2 pizze a 235 alla pizzeria Catanzaro: insulti folli per lo scontrino

Sia subito chiaro prima ancora di capire cosa sia successo. Nello scontrino per due pizze e 2 birre alla pizzeria Catanzaro c’è un rotondo 235.00. Manca la cosa più importante: il simbolo della moneta. Che non è €, euro, ma sarebbe il dirham, la moneta del Marocco.

Tra scontrini selvaggi, denunce di prezzi impossibili, numeri del turismo interno non entusiasmanti, Fiorella Palmieri guarda il conto e sorride all’idea di pubblicare lo scontrino della pizzeria Catanzaro a Marrakech. Ma il post nato per gioco sull’equivoco dei 235 e del nome della pizzeria Catanzaro le sfugge di mano.

Il calcolatore di Facebook impazzisce e in 3 giorni segna più di 5 mila like, 13 mila commenti e più di 1.000 condivisioni. Un’occhiata agli Insight svela numeri da top influencer: 2.771.657 persone raggiunte con 734.746 interazioni.

Ti aspetteresti sonore risate, come me la sono fatta io, vedendo l’indirizzo della pizzeria Catanzaro. Invece è tempesta di m…. con inviti alla denuncia del locale e insulti all’autrice del post una volta compreso che non si tratta di 235 €, ma, al cambio, di 21 €.

Avventato il post? Poco osservatori i commentatori? Si scrive insulta battendo sulla tastiera senza pensarci due volte?

Questa è la cronaca con l’intervista telefonica (eh sì, ormai Fiorella è una celebrità) alla nostra autrice sufficientemente sconvolta per la pioggia di insulti ricevuti.

Lo scontrino di 235 dirham marocchini alla pizzeria Catanzaro

“Sfidando le leggi della fisica, della chimica e del buon senso decido di trascorrere gran parte del mese di agosto in Marocco. È un Paese in cui non sono mai stata, so che sarà dura ma l’entusiasmo e l’incoscienza hanno la meglio forse sul buon senso”, spiega in prologo Fiorella.

Sono nata in Calabria, non mi faccio scoraggiare dal caldo. Dopo i giorni sconvolgenti di Fes, città bellissima ed antica, la sosta nel deserto dei berberi e una piccola tappa a Ouarzazate, ci fermiamo a Marrakech per qualche giorno. Qui sono incuriosita dal suggerimento di una delle guide viaggio più lette, la Lonely Planet. La pizza più buona del Marocco è segnalata al Ristorante Catanzaro, alla Ville Nouvelle di Marrakech. Mi viene da ridere. Catanzaro è la mia provincia di nascita, è un ristorante italiano e sebbene all’estero io fugga da questo genere di cose mi viene voglia di andarci. Primo perché dopo 10 giorni di tajine e cous cous una pizza ci sta. Secondo perché, chissà, potrei incontrare qualche mio parente alla lontana. Terzo perché scrivo anche di cibo e gli esperimenti mi interessano. 

Il locale è arredato sullo stile italiano. Chiedo info e in realtà mi dicono che nessuno dei proprietari è italiano. Uno di loro è francese, l’altro (di cui non mi è stata detta la nazionalità) è innamorato dell’Italia. Non partiamo benissimo, ma ho fame e sono circondata da gente che mangia anonime fettuccine.

Il giusto peso e il giusto conto delle pizze da Catanzaro

Ordino la mia sacrosanta pizza. A tavola, ancora prima della pizza, arriva l’olio piccante. Mi dico che almeno hanno studiato bene. Per farla breve la pizza non è certo quella a cui siamo abituati in Italia, o in Calabria. Sembra una pizza gourmet, impasto buono, croccante e un po’ di difetti. Non è certo una pizza napoletana per intenderci. Non mi dispiace e la mangio con gusto.

È qui che inizia tutto però. Mi portano lo scontrino. 235 Dhiram marocchini. Poco più di 21 €. Tutto giustissimo per due pizze e due birre. Lo scontrino tuttavia mi fa ridere. Restaurant Catanzaro, 235.00. Con ilarità dico: che buffo, sembra un ristorante di Catanzaro con un conto da 235 euro. Rido e senza pensarci la posto sul mio profilo Facebook per ironizzare anche in merito alle foto di scontrini che ultimamente inondano i social. Aggiungo una frase. Io non sono una di quelle che polemizza contro i ristoratori eh. Però 235 per due pizze e due birre a Catanzaro mi sembra un po’ eccessivo! 🤣

Notare la faccina ironica. Era un post chiaramente scherzoso, con un riferimento alla mia terra d’origine e con uno scontrino chiaro anzi chiarissimo. Non sono influencer, né content creator, ma onestamente ricevere tanti commenti mi ha sorpreso. Mi ha sorpreso notare come la gente nemmeno voglia leggere un post prima di commentarlo e di come un post scherzoso diventi informazione. E di come una persona possa essere insultata senza ragione. 

È stato terrificante leggere quei pochi commenti che sono riuscita a decifrare ed è stato triste dover bloccare chi aveva iniziato a commentare tutti i miei post insultandomi. C’è un’informazione che è quella che leggete sui giornali e c’è un registro privato, anche giocoso, che come tale deve essere inteso.

Cos’è un post su Facebook

Davvero l’informazione ora è un post di Facebook? 

La storia è semplice. Fiorella ha scattato una foto e l’ha postata con un testo chiamante ironico. Ma ora dovrebbe rispondere a chi le ha chiesto quanto sia stata pagata per scrivere il post, o con quante persone si sia intrattenuta per diventare giornalista, o ancora come faccia ad essere così stordita da non distinguere l’euro da una moneta locale.

Dovrebbe rispondere a chi le ha suggerito un paio di occhiali per leggere i prezzi prima di ordinare, o a chi l’ha accusata di fare cattiva pubblicità a Catanzaro, a chi l’ha definita stupida, cretina, e con mille altri termini che non sto qui a elencare. “Vorrei farlo certo, ma la realtà è che rido, rido tantissimo, perché onestamente c’è troppa gente che ormai non sa ridere più”. 

“Comunque”, conclude, il Ristorante Catanzaro che sforna anche le pizze si trova a Marrakech in Rue Tarik Ibn Zyad. Se vi capita di andare dite loro che vi ho mandato io, ma, a questo punto non so se vi conviene”. 

Intanto, se volete fare confronti con il suolo italico, ecco quanto pagate incredibilmente a Rapallo (in euro).