta alle origini, lunga più di un secolo.
Fatto sta che è uno dei piatti principi della cucina regionale e si ottiene con l’utilizzo di un apposito strumento detto “carratore” (noto anche come chitarra per la pasta, con telaio di legno di faggio e corde in metallo) che gli conferisce una forma a sezione rettangolare.
Gli ingredienti di questa pasta fresca lunga sono: acqua, farina (volendo un mix tra farina di grano tenero 00 e semola di grano duro) e uova (solitamente una per ogni etto di farina).
Una volta ottenuto l’impasto, viene tagliato a rettangoli 60×20 centimetri, poi stesi accuratamente con vigore, utilizzando un altro strumento tipico chiamato “mattarello”.
Il condimento ideale? Starebbe bene un po’ con tutto.
Dal sugo con le pallottine di carne a quello con le tre carni, dal sugo semplice con pomodoro e basilico a quello con i funghi, con funghi e tartufo oppure ancora con il sugo ai frutti di mare.
L’Ordine dei Maccheroni alla Chitarra
Premesse doverose per dire che esiste un Ordine dei Cavalieri dei Maccheroni alla Chitarra, costituito nel 2013 su iniziativa dell’Unione dei Cuochi Abruzzesi, organismo regionale della Federazione Italiana Cuochi.
Obiettivo chiaro e trasparente. Far conoscere l’identità della cucina regionale a tutti, conservando la memoria delle più importanti tradizioni.
Periodicamente il riconoscimento di “Cavaliere” è assegnato a chef e operatori che abbiano almeno dieci anni di esperienza. Oppure a personalità che si siano distinte in altri ambiti quali cultura e scienza.
Con un appuntamento finalmente in presenza presso la Sala Eden di Ortona (CH), sono stati eletti quattro nuovi Cavalieri.
Dino Mastrocola, magnifico rettore dell’Università degli Studi di Teramo.
Nicola D’Auria, Presidente Nazionale del Movimento Turismo Del Vino.
Marco Caldora, chef del Ristorante Caldora Punta Vallevò di Rocca San Giovanni.
Roberto Di Giovannantonio del ristorante Podere Marcantò di Mosciano Sant’Angelo.
Dal canto nostro, non possiamo far altro che consigliarvi di provare al più presto i maccheroni alla chitarra. Per il condimento decidete voi. Mare, montagna, collina, avete solo l’imbarazzo della scelta.
Alé.