Guida Michelin 2022: Imàgo è ancora la stella che brilla sui tetti di Roma
La Guida Michelin ha confermato la stella per il 2022 al ristorante Imàgo dell’Hotel Hassler.
Una delle più eleganti e panoramiche stelle di Roma e d’Italia.
Ai fornelli (e non solo) un giovane uomo di quasi due metri che, almeno per come la vediamo noi, sta esprimendo il proprio estro al meglio. Una matrice italo-spagnola che forgia grande tecnica in cucina.
Guida Michelin 2022 e Imàgo, ristorante gourmet dell’Hotel Hassler
Parliamo di Andrea Antonini, appena trentenne ma già maturo e con una mano invidiabile. Frutto di alcuni fondamentali passaggi, forieri di conoscenze e continui arricchimenti. Quique Dacosta su tutti.
E poi Piazza Duomo con Enrico Crippa dove Andrea si è cimentato, direi quasi inevitabilmente, con le grandi erbe dello chef piemontese.
Il ristorante Imàgo non ha bisogno di presentazioni, per la stella della Guida Michelin confermata nel 2022 e per la visione che offre, quasi a 360° sulla capitale. Insomma, per la capacità di appagare occhi, mente, cuore e ovviamente palato.
Il sabato sera poi è un viavai di ospiti stranieri, curiosi appassionati di gastronomia che riportano a casa solo piacevoli ricordi. Unico consiglio: prenotare in anticipo.
Roberto Enrico Wurth, proprietario e presidente dell’Hotel Hassler, conferma avere un gran fiuto per i talenti.
Il menu autunnale del ristorante Imàgo
L’autunno, assieme alla primavera, è una stagione che regala emozioni uniche a tavola. Probabilmente perché alcuni ingredienti, alcuni piatti, li mangi solo in questo periodo.
Qualche esempio? Funghi e tartufo bianco, per dire.
Il menu pensato nei minimi particolari dallo chef del ristorante Imàgo, e gradito dagli ispettori della Guida Michelin 2022, si identifica come uno dei migliori del periodo. Puro ed essenziale con l’equilibrio che per me è il filo conduttore di un’esperienza sensoriale che vorresti non finisse mai.
La moquette quasi insonorizza i romantici e classici rumori di questa elegante sala. Il servizio, particolarmente attento e curato, ci accompagna e poi consiglia, intenti i nostri, che convergono nei loro.
Partiamo con una grande bottiglia, quasi meditativa. Sta bene con tutto e la berrei a qualsiasi ora, anche a colazione.
Champagne, pizza, pane e mortazza
La Dom Perignon Vintage 2010, elegante calice di champagne che accompagna l’aperitivo di benvenuto, simpatico e particolarmente bello, illuminante. E buono.
Il quarto di pizza mignon che poi pizza non è perché fatta a guisa di meringa, l’assaggi e il gusto è quello di una margherita biscottosa. Con il salato che si dissolve in un nano secondo.
Il riccio di mare affumicato con il pecorino e l’assaggio di amatriciana, il mini bigné salato.
Il bloody mary del ristorante Imàgo. Non sarà lui a pulire la bocca bensì una terrina con una molteplicità di erbe.
Crippa Style. Insalata arricchita sul fondo di un piacevole condimento.
Pensando alla stella Michelin che illuminerà il menù del ristorante Imàgo anche per il 2022, riempiamo il calice nuovamente. Preveggenza, visto l’arrivo il ricordo del panino, meglio ancora rosetta, con la mortadella. Pane e mortazza per i più audaci. Formato in miniatura ma identico (la foto la vedete in apertura).
E la focaccia calda con formaggio e lardo? Immaginateli con la bollicina. Sono poetici. E immaginate tutto quanto con lo champagne rimasto.
I grissini alla nocciola sono quelli che non ti aspetti, talmente buoni da chiederne ancora.
Il pane a lievitazione naturale anche. Carboidrati da sposare al burro salato o al burro dolce, una continua tentazione. Alla quale, ovviamente non abbiamo resistito.
Inizio e fine. Due momenti ai quali lo chef tiene particolarmente.
Gli antipasti
Dopo accenni qua e là di tecnica, scherzosa, gioiosa e gustosa, arriva il primo antipasto del ristorante Imàgo, da qui in poi si fa sul serio, afferma la Guida Michelin 2022.
Carne cruda alla pizzaiola, nocciole, capperi e salsa bernese. Un viaggio in giro per il mondo, con una carne curata maniacalmente, condita altrettanto, esplosiva. La salsa bernese prende larghi spunti ma poi viene anch’essa addomesticata dalle nocciole. Un gran tocco se vogliamo non solo croccante del piatto. Ottimo.
Ero partito con l’intento di accompagnare la cena con un pinot Meunier 100%. La scelta puntata su una produzione davvero interessante. La “Parcelle” di Chevreaux Bournazel, Lieux-Dits. Un vigneron capace di realizzare questa bollicina estremamente elegante e complessa.
A meraviglia con il polpo alla Luciana, portata nella quale ben si distinguono gli ingredienti pregnanti, con la morbidezza senza eguali del mollusco cefalopode. Non un semplice classico.
I primi piatti del ristorante Imàgo
Siamo pronti ad accogliere i due primi del ristorante Imàgo pensati in questo percorso.
Gli spaghetti ai cetrioli di mare, vongole e pomodorini gialli (canditi).
Cosa sono i cetrioli di mare? Si chiamano così perché ricordano la forma dell’ortaggio ma di fatto, sono animali marini, invertebrati, appartenenti alla classe degli echinodermi.
Vengono pescati principalmente nel Mediterraneo e, oltre ad una bontà unica, costituiscono una rarità, altrettanto indispensabile per l’equilibrio dell’eco-sistema.
Condimento equilibrato con ritorni salini, addolciti sul finale dai pomodorini.
Pazzi per il riso, felici di conseguenza dell’altro primo, il riso acido, nocciole, funghi, fegatini di pollo e cacao. Appagante alla terza. Una cena che potrebbe chiudersi anche qui. L’immersione tra tecnica, cura estetica del piatto, equilibrio e contrasti, il tutto studiato nei minimi particolari.
Chissà coma hanno accolto questo piatto del ristorante Imago gli ispettori della Guida Michelin 2022? Facile immaginare un sì convinto.
Una esplicitazione della stagionalità amata dallo chef del ristorante Imàgo, connotata da contrasti persino curiosi per il palato.
Carne e formaggi
I rintocchi di bontà e di terra proseguono con il maiale, mele, cavolfiore e vaniglia. Cottura e gusto, l’uno inanellato all’altro, con il cavolfiore da mangiare rigorosamente alla fine, in agrodolce. Un secondo da apprezzare, gustandolo lentamente.
Visto che la nostra bottiglia si avvia al termine, accogliamo con ringraziamento l’invito della sala ad un ulteriore assaggio, con avvicinamento del carrello dei formaggi, non nazionale, nemmeno internazionale ma comunque ricco, volutamente, di territorio. Sei tipi di formaggi, a pasta dura e a pasta morbida, anche fresca, su e giù per il Lazio.
E quando lo accompagni con del pan brioche appena sfornato, morbido e croccante all’esterno, torna quell’acquolina sprizzante, via via più profonda. Ricominceresti di nuovo a mangiare provando gli altri piatti del ristorante Imàgo.
I dolci del ristorante Imàgo
Il capitolo dessert, anzi pre-dessert si apre con un biscotto “pop-corn”, senza masticare, ispiri e poi senza espirare…giochi con gli effetti scenici dell’azoto.
Ecco quell’inventiva che si allunga anche nel finale.
La Tarte Tatin di mele e camomilla arricchita da una salsa allo zabaione induce ad un lento assaggio, caldo freddo, dolce. Tocco non stucchevole che incorda alla grande ogni singolo ingrediente, camomilla annessa.
Ancora champagne al ristorante Imàgo. L’ultimo tranquilli, in abbinamento proprio a dessert e al susseguirsi di dolcezze finali.
Il Carte Blanche della Maison Louis Roederer è un assemblaggio storico, 40% pinot nero, 40% chardonnay, 20% pinot Meunier, con una proporzione del 5% di vini vinificati in botti di rovere. Più dosato rispetto al Brut Premier è la perfetta ricognizione degli champagne secchi. Ampio e cremoso, con accenti quasi caramellati, in perfetta sintonia con la mela, la cannella.
Ma anche con il più fresco cremoso e gustoso gelato, col gianduiotto dorato, con l’elegante pasta mandorla. La ciambellina fritta da intingere nel cioccolato o nello zabaione. Nel dubbio li ho provati entrambi. A chiudere del cioccolato bianco ghiacciato e delle meringhe.
Pioggia e fulmini all’esterno, sono placide sfumature di una cena da incorniciare.
Grazie ad Andrea, chef illuminato, a Marco Amato, il perfetto maestro di sala e ai ragazzi di sala che curano benissimo servizio e una carta dei vini dalle belle sfaccettature.
Guida Michelin 2022: prezzo del menu degustazione al ristorante Imàgo
Siete pronti a chiudere gli occhi per poi svegliarvi su uno dei tetti più belli d’Italia?
La meraviglia dei piatti creativi e tecnici di Andrea Antonini sapranno cogliere nel segno di una cena stilisticamente perfetta, da applausi.
Come segnala la Guida Michelin 2022, il menu degustazione da 6 portate del ristorante Imàgo vi costa 170 € e avete la possibilità del piatto aggiuntivo a 20 €.
Imàgo all’Hassler. Piazza Trinità dei Monti, 6. Roma. Tel. +390669934726