Benoît Violier, chef del ristorante numero uno al mondo, si è tolto la vita
Incomprensibile e inaspettato. Risulta così agli amici e ai parenti il gesto estremo dello chef Benoît Violier dell’Hotel de la Ville Crissier che la mattina di domenica si è suicidato come ha confermato la polizia svizzera.
A soli 44 anni e con il titolo di chef numero uno al mondo ricevuto da La Liste, la superclassifica mondiale del governo francese dei ristoranti, Violier lascia la moglie Brigitte e un figlio.
Lo scarno comunicato della polizia lascia poco spazio alle congetture. Benoit Violier, 44 anni, è stato ritrovato senza vita nella sua casa di Crissier. Secondo i primi riscontri investigativi, dovrebbe trattarsi di un suicidio. E’ stata avviata un’indagine giudiziaria per stabilire le circostanze del decesso. Nel tardo pomeriggio, la polizia di Losanna ha ritrovato il corpo dello chef che ha messo fine ai suoi giorni con un colpo di arma da fuoco.
Per gli amici e i parenti di Violier niente faceva presagire il gesto. Chi lo aveva sentito a telefono qualche giorno fa ha riferito che niente indicava eventuali segni di depressione, di stanchezza o di difficoltà. C’è chi ha ricordato che Violer era un esempio di successo professionale e familiare. Una bella persona anche per i suoi soci.
La vita dello chef era certamente un po’ stressante per l’impegno di mantenere ad alti livelli un ristorante tristellato assurto agli onori delle cronache gastronomiche per le sue performance. Anzi, i recenti successi e una vita familiare molto stabile con la moglie Brigitte che lavorava con lui all’accoglienza del ristorante offrivano un’immagine di persona calorosa e serena.
Oltre al vertice della classifica mondiale secondo la Liste, Violier aveva ottenuto altri riconoscimenti come il premio internazionale Taittinger nel novembre scorso
Nulla avrebbe fatto insospettire i compagni di lavoro in una brigata con alcuni collaboratori molto legati al ristorante e che hanno prestato servizio con tutti e tre chef del Crissier; Girardet, Rochat e Violer.
Benoît Violier, che aveva pubblicato in ottobre una guida alla cucina di cacciagione di piuma in tutta Europa di oltre 1000 pagine, aveva in serbo numerosi progetti come un‘Accademia di cucina.
Oggi avrebbe dovuto essere a Parigi per assistere alla presentazione della Guida Michelin Francia 2016 e invece ha utilizzato uno dei suoi fucili per togliersi la vita lui che era appassionato di caccia.
Violier aveva sostituito Philippe Rochat, suo mentore, nel 2012. Rochat lo aveva fatto arrivare al Crissier nel 1996 dopo che era stato nelle cucine di chef come Joël Robuchon, Benoît Guichard, Bruno Gricourt, Sylvain Knecht.
Nel dicembre 2015, l’Hôtel de Ville à Crissier (VD) aveva conquistato il primo posto della Liste, cioè le mille tavole individuate dal governo francese come risposta alla classifica inglese della 50 Best.
[Link: Le Temps]