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Cibo
26 Marzo 2019

Pollo. 5 accorgimenti per sceglierlo, conservarlo in frigo, cuocerlo

Un vademecum in 5 punti per conoscere la carne di pollo. Lo hanno stilato Unaitalia (Unione Nazionale Filiere Agroalimentari Carni e Uova) e Giorgio
Pollo. 5 accorgimenti per sceglierlo, conservarlo in frigo, cuocerlo

Un vademecum in 5 punti per conoscere la carne di pollo.

Lo hanno stilato Unaitalia (Unione Nazionale Filiere Agroalimentari Carni e Uova) e Giorgio Donegani, tecnologo alimentare consigliere della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare in occasione della Giornata Europea del Consumatore.

La guida vuole diffondere maggiore consapevolezza sulla scelta delle carni di pollo e di tacchino (preferite dal 54% degli italiani), conservazione, manipolazione e cottura, forse il punto più importante per eliminare eventuali batteri presenti nella carne cruda.

Ecco la guida.

1. Fare attenzione al colore e all’odore della carne

Il colore della carne può variare in base all’alimentazione del pollo, ma ci sono diversi indici di cui tener conto:

  • la pelle deve apparire sempre umida e non ispessita
  • la carne deve essere morbida, rosata, lucida
  • l’odore deve essere molto leggero e non sgradevole

2. Cosa leggere nell’etichetta

L’etichetta garantisce la sicurezza del consumatore e aiuta a conoscere ingredienti, quantità e scadenza ma anche tracciabilità e origine del prodotto.

In etichetta infatti si trova:

  • il nome del produttore
  • il lotto di produzione (il codice che ne consente la tracciabilità)
  • il Paese di origine.

Grazie all’etichetta è possibile anche sapere dove l’animale è nato ed è stato allevato e trasformato e la tipologia di allevamento (ad esempio allevato all’aperto o senza l’uso di antibiotici) e di alimentazione.

Nel caso dei prodotti panati o comunque trasformati, si capisce quali allergeni si trovano nei semilavorati (è obbligatorio per legge), il tipo di oli e grassi vegetali impiegati e l’eventuale percentuale di acqua aggiunta.

In alcuni casi infine è possibile (ma non è obbligatorio) trovare l’indicazione della sede dello stabilimento di produzione, le modalità di conservazione e utilizzazione.

L’avvertenza di ordine generale è che se l’involucro è rigonfio potrebbe essere stato esposto a temperature superiori a quelle corrette. Meglio lasciar perdere

3. Come conservare il pollo

Innanzitutto bisogna rispettare la catena del freddo anche dopo l’acquisto per cui se non siamo sicuri che il tragitto negozio casa sarà effettuato in poco tempo è meglio attrezzarsi con una borsa termica. Soprattutto in estate.

Fondamentale è evitare di lasciare il pollo a temperatura ambiente, conservandolo ben protetto in frigorifero.

Nel frigorifero, la carne, come tutti gli alimenti crudi e deperibili, va in basso e riposta in un contenitore.

Lo scatolame, quando aperto, e le bibite vanno in alto, la verdura nei cassetti. È importante anche separare i cibi crudi da quelli cotti ed evitare di riempire il frigo: non circolando l’aria, i cibi non si raffreddano a sufficienza.

Il freddo è anche un alleato dello scongelamento lento: “è consentito solo se la carne viene messa a scongelare nel frigorifero – continua Donegani – le basse temperature consentono di preservare le qualità organolettiche della carne”.

4. Lavare le mani, non il pollo

La convinzione di un italiano su quattro che sia necessario lavare la carne di pollo è completamente errata: il lavaggio della carne non solo non elimina i batteri ma li diffonde sui piani della cucina. Meglio lavare le mani accuratamente con il sapone prima di maneggiare la carne, usare un tagliere e coltelli che andranno lavati subito dopo l’uso con acqua e sapone ed evitare di mettere la carne cotta nello stesso piatto in cui era stata appoggiata la carne cruda per evitare contaminazioni.

5. Pollo sempre ben cotto

Il pollo va sempre ben cotto in modo da uccidere eventuali batteri presenti nella carne. La corretta temperatura da raggiungere al centro del pollo è di 75°C. La soluzione migliore è utilizzare un termometro oppure tastare la carne con le dita assicurandosi che sia rovente.

E poi è necessario mangiare la carne entro 15-20 minuti dal termine della cottura evitando di far scendere la temperatura sotto i 50°C poiché è più facile la crescita microbiotica.

Nel caso si volesse portare il pollo in ufficio o utilizzarlo per una insalata è necessario raffreddare velocemente la carne immergendo in acqua fredda la pentola e scendere sotto i 10°C.

Buon appetito!

https://www.scattidigusto.it/2015/03/26/ricette-pollo/

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