Campionato della Pizza: perché Salvatore Lioniello è in finale
La provincia di Caserta entra in Top Five e lo fa con le spalle belle larghe. Dopo Carlo Sammarco è la volta di un secondo pizzaiolo casertano finalista del Campionato della Pizza 2024 , anzi di un duo: i fratelli Lioniello. Salvatore e Michele sono al timone della loro Pizzeria Da Lioniello in Succivo. Salvatore, un vero mago di impasti, ha Michele a guardagli le spalle posizionato al forno. E così accedono alla finale con un gran bel colpo di reni (soli 5 punti in più nello scontro diretto dei Quarti di Finale).
Sembra evidente che con un fornaio come Michele, la Pizzeria Da Lioniello abbia un vantaggio. Ma non si può trascendere della enorme capacità di Salvatore di mettere a punto uno degli impasti migliori di Italia.
Il percorso di Salvatore Lioniello nel Campionato della Pizza
Nella fase di qualificazione al buio, con i pizzaioli inconsapevoli dell’esistenza del Campionato della Pizza alla prima edizione, Salvatore Lioniello si porta in testa nel Girone C. Lo stesso che vede arrivare secondo Carlo Sammarco. Una fase in cui avevano dato sfoggio delle loro pizze margherite entrambe al secondo posto, a pari merito, nella classifica delle migliori margherite di Caserta. Sul versante della pizza Marinara, l’altra pizza “obbligatoria” da valutare, Lioniello sfodera la ruota di carro. E si aggiudica il secondo posto tra le migliori marinare di Caserta.
La terza pizza, la special della pizzeria Sogni di Latte, non eguaglia le prestazioni delle due classiche, ma gli consente di totalizzare 724 punti. Quindi di conquistare il primo posto e mettere al sicuro la qualificazione per entrare nel tabellone della fase finale con gli Ottavi. In pratica, un rotondo 8 in pagella.
Gli Ottavi di Finale di Salvatore Lioniello al Campionato della Pizza
Negli ottavi, lo scontro è con il collega di pizza contemporanea Diego Vitagliano, tra la “diversamente napoletana” e la “nuvola”.
Lioniello sulla carta parte avvantaggiato su Vitagliano. Nelle qualificazioni conquistano entrambi il primo posto dei rispettivi gironi (il Girone B per Vitagliano). Ma tra i due c’erano ben 59 punti di distacco tra la prestazione di Succivo (724 punti) e quella di Bagnoli (665 punti).
Salvatore Lioniello conquista 742 punti migliorando la precedente prestazione nel Campionato della Pizza di 18 punti. Merito di una strepitosa Capricciosa – terza nella classifica delle migliori capricciose della Campania – e di un’ottima Diavola. Insomma, quello di Da Lioniello è un 8,2 in pagella. Vitagliano totalizza 710 punti a quota 7,9 in pagella. Migliora di ben 45 punti rispetto alle qualifiche ma non riesce a passare ai Quarti.
I Quarti e l’approdo in Finale
La pizzeria Da Lioniello ha avuto accesso alla finale dopo uno sfida all’ultimo granello di farina in uno scontro direttissimo con il Martucci suo omonimo. Una lotta tutta casertana quella che ha visto Sasà Martucci e Salvatore Lioniello combattere a colpi di pizze Nerano, della loro versione di würstel e patatine e della loro visione di pizza al filetto di pomodoro. La sfida era apertissima, anche perché se Lioniello aveva dalla sua ben 2 pizze su 3 in menù, Sasà Martucci partiva da favorito sulla carta con i suoi 796 punti conquistati agli Ottavi (nello scontro diretto con Enzo Coccia). Salvatore Lioniello partiva dai 742 punti che la composizione del tabellone con il premio di posizione aveva messo in sfida contro il pizzaiolo suo caro amico Diego Vitagliano.
Insomma, si preannunciava un combattimento ad armi pari e così è stato! La gara tra i due super pizzaioli, esponenti della pizza contemporanea, si chiude con il punteggio di 782 a 777. Solo 5 punti di differenza a favore di Salvatore Lioniello.
Lioniello, dunque, entra nella Top Five del Campionato della Pizza con un voto scolastico di 8,7 e migliora sia il punteggio delle qualifiche (+54) che quello degli ottavi (+40).
L’iter di Lioniello sottolinea la costante crescita oltre al fatto che il caso ha voluto che incontrasse (e si scontrasse) sempre con colleghi che spingono sugli stessi tasti, che fanno lo stesso gioco. E che pur non avendo Michele alle spalle al forno hanno eseguito cotture eccellenti. E allora, sarà mica vero che Da Lioniello il protagonista è l’impasto?
Le due tipologie di pizza che trovate in pizzeria
Salvatore Lioniello gestisce l’impasto a temperatura controllata. La scheda dice 36 ore di lievitazione e 82% di idratazione con due prefermenti: 20% biga e 10% poolish. Anch’essi sempre gestiti accuratamente in temperatura. È questa la ricetta, sempre chiaramente dichiarata, della “diversamente napoletana”, una delle forme di pizza contemporanea che hanno avuto un ruolo di svolta per questo settore. Il nome stesso indica una strada differente dalla tradizione ma al contempo ne sottolinea la parentela. Lioniello è forse tra i primi, tra quelli della schiera immaginaria della scissione da Napoli, che riesce a sottolineare quanto il gusto dell’impasto sia e debba restare un ingrediente per non dimenticare mai il ruolo del disco di pasta. E quindi del morso ad uno spicchio che sostenga una buona ricetta ma che non passi mai inosservato.
Pizze come la Marinara dei Signori o la My Dad sono l’esempio delle conquiste messe a segno da un impasto del genere. La capacità di sorreggere ingredienti ma anche la funzionalità di un cornicione leggermente gonfio e perfettamente strutturato che sa accompagnare il topping. Ci sono poi pizze come la Parmigiana scomposta o la Sogni di latte cui associamo una estetica da 10. E ci sono anche pizze che esplodono nella loro bontà ben mixata all’effetto emozionale del ricordo, come la Ritorno bambino o la A Casa Ra Nonna.
La cottura è l’altro ingrediente
È innegabile che un altro ingrediente extra sia la cottura officiata da Michele Lionello che ha la sua parte tanto in aspetto esterno quanto in quello interno e ovviamente al gusto. La cottura è talmente precisa che Michele è forse il motivo maggiore di un altro grande successo della Pizzeria Da Lioniello: il ritorno della ruota di carro.
Un po’ per gioco e un po’ per accontentare le richieste dei clienti, Salvatore Lioniello accettò la sfida di rendere la sua diversamente napoletana una differentemente casertana e quindi cambiare solo la stesura del panetto. Mai poteva aspettarsi un trionfo tale da giustificare una sezione specifica per la ruota di carro. Che giustamente coinvolge solo i topping più classici: la marinara, la margherita, la cosacca. La diversamente napoletana ha una resa fantastica con questa stesura e nonostante i “problemi” di ampiezza, temperatura e tempi, indovinate un po’: chi riesce a cuocer contemporaneamente le due tipologie? Sì, lui, Michele Lioniello.
A queste versioni, si uniscano anche altri tipi di impasto come quello dei padellini (multicereali e non) che danno vita ad un altro “morso popolare” a Succivo: il sandwich di pizza. Golosissimo almeno quanto è croccante!
La storia della pizzeria Da Lioniello a Succivo
La pizzeria Da Lioniello è a Succivo ma solo dall’agosto 2018 a seguito del trasferimento della sede originaria di Orta di Atella. Il nuovo locale, molto bello, è progettato dall’architetto Diego Granese e si presenta “come un ristorante”. In total black, elegante, con dettagli in legno che riscaldano l’ambiente senza perdere in fascino. Non possono passare in secondo piano il sistema di pannelli fonoassorbenti riuscitissimo per funzione e per estetica; l’illuminazione ad hoc; il sistema di aerazione perfetto sia in estate che in inverno; il parcheggio, ampio e comodissimo. Inoltre, ci sono la cucina a vista ed insonorizzata. E la cantina con delle vere e proprie chicche in carta.
Insomma, i motivi per la fila all’ingresso anche di martedì alle 19 in estate ci sono tutti.
I Lioniello sono riusciti a divenire punto di riferimento per tutti gli amanti della pizza non solo in Campania e non soltanto grazie alla qualità ed alla bontà del loro prodotto. Salvatore, come vi dicevo, non ha mai nascosto le proprie ricette o le varie tipologie di impasto. Anzi, oltre ad essere un insegnante richiestissimo dell’Accademia Pizza Doc, in tempi non sospetti ha condiviso ricette e segreti su YouTube. Una scelta che gli è valsa una schiera di seguaci fedeli e disposti a raggiungerlo da ogni dove.
Cosa assaggiare
Del menù abbiamo oltremodo parlato, elencando tipologie di pizza e impasti. ovviamente l’offerta cambia di stagione in stagione seguendo la freschezza dei prodotti ma anche la verve di Salvatore. Quello che ancora non abbiamo decantato sono i fritti: essenziali ma davvero gustosi. Semplicemente il crocchè come dovrebbe essere (patate buone e fresche, pepe e parmigiano) e la frittatina che potrebbe sostituire un vecchio spot del tronky con il claim “fuori croccantissima, dentro morbidissima”. Il fritto di Lioniello è davvero asciutto e saporito, non soltanto negli antipasti ma anche nella pizza fritta o nei dettagli come i riccioli di patate fresche sulla Ritorno bambino.
La pizza migliore di Salvatore Lioniello al Campionato della Pizza è la Würstel e patatine
Da Lioniello ci sono pizze che esplodono nella loro bontà ben mixata all’effetto emozionale del ricordo. È il caso della Ritorno bambino la versione personale della würstel e patatine di Salvatore Lioniello. Pizza in carta già da qualche anno e che dal primo momento ha saputo conquistare grandi e piccini. Come?
Con patate di Avezzano fresche, tagliate in stick sottilissime (che lui chiama spaghetti) e fritte magistralmente; con un würstel di marchigiana saporito assai; con una base di panna della Valtellina che riesce a rendere quella cremosità avvolgente che serve a mordere questo spicchio assai voluminoso grazie alle patatine. Il tocco in più è il ketchup di San Marzano fatto in casa che insaporisce ed esalta. La pizza che la giuria ha decretato pizza simbolo della pizzeria Da Lioniello in questo Campionato della Pizza 2024 per il maggior punteggio raggiunto.
Salvatore Lioniello nella Finale a 5 tra i migliori pizzaioli della Campania
Salvatore Lioniello, nella Finalissima del Campionato della Pizza 2024, se la giocherà anche con Carlo Sammarco e Marco D’Elia. Di cui vi abbiamo raccontato i percorsi nei link che vedete.
E vi ricordiamo quali sono i 5 protagonisti:
- Carlo Sammarco della pizzeria Carlo Sammarco 2.0 ad Aversa (765 punti)
- Marco D’Elia della pizzeria Gli Esposito a Salerno (778 punti)
- Salvatore Lioniello della pizzeria Da Lioniello a Succivo (782 punti)
- Davide Ruotolo della pizzeria Palazzo Petrucci a Napoli (786 punti)
- Francesco Martucci della pizzeria I Masanielli a Caserta (786 punti)
E di cui vi parleremo nelle prossime puntate (qui avete tutto Il Campionato della Pizza minuto per minuto)
Da Lioniello. Via Murelle, 1. Succivo (CE). Tel. +3908118167658. Facebook. IG.
(Top Five Pizzaioli: 3 Salvatore Lioniello – continua)