Chiude Magorabin a Torino, ristorante stella Michelin da 13 anni
![Chiude Magorabin a Torino, ristorante stella Michelin da 13 anni](https://www.scattidigusto.it/wp-content/uploads/2025/02/Marcello-Trentini-768x512.jpeg)
C’è un sempre più deciso cambio di passo nella ristorazione italiana. Mentre continuano le discussioni se il fine dining sia morto, è notizia di poco fa che il ristorante Magorabin di Marcello Trentini a Torino chiude. Nessun trasferimento in Italia o all’estero, ma un semplice tirare giù la saracinesca. Si chiude così un’avventura lunga 22 anni di cui 13 trascorsi con la stella Michelin appuntata sul petto.
A dare l’annuncio, che priva l’Italia di un’altra stella Michelin in una stagione piuttosto tormentata, è lo stesso chef Trentini con un post sui social.
La riflessione riguarda anche la sostenibilità di un ristorante fine dining senza l’apporto di consulenze o catering.
Ecco cosa dice.
Chiude il ristorante stella Michelin Magorabin di Torino
![Il ristorante Magorabin a Torino chiude](https://www.scattidigusto.it/wp-content/uploads/2023/12/ristorante-Magorabin-a-Torino-1280x853.jpg)
Cari amici reali e virtuali, con il 22esimo compleanno del nostro amato Magorabin, sono ad annunciarvi la chiusura definitiva del ristorante.
Prima che haters e tifosi si scatenino, uso questo canale per raccontarvi la mia versione.
Al netto delle illazioni e delle presunte certezze che alcuni vogliono leggere come verità, le ragioni della mia decisione hanno radici profonde.
Sicuramente l’uscita dalla brigata di un sous chef non è tra quelle.
Che la ristorazione definita fine dining, per come è stata concepita nell’era contemporanea, non sia più sostenibile (se si escludono alcune eccezioni) lo sanno ormai anche i sassi e mi sembra superfluo ribadire che senza catering, consulenze, branding, etc.. nessuno può stare felice.
Ma noi abbiamo inseguito il solito vecchio sogno di fare bene , anche da indipendenti.
Purtroppo,però, non funziona così… e chi dice il contrario mente, sapendo di farlo.
Chi mi conosce bene sa che, col passare del tempo, mi sono gradualmente innamorato di un tipo di ristorante più Smart che io definisco Funky.
Locali laici dove musica, belle vibe, vino e cibo divertente lasciano spazio alla libertà di interpretazione della serata.
Staro’ lontano mille miglia dalle polemiche sul presunto stato di salute del mondo gourmet, un can can che non appartiene a chi, come me, ha un’anima punk rock e quindi ognuno faccia quello che vuole.
La stella Michelin l’ho desiderata, fortemente voluta, conquistata e portata tatuata sulla pelle con grande piacere per ben 13 anni.
E’ stato un riconoscimento al nostro amore per la filosofia dell’ accoglienza e dí sicuro non la rinnegheremo.
Da alcuni anni a questa parte, però, ho deciso che il mio tempo, gli affetti, la qualità della vita sarebbero diventati una mia priorità e le regole non scritte della ristorazione gastronomica non mi appartenevano più.
Tutto qui… nulla di più.
Chi si sentisse orfano della mia cucina potrà ritrovare i miei piatti surf’n’turf a casamago, il bistro nato 6 anni fa sulle ceneri del vecchio mago dove tutto ebbe inizio.
Ho tagliato i dread, la barba e’ un po’ più bianca, ho tolto la giacca da chef e l’ho sostituita con maglietta e grembiule, ma non ho mai smesso di cucinare con cuore e pancia.