Gabriele Bonci trova un accordo con la gelateria Fassi e garantisce qualità
Gabriele Bonci e l’antica gelateria romana Fassi hanno stretto un accordo per realizzare prodotti artigianali di alta qualità, tra cui pandori e panettoni.
Il Natale ispira il primo prodotto, cioè il “Sanpietrino“, semifreddo glassato ispirato all’antica pavimentazione romana, che finisce diritto diritto nel panettone bonciano causa di svenimento tra i gastrofanatici della Capitale.
Che da oggi avranno una nuova meta di pellegrinaggio: il nuovo laboratorio – inaugurato stamani – che sfornerà il nuovo dolce dell’accordo. Dopo il patto della crostata, le cronache parleranno di sampietrino nel panettone e la sede della stretta di mano è in via Principe Eugenio 65.
Confesso che io, e ritengo molti affezionati della storica insegna, ho per la strada maestra. Ma non c’era stata una vendita ai coreani?
Il panettone bonciano con semifreddo e il nuovo laboratorio sono stati l’occasione che i vertici del gruppo romano fondato da Giacomo Fassi nel 1880 hanno sfruttato per chiarire i dettagli dell’acquisizione del Palazzo del Freddo all’Esquilino da parte della società coreana Haitai Confectionery and Foods Co. Tutto risolto. Non si tratterebbe, come molti avevano ipotizzato, di “un’eccellenza del nostro Paese venduta agli stranieri”, bensì di una collaborazione tra Italia e Corea con i responsabili dell’internazionalizzazione della Regione Lazio e di Confartigianato Imprese.
A garantire c’è proprio il panettone natalizio di Gabriele Bonci
La produzione Fassi, chiarisce l’Ad Andrea Fassi, è presente in Corea con 62 punti vendita: i termini dell’accordo prevedono dunque la tutela del marchio e la salvaguardia del processo artigianale di produzione del gelato.
Insieme a Bonci, l’intenzione è quella di “garantire ai clienti un lusso come l’artigianalità“, ha spiegato ancora Fassi.
Ora tocca a voi (e a noi): la faccia di Bonci non è sufficiente a garantire questo percorso?
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