Ai Fiori Blu a Milano: piccolo ristorante, ottimi prezzi, buona cucina
Non ho resistito e sono andato subito in questo nuovo ristorante, Ai Fiori Blu, appena aperto a Milano.
Avevo visto qualcosa sui social, e mi ero appuntato l’indirizzo – via Gustavo Modena sezione “alta”, verso viale dei Mille. Ovvero, una delle zone che hanno visto negli ultimi anni moltiplicarsi le insegne, con proposte non banali né tantomeno seriali. Qui incontriamo, in rapida successione, Like Mike, Giolina, Crosta. E in via Melzo, a poche decine di metri, locali come Crosta Lab, Remulass, Kanpai, Polpo, Røst, Denis Pizza di Montagna. E un altro caposaldo della nuova generazione di locali tra vino e cucina, l’Osteria alla Concorrenza.
Motivi di interesse del locale: la nuova apertura, anzitutto. Poi, la relativa vicinanza a casa mia. Un bel nome, Ai Fiori Blu, per un ristorante a Milano, ma anche per il richiamo (non so se voluto: devo indagare) a Raymond Queneau, e al suo romanzo intessuto di sogni.
E poi avevo letto che in cucina c’è Francesca Lecchi, giovane cuoca conosciuta una quindicina d’anni fa, in un locale chiamato Enocratia. E che ho seguito nelle sue varie peregrinazioni, che l’hanno vista fra l’altro da Al Mercato con Eugenio Roncoroni, e nel bistrot di Tannico in via Savona. Da ultimo, da Immorale in Porta Venezia. E che ho immediatamente stalkerato nella sua prima vera impresa personale, questo ristorante Ai Fiori Blu, ancora in Porta Venezia a Milano. Disclaimer: amo Francesca da sempre. Un amore gastronomico, certo, e che non interferisce nei miei pareri sui suoi piatti. Ma che ci tenevo a proclamare (lei lo sa).
La buona cucina di Francesca Lecchi Ai Fiori Blu
Ritorno in cucina per Francesca, quindi, con questo nuovo ristorante a Milano. Sono 26 posti, con la futura possibilità di usufruire di un cortile sul retro.
Una vetrina su strada, un’insegna luminosa, grandi “fiori blu” dipinti nella toilette. Tavoli a destra e sinistra, un paio di sgabelli al bancone che affaccia sul pass della cucina, dove Francesca volteggia tra fornelli e impiattamenti. Un aiuto cuoco tuttofare Ashraf Kahn. Un grande specchio a davanti al banco, con piatti del giorno e proposte dolci.
Dettagli che fanno la differenza: il telefono è a forma di Garfield.
Mi sono seduto al bancone, che ha un piano in legno estremamente spesso – ovvero, il tutto risulta un po’ troppo alto per noi persone di statura normale. In pratica, ho avuto difficoltà a prelevare il contenuto della piccola zuppiera di ravioli. Ma valeva la pena dello sforzo, è stato uno dei miei piatti preferiti.
Ad accompagnare Francesca in questa nuova avventura di Ai Fiori Blu sono gli altri due soci del ristorante, anche loro provenienti da Immorale Milano. Elisa Maccioni e Daniele Canonico. Sono loro a occuparsi in prima persona della sala, e della (anticipo: molto interessante) carta dei vini.
Come si mangia
Rischio assolutamente calcolato: mi sono affidato completamente a Francesca per questa mia prima cena. Anche perché da un lato non ho particolari idiosincrasie gastronomiche, e dall’altro lei mi conosce abbastanza da sapere cosa può incuriosirmi.
Uovo pickled, erbette, giardiniera. Uovo, semplicemente sodo, condito, insalatina – buonissimo. Un’idea originale che fa subito primavera.
Agretti, piselli, aioli, pepe verde. Amo gli agretti, anche solo bolliti con olio e limone. La prossima volta che me li preparo, ci metto assieme anche i piselli. A ben pensarci, però, mi sa che vengo qui Ai Fiori Blu. Sono perfetti, croccanti, ben insaporiti dalla salsa. Una gran bella partenza, finora.
Alici fritte maritate, maionese spicy. Buone, un bel boccone – forse avrei messo la salsa a parte, più che sopra.
Lingua, patate al sidro, bagnetto verde. Il mio piatto preferito è forse anche questo, direi. Anche qui – amo la lingua, qui tagliata bella sottile.
Cervella fritte, biete, nduja (fuori carta, 5 €).. Molto buono, avrebbe sicuramente potuto essere il mio piatto preferito. Ma la ‘nduja copriva e ammorbidiva un po’ la croccantezza della superficie fritta della cervella.
Tortelli di mortadella, bergamotto, sambuco. Probabilmente è questo il mio piatto preferito. Serviti in una zuppierina monoporzione (purtroppo non riempita fino all’orlo), ti conquistano con un mix di sapori insoliti – brodino compreso.
Sorbetto fragole, basilico e panna montata. Buono, specie il sorbetto – ma nella carta (specchio) dei dolci mi aspettavo qualche proposta più interessante.
Quanto costa il ristorante Ai Fiori Blu a Milano
Un menu in cui le varie portate si intrecciano, con i “primi” in ultima posizione (che non è certo un giudizio di merito, anzi). I prezzi vanno dai 7/8 ai 18 € (per il piatto di pesce, con la ricciola).
- Tartine della casa (4 €)
- Salame, salumi, formaggio (9 / 14 €)
- Ravanelli, burro montato, capperi, pane in cassetta (7 €)
- Uovo pickled, erbette, giardiniera (7 €)
- Alici fritte maritate, maio spicy (12 €)
- Polpette, intingoli (10 €)
- Agretti, piselli, aioli, pepe verde (10 €)
- Lupini di mare, aglio orsino, patate (12 €)
- Spinaci, nespole, peperoncino, olive (8 €)
- Lumache trifolate, rucola, cipolline (12 €)
- Lingua, patate al sidro, bagnetto verde (14 €)
- Asparagi rosa, Lodigiano, origano (10 €)
- Ricciola, carote, tarassaco, bottarga (18 €)
- Insalata di anatra, crescione, erbette (15 €)
- Arrosto ripieno, limoni, erbe aromatiche (16 €)
- Fettuccine, mela, porri, senape (12 €)
- Tortelli di mortadella, bergamotto, sambuco (14 €)
- Pane artigianale (2,50 €)
Speciali e dolci
- Mousse ciocco pere aneto (7 €)
- Focaccia dolce chantilly rabarbaro (7 €)
- Sorbetto fragole basilico panna montata (7 €)
Interessante carta dei vini al ristorante Ai Fiori Blu
Nel menu, viene offerta la scelta fra alcuni vini al bicchiere. Io ho scelto un calice di Lambrusco di Sorbara Rosato Saint Vincent 2022, di Bergianti (7 €). Più per simpatia per il Lambrusco che altro – ma mi sembrava potesse reggere bene tutti i piatti del menu. Del resto, se era in carta…
Comunque, non mi sbagliavo. Mi è piaciuto, ottima scelta. Come ottime sono tutte le scelte della carta dei vini, mi conferma Massimo D’Alma, uno fra i nostri collaboratori più attenti al “naturale” nel vino.
“Bella carta, praticamente completa. Ottimi ricarichi, diverse chicche (con prezzi particolarmente interessanti). Davvero complimenti.”
La carta comprende attualmente circa 150 etichette. Disponibili al calice in menu:
- Metodo Classico Nature Blanc de Blancs 3B, Filipa Pato (7 €)
- Colli di Luni Vermentino 2020, Maneterra (6 €)
- Ansonica Ex-Temporaneo 2021, Macchion dei Lupi (7 €)
- Bourgogne Aligoté 2022, Domaine Rocault (9 €)
- Alpi Retiche Chiavennasca Rosata 2022, Dirupi (7 €)
- Coste della Sesta Rossonoah 2022, Società Agricola Noah (6 €)
- Cahors Malbec Pur Fruit du Causse 2022, Combat-la-Serre (7 €)
Il menu del bere del ristorante Ai Fiori Blu a Milano prosegue con un elenco eterogeneo di bevute, dalla Birretta a 3/5 € a Crodino e Camparino a 4 €. Campari shakerato, Americano e Negroni a 7 €, Coca.Cola 5 €. e un (raro…) EstaThe Limone/Pesca a 4 €.