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15 Dicembre 2018 Aggiornato il 15 Dicembre 2018 alle ore 17:28

Carne alla brace e tartufo bianco a due passi da Roma Dal Sor Francesco

Vi svelo un segreto: per mangiare il tartufo bianco non serve andare fino ad Alba. A nord di Roma, in provincia di Viterbo, c’è una zona chiamata Tuscia,
Carne alla brace e tartufo bianco a due passi da Roma Dal Sor Francesco

Vi svelo un segreto: per mangiare il tartufo bianco non serve andare fino ad Alba. A nord di Roma, in provincia di Viterbo, c’è una zona chiamata Tuscia, dove crescono ottimi tartufi bianchi. E lì vicino si trova uno storico ristorante Da Sor Francesco a Cura di Vetralla, dove mangiare i tartufi a volontà o  acquistarli.

Questo ristorante nasce nel 1959, quando Francesco e Settimia hanno rilevato una vecchia osteria, dandole una nuova vita grazie alla cucina semplice e genuina ereditata da nonna Santina, l’abilità di cuoca di Settimia e la simpatia e l’ospitalità di Francesco. Trent’anni dopo, nel 1989, il figlio Michele, allora ragazzino e ora proprietario, inizia a lavorare nel ristorante di famiglia.

Molte sono le specialità della casa che hanno contribuito alla sua fama: la selezione di carni nazionali ed estere cotte alla brace, la pasta fatta a mano, il carrello dei bolliti, il tartufo bianco, i funghi porcini e la fornita cantina di vini.

Il ristorante è capace di accogliere fino a 120 persone, ma niente paura: il servizio rimane rapido ed efficace anche nelle giornate di maggiore affluenza, e non mancano mai un sorriso e una battuta. Ma se volete il tavolo più bello, chiedete quello dietro il pozzo, è riservato e tranquillo.

Il menu è decisamente ampio, e, considerando il periodo del tartufo bianco, è ancora più invitante.

Confesso che, complice il weekend alle vicine terme di Viterbo, siamo tornati ben 3 volte di seguito al ristorante, e non ce ne siamo pentiti. Ottimo cibo, bella accoglienza, piacevole atmosfera di un ristorante di famiglia.

Al ristorante il prezzo medio del tartufo è 3,5 € al grammo. Funziona così: Michele, il titolare, arriva al vostro tavolo con un bel po’ di tartufi e una bilancia, voi scegliete quello che volete mangiare, ve lo pesa e ve lo lascia a tavolo insieme alla grattugia.

Fino al 17 dicembre (orientativamente) è disponibile il menu degustazione a 60 € a persona, comprensivo di 12 g di tartufo bianco.

Battuta di Fassona Piemontese con tartufo bianco
Crostino di cardoncelli con petto d’oca affumicato
Tagliolini al burro fuso con tartufo bianco
Coscia d’anatra in confit con finocchi e agrumi
L’uovo con tartufo bianco
Mousse di cioccolato e castagne

Noi abbiamo preferito scegliere i piatti e grattugiare il tartufo dove ci piaceva di più.

Carne cruda di Fassona Piemontese (7 €), ovviamente, con una generosa manciata di tartufo.

Tagliolini fatti a mano con burro fuso (6 €) e tartufo bianco a volontà.

Zuppa di castagne e ceci (10 €). Buonissima. E sapete cosa vi dico? Anche qui il tartufo ci stava bene.

Antipasto di Cinta Senese (10 €), una selezione di salumi, formaggi e crostini, ottimi.

Stracci al rosmarino e capriolo con funghi cardoncelli (11 €). Piatto saporito e leggero.

Ravioli ripieni di funghi porcini al cinghiale (10 €). Questa abbondante salsa è, sicuramente, una ciliegia sulla torta, ops, sui ravioli saporiti.

Gnocchi ripieni di funghi porcini al tartufo (10 €). Un’altra specialità della casa gustosa e abbondante.

Buttera (la parte finale della fiorentina) di Frisona locale (4,5 € all’etto). Carne molto saporita, cotta al sangue come si deve.

Tagliata di entrecôte con funghi cardoncelli (20 €). Funghi  abbondanti e ben cotti, ottimo abbinamento con la carne.

Coniglio leporino di Viterbo in porchetta con patate (12 €). Questo coniglio è una specialità della zona. Ha un sapore particolare, la carne è morbida, ottima la cottura.

Cinghiale in salmì con bacche di ginepro (13 €). Molto tenero il cinghiale: la selvaggina non è sempre facile da trattare, ma qui ci siamo.

Puntarelle con pesto di acciughe (6 €). Un contorno di stagione non poteva mancare.

Tiramisù artigianale della Tuscia, in collaborazione con lo chef Salvo Cravero, quindi Tusciamisù Golosone con tozzetti, nutella e caffè Borghetti  (6 €). Interessante l’insieme dei sapori e di consistenze, ma è meno soffice del tiramisù classico.

Con i tartufo e alcune altre portate abbiamo bevuto una Barbera d’Alba Colbertina 2013, Tenuta Illuminata La Morra.

Invece con le carni sulla brace abbiamo optato per il Sangiovese locale, Paterno 2015 di Trappolini.

E voi cosa aspettate? Siete ancora in tempo per mangiare il tartufo bianco a due passi da Roma.

Ristorante Dal Sor Francesco. Via Blera, 28. Cura di Vetralla (Viterbo)  Tel. +39 0761 481185

 

Giulia Nekorkina
Moscovita di nascita, romana da 25 anni, Rossa di Sera da 10 anni, innamorata della vita, appassionata di bollicine, adora cucinare e mangiare. Il miglior museo è un mercato, il miglior regalo è un viaggio.
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