All’Antico Vinaio bersaglio degli hater: il social dà il social toglie
Oggi che gli hater sono scatenati nei confronti di Tommaso Mazzanti, proprietario della catena All’Antico Vinaio, per la Lamborghini da 230.000 € appena acquistata, ci torna in mente un’intervista del 2014.
Anno in cui All’Antico Vinaio è diventato il locale di Firenze più recensito al mondo su TripAdvisor, e degli hater, il popolo dei leoni da tastiera, non c’era traccia.
A Tommaso Mazzanti veniva chiesto cosa significasse per il suo ristorante un riconoscimento del genere.
Il proprietario di All’Antico Vinaio, locale aperto nel 1989 dai genitori di Mazzanti nel centro storico di Firenze, a due passi da Palazzo Vecchio, rispondeva che il lavoro, alla lunga, paga sempre.
Aggiungendo che i punti di forza erano la schiacciata farcita e la preparazione dei “nostri meravigliosi ragazzi”, insomma, il personale del locale.
Ma richiesto di indicare una cosa che distingue All’Antico Vinaio da altre realtà Tommaso Mazzanti, ancora all’oscuro dell’accanimento di cui gli hater sono capaci, non aveva dubbi. “I nostri canali social che regalano grande soddisfazione e divertimento, ‘sono il mio blocco’ come si dice in fiorentino”.
All’Antico Vinaio: fatturato, negozi, dipendenti
Otto anni dopo il marchio si è moltiplicato. Oggi è presente con 11 negozi nelle città italiane più grandi: Milano, Roma, Firenze, Torino. Fatturato oltre 7 milioni di euro, dipendenti almeno 200.
All’Antico Vinaio, spinto dalla gioiosa macchina da guerra dei social appena increspata da qualche avvisaglia di hater, è diventato il tempio delle schiacciate alla fiorentina. Qui trovate le 10 migliori schiacciate secondo noi.
Sbarcando anche oltreoceano con due botteghe a New York e una in apertura a Los Angeles.
A metà dicembre, nel promettente futuro de All’Antico Vinaio si è inserito il gruppo Percassi, che sviluppa e gestisce reti commerciali in franchising.
La società dell’ex proprietario dell’Atalanta, licenziatario esclusivo per l’Italia di Starbucks, si è alleata in una joint venture alla pari con Tommaso Mazzanti per far crescere la catena fiorentina in Italia e all’estero.
All’Antico Vinaio e gli hater
Insomma, il futuro è promettente per l’insegna fiorentina. Se non fosse per gli hater, che hanno definito “una grandissima cafonata” il video pubblicato il 27 dicembre, in cui il titolare di All’Antico Vinaio svelava ai follower l’acquisto di una nuova costosissima auto.
E non contenti, hanno già scomunicato i locali che apriranno in Italia e in Europa con il Gruppo Percassi perché “perderai in qualità”.
Il social dà, il social toglie. Potrebbe essere questa la morale della vicenda che sta coinvolgendo la catena del giovane imprenditore fiorentino, 34 anni.
Questa fioritura di hater ne ricorda un’altra impressionante: Tommaso Mazzanti come Salt Bae, All’Antico Vinaio come Nusr-Et.
Tommaso Mazzanti come Salt Bae
La fama di Salt Bae – nom de plume del turco Nusret Gökçe, da salt (sale) e bae (acronimo di Before Anything Else): il sale prima di tutto, risale al 2017.
Quando l’ex macellaio è diventato una star dei social per merito di un video in cui taglia una grossa bistecca atteggiandosi da bullo, e la cosparge di sale con un gesto che resta impresso.
Ecco, Salt Bae, che ai social deve una fama internazionale in grado di rendere celebri i 22 locali di cui è proprietario –il prossimo aprirà a Milano– viene ora affossato dallo stesso potere della condivisione.
14 commensali spendono 161.000 € nel ristorante di Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, cioè circa 11.500 € a testa, e l’imprenditore turco mette lo scontrino su Instagram con la didascalia: “La qualità non è mai costosa”. Le critiche e i messaggi degli odiatori riempiono i commenti.
Stessa cosa quando, drogato di visibilità, Salt Bae pubblica sui suoi social da milioni di follower i video che lo mostrano infastidire i calciatori argentini durante i festeggiamenti per la vittoria dei Mondiali.
Gli odiatori entrano in azione anche quando un cliente del ristorante di Doha, in Qatar, rivela che per tagliare, salare e servire la carne al tavolo l’ex macellaio chiede la bella cifra extra di 600 dollari.
All’Antico Vinaio si difende
Tommaso Mazzanti, noto come Mister ‘Bada come la fuma’, cioè “Guarda come fuma (la schiacciata calda), il suo più noto tormentone, ha provato a spiegare perché gli hater sono scatenati contro “All’Antico Vinaio”.
“In Italia si perdona tutto tranne il successo personale”, ha detto a La Nazione.
Può essere. E magari una piccola parte di odiatori non fa l’Italia.
Ma la mania di condividere con i follower ogni piccolo passo, compresi gli acquisti di una bella casa e di una supercar, può ritorcersi contro Tommaso Mazzanti.
Come i social hanno amplificato la sua ascesa potrebbero accelerarne il declino.