DiciottoSessantuno a Milano unisce enoteca e bistrot a buoni prezzi

DiciottoSessantuno (1861 se la volete fare breve e capire il motivo del nome) è una nuova apertura a Milano in via Sidoli angolo via Goldoni. Zona Acquabella / Susa.

È un bistrot informale, con menu fusion e contemporaneo, ed enoteca, appunto. Vuole essere un locale “di quartiere” ma anche giovanile e probabilmente instagrammabile. Anche se a guardare la pagina social si direbbe il contrario: dove sono le foto?

Le parole d’ordine dei nuovi locali milanesi comunque ci sono tutte, o quasi. Come sempre, bisogna vedere come verranno messe in pratica. E qui entra in gioco Luca Pedinotti, da trent’anni sulla scena ristorativa di Milano, socio di DiciottoSessantuno con il giovane imprenditore Tommaso Barelli. Nel curriculum di Luca, l’Exedra, in Cadorna, il suo primo locale, ma anche Tintero, Finger’s, il Lume di Luigi Taglienti.

Diciamo che le premesse sono più che buone. Da un lato  abbiamo la presenza e l’esperienza di Pedinotti, che sono una garanzia. Dall’altro la cucina, che è in mano allo chef Ali Imran, che è un ex-Finger’s (per dieci anni).

DiciottoSessantuno a Milano è un locale giovane

Avevo visto passando il cambio di insegna, con DiciottoSessantuno al posto di Hic Enoteche (l’altro locale Hic a Milano Porta Venezia ha chiuso un anno fa). Ora Hic Enoteche è rimasto come e-commerce di vini – e qui c’è 1861.

Qualche sera fa mi sono fermato a fare un paio di foto per inserire DiciottoSessantuno in questa rassegna di nuove aperture a Milano. Intercettato da Pedinotti, che mi ha invitato a vedere l’interno, ho avuto un primo assaggio del locale, dell’atmosfera, e della cucina. Quindi non posso dire che sia una recensione, ma posso dirvi cosa mangerete se lo sceglierete in una di queste sere.

L’ambiente è instagrammabile, ma senza eccessi glamour – pareti dai disegni di rose dai colori accesi, una quarantina di posti (in attesa di dehors) disposti attorno al bancone del bar e in due salette a un livello rialzato.

Naturalmente, bottigliere in giro per la sala – e in giro ci sono anche delle bottigliette di acqua Filette, una raffinatezza.

Cosa si mangia

Bello l’ambiente, accogliente, perfetto il patron, e promettente il menu, che trovate sotto – e di cui ho avuto un assaggio in anteprima con i notevoli Gyoza di vitello alla milanese.

Assaggiato e molto approvato il Carpaccio di zucchine, in una marinatura fatta con yuzu (un agrume asiatico), salza ponzu e mentuccia. Particolarmente aromatico, gradevolissimo (e anche vegano).

Ho assaggiato anche l’uramaki di gambero in tempura, con mayo, tanuki, avocado e salmone.

E un paio di calici dell’enoteca, ad accompagnare gli assaggi. Tutto notevolmente buono – parere mio rafforzato da qualche altro assaggio alla serata dell’inaugurazione.

Quella di DiciottoSessantuno a Milano è una cucina fusion e contemporanea, che prende ispirazione proprio dal nome, 1861, l’anno dell’Unità d’Italia. Fusion quindi a unire sapori e ingredienti, piatti della tradizione italiana, un’accurata selezione di salumi e formaggi, e ricette nipponiche. Il tocco creativo dello chef Ali Imran si manifesta in uramaki originali e sfiziosi, preparati non solo con pesce ma anche con carne, utilizzando sempre materie prime di alta qualità.

Un assaggio del genere non è certo esaustivo – ma indicativo sì, di una mano felice, di gusto nella scelta delle materie prime e nell’impiattamento, di un probabile successo.

Quanto costa il bistrot DiciottoSessantuno a Milano

I classici 1861 

• Selezione di formaggi. Blu della Valle grana, Cremoso di bufala, gran Sardo Porzionato, Robiola classica di Roccaverano (18 €)
• Selezione di salumi, spalla cruda di Pasalone, culatta e salame Gentile di Roncole verdi (18 €)

Antipasti

• Carpaccio di zucchine, marinato con yuzu, mentuccia e ponzu 13 €
• Battuta piemontese, sale, pepe, uovo di quaglia, senape, olio extravergine del cilento e D!Grosseto 120g. 16 €
• Gazpacho Andaluso, Coriandolo e pane nero delle Alpi 13 €
• Carpaccio di mare in salsa ponzu: Tonno Mediterraneo, Ricciola giapponese e Salmone norvegese 19 €
• Tartare di Ricciola Giapponese basilico, pomodorini secchi e nocciole 25 €
• Ceviche di salmone con avocado 20 €

Dalla cucina

• Gyoza di vitello alla milanese 16 €
• Garganelli con ragù di mare 18 €
• Polpo alla plancia con crema di patate viola e limone 24 €
• Tempura vegetariana 18 €
• Picanha di Wagyu A5 alla plancia e verdure 35 €

Gli Uramaki di 1861 Milano

• 1861 maki Vitello in tempura, Tartare di manzo, e stracciatella 20 €
• Spicy tuna 20 €
• Sweet salmon Salmone, salsa bosco, cream cheese, mango e teriyaki 16 €
• Ebiten crispy gambero in tempura, mayo, tanuki, avocado e salmone 18 €
• Vegan maki Bietola, pane pancu, origano e pomodorini 15 €

Dessert

• Tiramisù 6 €
• Gelato e Sorbetto 6 €
• Mochi 7 €
• Carpaccio di frutta 7 €