Louis Vuitton apre il ristorante a Milano in via Montenapoleone
La notizia del nuovo ristorante all’interno del negozio di Louis Vuitton a Milano l’ha data Pietro Beccari, presidente e CEO del brand dal 2023.
L’annuncio nel corso di un’intervista nel numero odierno del Sole 24Ore, in cui Beccari ha parlato degli sviluppi futuri del marchio.
“Ho talmente tante idee per nuovi format che a volte mi viene voglia di chiamare qualcuno dei miei colleghi-rivali più simpatici e offrirgliele. Stiamo aprendo format con caffetterie, a Parigi c’è già la cioccolateria, stiamo cambiando le idee per gli arredi interni… Milano potrebbe essere il più bel negozio al mondo e ospiterà il primo ristorante Louis Vuitton in Italia. Il 28 luglio intanto apre Le Bar Louis Vuitton a Taormina, uno sky bar con vista sul golfo.”
Se quella di Taormina è una riapertura stagionale, il nuovo ristorante Louis Vuitton a Milano sarà un locale di fine dining a pieno servizio. Come del resto si addice a un nome come Louis Vuitton, marchio principale della multinazionale di beni di lusso francese Moët Hennessy Louis Vuitton SA. Abbreviata in LVMH.
E sembra, a sentire i soliti bene informati, che a occuparsi del ristorante sarà la famiglia Cerea, ormai divenuta anch’essa una “multinazionale” dell’alta ristorazione.
Cosa sappiamo del nuovo ristorante Louis Vuitton a Milano
Per ora, non sappiamo molto. A parte l’indirizzo, via Montenapoleone al 2 – Palazzetto Taverna Radice Fossati. Il palazzo, in ristrutturazione già da diversi mesi, ospiterà il nuovo negozio Louis Vuitton a Milano nella sua sezione centrale, quella che si apriva su un cortile. Ai lati, altri marchi del lusso, come Bulgari, che fa sempre parte del gruppo LVMH.
Negli ultimi anni, qui si sono succedute diverse aziende di moda. Mentre qualche decennio fa in questi spazi si trovava Ricordi, grande negozio di musica, con dischi (gli LP a 33 giri e i 45 giri…) e spartiti musicali.
Il ristorante del nuovo negozio Louis Vuitton a Milano non dovrebbe avere concorrenti diretti, almeno qui in via Montenapoleone. Ricordiamo ancora la querelle LVMH/Prada a proposito dei marchi delle pasticcerie Cova e Marchesi 1824. La concorrenza è a qualche decina di metri di distanza: Armani, con Nobu e il ristorante/bistrot (l’edificio di via Manzoni è attualmente in ristrutturazione). E Portrait Milano, in corso Venezia, con il 10_11.