Pastiera napoletana ricetta originale in 5 passaggi e 4 + 3 strisce (non 7)
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La pastiera napoletana mantiene un rapporto privilegiato con la Pasqua. Tutto, a Napoli, le strade, i vicoli, le case odora di pastiera tra giovedì e venerdì prima di Pasqua.
Anche se ormai è un dolce che si mangia ovunque e tutto l’anno.
Sicuramente, la bassa sensazione zuccherina, rinfrescata dai fiori d’arancio, fa della pastiera napoletana un dolce pasquale moderno, in linea con il gusto del tempo.
Tanto che ogni chef o pasticcere di grido ha la sua ricetta perfetta della pastiera, e ognuno la prepara a modo proprio con piccole variazioni.
Per esempio quadrata, scomposta, con i fichi, o con un mix di ricotta vaccina e di pecora, perfino con la ricotta di bufala.
I battibecchi nascono sull’uso degli ingredienti e sulle quantità.
C’è chi preferisce la pastiera napoletana asciutta, chi particolarmente umida, chi usa l’acqua di fiori di arancio e chi la millefiori. Qualcuno aggiunge addirittura la crema pasticciera al grano.
Strisce della pastiera napoletana
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Una cosa della ricetta tradizionale non cambia mai: le strisce di pasta frolla da applicare sopra il ripieno di ricotta e grano. Non vanno fatte a casaccio.
La forma
La forma che sono chiamate a comporre è a griglia, in modo da ricavare dei rombi.
Diciamolo meglio: a forma di croce di sant’Andrea verticale, cioè a X, che nell’alfabeto greco è simbolo di Cristo.
Il numero
Si dice che le strisce di pasta frolla spesse circa 2 cm debbano essere 7. Ma che dico 7, 4 + 3!
Non è una distinzione da poco secondo una credenza popolare che si è diffusa negli ultimi anni.
Perché 7, anzi 4 + 3: qual è il motivo?
Perché 7 strisce nella pastiera napoletana
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Narra la leggenda che una notte, nel periodo di Pasqua, le moglie dei pescatori napoletani lasciano sulla spiaggia delle ceste con ricotta, frutta candita, farina, zucchero, grano, uova e fiori di arancio.
Le donne chiedono al mare che i loro mariti tornino a terra sani e salvi. Ma durante la notte succede l’incredibile.
Nelle ceste non ci sono più le offerte bensì una torta: la pastiera. Perché le onde, birichine, hanno confuso i 7 ingredienti. 7, come le strisce che devono ricoprire la pastiera napoletana.
Perché non 7 strisce ma 4 + 3
La decorazione a grata con 7 strisce –4 in un senso e 3 nel senso trasversale– simboleggia la planimetria del centro storico di Napoli.
Con i tre decumani e i 4 cardini che li attraversano in senso trasversale.
Una bufala
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Peccato però che questa norma non esista in nessuna documentazione storica e in nessuna ricetta tradizionale della pastiera napoletana. Una bufala, insomma.
Se vogliamo trovare una spiegazione credibile alla presenza di 7 strisce di pasta frolla disposte a griglia sopra il dolce pasquale per formare dei rombi, dobbiamo pensare ad altro.
Cioè al tentativo di contenere la lievitazione dell’impasto che altrimenti uscirebbe dalla teglia. Infatti è raccomandato fissare con cura le strisce di pasta ai bordi della teglia prima di infornare la pastiera.
Pastiera napoletana: ricetta originale in 5 passaggi
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- Preparazione: 30 minuti
- Cottura: 90 minuti
La ricetta della nonna, quella originale che vogliamo preparare oggi, prevede 5 passaggi.
E un paio di suggerimenti.
Tradizione vuole che si prepari la pastiera napoletana il Giovedì Santo, anche perché è un dolce che, invecchiando, migliora, e che si può conservare fino a 10 giorni.
E comunque va sempre preparata in anticipo per dare agio a tutti gli aromi di cui è intrisa di amalgamarsi in un sapore unico e inconfondibile.
Il segreto della pastiera? Forse il grano, forse i canditi, forse l’acqua di millefiori.
Certamente l’uso della ricotta. A Napoli non se ne fa risparmio, fa infatti un gioco di sponda: tra la struttura del ripieno e la consistenza dell’impasto.
Ingredienti della pastiera napoletana per 10-12 persone
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Per la pasta frolla:
- 250 g di farina
- 120 g di burro
- 80 g di zucchero
- 1 uovo
- 1 bacca di vaniglia
Per la farcia:
- 240 g di grano cotto
- 40 g di burro
- 100 g di latte
- 1 pizzico di sale
- scorza di 1 limone
inoltre:
- 400 g di ricotta, 4 uova
- 180 g di zucchero
- essenza di fiori d’arancio
- 80 g di arancia candita
- buccia grattugiata di 1 arancia e di 1 limone
Primo passaggio
Dopo aver lessato il grano nell’acqua bollente per un paio d’ore, lo faccio scolare per poi cuocerlo nel latte insieme a della scorza di arancia, un pezzetto di cannella e 1 baccello di vaniglia.
Concludo la cottura entro 15 minuti circa, cioè quando il latte è assorbito del tutto. Faccio raffreddare.
Volendo semplificare, oggi esistono in commercio delle provvidenziali lattine di grano cotto già pronto per l’uso.
Pastiera napoletana ricetta della nonna: secondo passaggio
In una zuppiera di ceramica grande impasto 150 g di zucchero con lo strutto e un pizzico di sale.
Dopo aver ricavato un composto sbriciolato, aggiungo 2 uova e continuo a impastare per formare una palletta di pasta frolla.
Sistemo l’impasto della pastiera napoletana in una ciotola chiusa con della pellicola da cucina e lo metto in frigo a riposare per mezz’ora.
Terzo passaggio
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Mescolo la ricotta con lo zucchero che rimane, unendolo poco alla volta.
Separo 2 uova, metto gli albumi da parte e unisco al composto di ricotta e zucchero i tuorli.
Unisco adesso le 4 uova restanti, intere, e faccio amalgamare usando la frusta.
Incorporo l’acqua di fiori d’arancio –bastano 2 cucchiai– della scorza grattugiata sia d’arancio che di limone e per finire i canditi tagliati a dado.
Dal grano cotto tolgo gli aromi. È il momento di montare gli albumi e di unirli al composto. Aggiungo anche il grano cotto, ma prima ne frullo metà per ottenere un ripieno della pastiera napoletana ancora più cremoso.
Quarto passaggio: pastiera napoletana ricetta originale
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Prendo uno stampo da pastiera (tortiera) da 26 cm, possibilmente dotata di cerniera apribile, la cospargo di burro e farina.
A Napoli si usano delle particolari teglie di alluminio che si chiamano ruoti.
Sul piano infarinato lavoro la pasta frolla per arrivare a uno spessore di 5 mm.
Ottengo due strisce alte quanto il bordo della tortiera e di una lunghezza sufficiente a ricoprire tutto il perimetro. Ricavo poi un cerchio che abbia lo stesso diametro del fondo.
Sistemo sul bordo della tortiera le strisce alte e sul fondo il cerchio di pasta frolla. Sigillo bene premendo forte con le mani.
Lavoro la pasta frolla avanzata per poi tagliarla in 7 strisce dello spessore di 2 cm.
Farcisco la pasta frolla con il ripieno, sistemo sopra 4 strisce di pasta facendo in modo che siano tra loro alla stessa distanza.
Metto sopra le altre 3 strisce però in obliquo, così da formare dei rombi sulla superficie della pastiera napoletana.
Quinto passaggio
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Inforno la torta a 180 °C per 1 ora e 30 minuti. Tolgo dal forno e lascio la torta a raffreddare per 10 ore.
Solo quando si è raffreddata spolvero la pastiera napoletana con dello zucchero a velo.