Caro bollette: la pizzeria Da Michele alza il prezzo della pizza di 1 euro!
Il caro bollette dell’energia, inutile nasconderselo graverà anche sulla pizza. Compresa quella del popolo, la margherita il cui prezzo – ormai lo sanno anche i muri bersagliati dalle frecce di Briatore – deve essere compreso tra 5 e 6 €.
Un prezzo che alla luce – è il caso di dirlo – dei rincari monstre delle bollette di energia elettrica e gas sta diventando, anzi, è diventato insostenibile.
Le premesse per la tempesta perfetta sulla pizza le ha fornite Francesco Franzese, trasformatore di pomodori pelati con la sua La Fiammante. Uno dei marchi storici del settore che rifornisce le pizzerie. Il pomodoro, come il fiordilatte, l’olio e la farina sono gli ingredienti essenziali della pizza margherita. Senza di loro non c’è pizza. E aggiungiamoci anche una foglia di basilico che in inverno è coltivato sotto le serre. Riscaldate.
Un milione di euro per trasformare pomodori in pelati quando l’anno scorso la stessa azienda ne spendeva 120 mila. Un aumento del 720% del costo dell’energia a fronte di un aumento dell’8% del consumo di gas e del 10% di prodotto.
A lanciare il sasso nello stagno che ormai si appresta diventare un geyser è Alessandro Condurro, cioè l’Antica Pizzeria Da Michele. Pizzeria storica di Forcella, una succursale diretta a Salerno e più di 20 pizzerie Michele in The World sparse tra Italia e resto del mondo.
Tutti gli aumenti del pomodoro pelato
Lo fa con una dichiarazione a Repubblica che in un articolo ha raccolto le voci di produttori, industriali, artigiani, negozi alle prese con il caro bolletta. Se vi ha spaventato il milione di euro di bolletta gas de La Fiammante, sappiate che Gaetano Torrente dell’industria conserviera La Torrente sta un po’ più su. 1 milione e rotti contro i 170 mila € dell’anno scorso. E aumenti allo scaffale di 25-30 centesimi. Stessa storia per i pomodori de La Carmela di Pasquale D’Acunzi e fratelli. Per 8 giorni di lavorazione, 300 mila € a fronte dei 45 mila del 2021.
Numeri esorbitanti che abbiamo tradotto con uno specchietto dei prezzi in salita del pomodoro forniti dal grossista Capasso Luigi e Figli.
Ma la traduzione sulle nostre tasche la dà Alessandro Condurro.
Quanto costa la pizza margherita con il caro bollette
A Salerno, quindi pizzeria diretta emanazione della sede storica di Napoli, Da Michele alzerà il prezzo della pizza di 1 € e di 50 centesimi per il coperto. Dunque pizza margherita a 6 € e coperto a 1,50 €.
“L’ultima bolletta della luce, del mese di luglio, di una nostra pizzeria a Salerno ammonta a 4.600 euro e fino a dicembre pagavo 800 euro. Cosa dovevo fare, dire ai clienti di portarsi il ventaglio perché l’aria condizionata costa troppo? Non ho scelta, aumenteremo di un euro le pizze e 50 centesimi il coperto”. Così ha spiegato il caro bollette Alessandro Condurro a Repubblica.
Raggiunto al telefono, ci dice che per ora a Napoli la pizza margherita continuerà a costare 5 €. Altre dimensioni, altra storia, ma anche la volontà della famiglia di resistere al caro bollette della pizza.
Alessandro Condurro elenca le altre voci che concorrono alla formazione del prezzo della pizza margherita. “Fiordilatte + 80 centesimi al chilo, pomodoro + 5 euro al collo, olio di semi raddoppiato (costa più di alcuni tipi di olio extravergine di oliva), gas e luce più che raddoppiati”.
Non sarà facile continuare a proporre la pizza margherita a 5 € con il caro bollette che manda all’aria i conti delle aziende agroalimentari. E forse è arrivato il momento di ammettere che Briatore aveva ragione, ma solo sul punto del prezzo della pizza. Che poi la sua pizza crazy o quella delle altre pizzerie siano buone è un’altra storia.