Menu e prezzi di Pizza Gourmand, nuova pizzeria di Gino Sorbillo a Napoli
Gino Sorbillo ha aperto una nuova pizzeria Pizza Gourmand a Napoli. Siamo sul lungomare, accanto alla pizzeria Lievito Madre, e il format di Napoli è quello di Pizza Gourmand a Milano. Il battesimo del marchio è dunque milanese e l’apertura napoletana era stata annunciata all’inizio di quest’anno grazie all’accordo con Paolo Scudieri titolare di Eccellenze Campane.
Quando si parla di format e di brand con Gino Sorbillo nulla è statico. C’è un family feeling e un filo che accomuna le diverse pizzerie (Lievito Madre, Zia Esterina e appunto Pizza Gourmand), ma poi la realizzazione è sempre diversa. Le idee che si fanno largo in ogni nuovo locale forniscono spunti che attualizzano e innovano il format originario. E non fa eccezione anche questa Pizza Gourmand a Napoli.
Le pizze regionali di Pizza Gourmand a Napoli
Punto fermo di Pizza Gourmand a Napoli resta il menu con le pizze regionali. Che troverete mescolate all’irrinunciabile margherita declinata in Metà e Metà (9 €). Cioè con fiordilatte e con mozzarella di bufala quasi a mescolare le denominazioni dei latticini. Spesso si parla di mozzarella (bufalina), ma in realtà è fiordilatte (vaccino). E Gino Sorbillo gioca sull’equivoco.
In questa prima carta, sono 11 le regioni che danno il nome ad altrettante pizze che accolgono uno o più ingredienti tipici e topici. Si va dalla Lazio con guanciale e pecorino (11,40 €) alla Calabria con ‘nduja, cipolla e pecorino crotonese (12,40 €) e alla Sicilia con capperi, alici e tuma persa (13,90 €). Per approdare al nord con Lombardia (gorgonzola piccante e salame luganega a 12,40 €), Emilia Romagna (prosciutto crudo e parmigiano reggiano a 13,40 €), Liguria con l’irrinunciabile pesto di Roberto Panizza (12,40 €).
La comunicazione
Prima ancora di assaggiare novità e conferme, è davvero particolare la composizione dei prezzi con cifre non arrotondate. Un calcolo alla decina di centesimi che sembra seguire gli andamenti dei prezzi delle materie prime.
In termini di comunicazione, di cui Gino Sorbillo è conoscitore al pari della pizza, sulla tovaglietta spicca anche il nuovo marchio con il vulcano rosso e la raggiera blu. Insomma, il tipico (pizza) che diventa topico (il Vesuvio). Con l’aggiunta dei profili dei simboli delle città in cui c’è una pizzeria Sorbillo.
Gli interni di Pizza Gourmand a Napoli sviluppano alcuni segni visti in altre pizzerie. Appaiono i numeri della tombola della Scaramantica sui tavoli. Chi è andato da Zia Esterina a piazzetta Nilo avrà visto i piani ma con le carte da gioco napoletane.
A parete c’è un parato floreale che richiama in maniera giocosa l’Art Nouveau. Ed è mescolato al disegno maiolicato in azzurro evoluzione delle piastrelle blu di Lievito Madre a Roma.
E poi ci sono i quadri di un Sorbillo nella storia che cambia i connotati di personaggi dell’Ottocento e del Novecento. Riproposizione in nuova veste dei cartonati visti a Torino. Accompagnati dall’inserimento contemporaneo di placchette USB. Accessorio indispensabile ai tempi del social. Una composizione equilibrata e divertente
Come si mangia da Pizza Gourmand a Napoli
Mantenere la distinzione tra i locali ma proporre una pizza riconoscibile, caratteristica, è l’obiettivo di Gino Sorbillo. Che non ripropone la pizza a ruota di carro della sede storica dei Tribunali in questa nuova Pizza Gourmand a Napoli. Siamo più vicini alla tipologia Lievito Madre.
La frittatina di pasta con bucatini, besciamella, provola, carne macinata mista manzo e suino, cipolla, piselli e pepe è ottima e abbondante. E non è una novità. Buono anche il crocché e le verdure in tempura (la combo 2 frittatine, 1 crocché e le verdure a 9,90 €).
Dalle pizze nuove, scegliamo la Semifredda con fiordilatte misto bufala, crema mascarpone e ricotta, pere tagliate a listarelle, noci, fili di peperoncini e basilico (14 €). L’idea Gourmand della Pizza a Napoli secondo Sorbillo, insomma. Che gioca sul nome semifredda per proporre una pizza fresca e piacevole.
E non possiamo non ordinare una Liguria aka una Nonna Carolina. Almeno come è identificata ai Tribunali con pomodorini freschi, pesto genovese e fiordilatte misto bufala (12,40 €). Il solito concentrato di sapore anche qui ben bilanciato. Da confrontare con l’esecuzione a ruota di carro per verificare similitudini e differenze.
Non è la pizza dei Tribunali e non vuole esserla. È molto più legata all’immaginario collettivo della pizza napoletana morbida. E che non esce dal bordo del piatto, particolare che accende qualche remora nei non napoletani.
Chiudiamo con un altro simbolo del lungomare partenopeo: il babà Vesuviè con cuore di panna e mascarpone e “lava” di Nutella fredda (7,40 €). Esecuzione piacevole e non troppo food porn di Marco Infante.
E ora tocca a voi la categorizzazione della nuova Pizza Gourmand a Napoli. Più che gourmet si direbbe sorbilliana, pronta a sfuggire alle usuali specifiche. Ma buona, molto buona.
Voto: 8,5/10
Pizza Gourmand. Via Partenope, 2. Napoli