Botteghe di Campagna Amica, nasce la catena dei contadini
L’avevano promesso e l’hanno fatto. Coldiretti avvia il progetto della Vdo, la Vendita Diretta Organizzata con l’ambizione, nientedimeno, di far concorrenza alla Gdo. Si comincia, da luglio a settembre, con l’apertura delle prime Botteghe di Campagna Amica, centinaia e in tutte le province, con un unico format: vendere prodotti degli agricoltori con meno passaggi dal produttore al punto vendita. “Si tratta”, ha commentato Albano Agabiti, presidente di Coldiretti Umbria, “di un nuovo e moderno canale commerciale di vendita diretta dei prodotti agroalimentari che si affianca alla Grande Distribuzione e ai negozi di prossimità e che va ad integrare la rete già attiva di quasi diecimila frantoi, cantine e aziende agricole trasformate in punti vendita e i quasi mille mercati degli agricoltori di Campagna Amica già presenti su tutto il territorio nazionale. Un vantaggio per i produttori che potranno finalmente vendere al prezzo giusto e concordato, ma anche per i consumatori che in ogni bottega di Campagna Amica potranno acquistare l’intera gamma di prodotti garantiti al cento per cento come italiani, con le intermediazioni dal campo alla tavola ridotte al minimo”.
Ma il progetto ha già suscitato la levata di scudi di Confcommercio che, per voce di Dino Abbascià, presidente della commissione per la filiera agroalimentare, parla di concorrenza sleale: “Non vorremmo che questa nuova iniziativa diventi la riproposizione dei farmer’s market, peraltro già bocciati dal mercato e dagli stessi consumatori in quanto non in grado di mantenere le promesse per cui erano nati, e cioè maggior qualità dei prodotti a prezzi più bassi, configurandosi, quindi, come una nuova forma di concorrenza sleale, sia rispetto all’equità fiscale che alle condizioni igienico sanitarie”.
“Giudicheranno i consumatori”, taglia corto Coldiretti. Che dopo la chiacchieratissima passata di pomodoro anti-aging, annuncia, davanti alla platea dei 15.000 coltivatori presenti all’assemblea nazionale, l’avvio dell’atteso progetto di distribuzione diretta.
Funzionerà così: l’agricoltore che intende diventare fornitore di una bottega (di cui è titolare un imprenditore agricolo o una cooperativa), si associa al Consorzio Produttori (società cooperativa di cui Coldiretti è socia) e entra nel portale che gestisce la domanda e l’offerta. Il tutto sotto l’occhio vigile della Fondazione Campagna Amica che effettuerà, anche con l’aiuto di ente terzo, i controlli.
“Il sistema”, spiega il presidente Sergio Marini, “è caratterizzato dalla massima flessibilità. Nella bottega si può decidere di puntare sull’assortimento di prodotti, oppure si possono fare scelte mirate per esempio alle Dop, o a vini di qualità. L’obiettivo è di creare una piccola rete organizzata per valorizzare il made in Italy”.
Il progetto non esclude però il coinvolgimento della Grande Distribuzione Organizzata. “Parallelamente alla vendita diretta organizzata stiamo trattando accordi con la Gdo per volumi consistenti. In questa operazione rientrano le società di scopo che vedono tra i protagonisti i Consorzi agrari. Sono già operative società per cereali, olio, ortofrutta ed energia”.
Un’idea ambiziosa che in Coldiretti contano di riuscire ad esportare anche all’estero. Il vantaggio per gli agricoltori sarà, come nel caso dei farmer’s market con le insegne gialle, la possibilità di vendere a prezzi più alti rispetto ad un sistema di distribuzione in filiera lunga mentre i consumatori avranno a disposizione una gamma di prodotti più ampia rispetto all’offerta dei 700 mercati di Campagna Amica. “Assortimento, continuità del servizio e locali chiusi’, per dirla con Marini, gli atout della nuova formula distributiva. Sulla quale sarà certamente il consumatore, come ha ricordato Coldiretti, a dire l’ultima parola. Come dargli torto?
Fonte: asca.it, iltamtam.it, ilsole24ore.com
Foto: bepiccoloimprenditore.it