Barcellona. Mangiare spagnolo a meno di 10 € al Can Maño
Tra i periodi più indicati per visitare Barcellona, quelli appena prima e subito dopo l’estate sono i migliori se si vuole godere di un clima piacevole ma non troppo torrido ed evitare l’orda “discotecara”.
Il clima, quindi, consente ancora di fare lunghe e piacevoli passeggiate sulla spiaggia o sul lungomare, magari dalle Ramblas fino alla Barceloneta, tra artisti di strada, ballerini improvvisati, negozi di fiori, souvenir e il mercato alimentare della Boqueria.
Proprio qui si nasconde Can Maño, un minuscolo ristorante con otto tavoli, dove sostanzialmente si mangia tutti insieme, data la vicinanza tra le sedie.
Menu molto tipico a base di pesce, ma niente paella, che è nata a Valencia: così dicono le guide on-line che consulto al volo prima di entrare, incuriosita dal fatto che fosse l’unico a non avere acchiappini davanti e locale vuoto.
Un po’ impressionata dalla targhetta del gelato confezionato sopra la porta. Ma mi decido ed entro. Per fortuna c’è un tavolo libero, io e i miei commensali ci sediamo dubbiosi, dato l’aspetto più che spartano del posto.
La prima impressione? Tutto troppo vecchio. Il menu che aveva poco senso, l’arredamento, i muri. Però era pieno di spagnoli, per quanto poco ci è voluto per far sì che si riempisse. Ecco il cameriere, che ci propone piatti completamente diversi da quel menu in stile gioco dell’oca gigante appeso in alto.
Pane al pomodoro come antipasto (non è una bruschetta, ma pane “sporcato” con succo di pomodoro) e sangria, per iniziare. Poi, tra le cose che ci propone, scegliamo due fritture di sardine – pescate “esta mañana” – moscardini e un calamaro alla piastra.
Come contorni ci propone un piatto misto: pomodori, peperoni, patate e carciofi…tutto fritto. Menzione d’onore ai carciofi, inaspettatamente gustosi e croccanti al punto giusto.
Morbido il calamaro alla piastra, bilanciata la salsina all’aglio messa sopra, buone e fresche le sardine.
Anche i miei commensali, mentre ascoltano la musica di un artista di strada entrato nel piccolo locale, si dicono più che soddisfatti dal pasto.
Il cameriere, con cui abbiamo preso confidenza, ci spiega che ogni sera è una festa con i musicisti che entrano e suonano canzoni e balli tipici spagnoli. Così tipici che dalla cucina esce chi sta ai fornelli per prendere parte a danze e cori.
L’atmosfera divertente e assolutamente tipica ha contribuito ad allietare la serata, dopo che con la pancia piena abbiamo chiesto il conto. Ci saremmo aspettati un prezzo più alto, data la diversità dei piatti rispetto a quelli presenti nel menu appeso al muro, che comunque anche se parzialmente comprensibile è solo in spagnolo: 8.50 euro per il calamaro, 6 per i moscardini, 5 per le sardine, 4.50 per la sangria, 2 per il pane, 7 per il contorno misto, 1.50 per l’acqua, per un totale di 39.50 €, cioè meno di 10 € a persona.
Adesso aspetto di sapere se avete trovato un ristorante a Barcellona con una qualità-prezzo da urlo come questo. In alternativa sono curiosa di conoscere il vostro luogo tipico, buono, ma altrettanto brutto.
Can Maño. Calle del Baluard 12. Barcellona. Tel. +34933193082
[Immagini: Salutida, BarcellonaPhotoBlog, WayAway, PlateSelector, iPhone di Valentina Lupia]