Elegance Cafè a Roma. Menu e prezzi per tirare tardi a suon di piatti e jazz

Serate degne di nota all’Elegance Cafè a Roma, il locale di Daria Venuto e Remo Proietto che unisce fine dining e musica dal vivo in un club dalle atmosfere raffinate e informali.

Siamo nei pressi di piazzale Ostiense, nel locale che molti romani ricordano come l’Alfellini, fino a pochi anni fa tempio del cabaret e della musica jazz, soul, cantautoriale.

Daria e Remo l’hanno trasformato in uno spazio a-temporale, in cui ritrovare i volti e le voci che hanno fatto grande il jazz mondiale.
Elegance Cafè a Roma è jazz club

Dalle grandi stampe con i ritratti dei maestri immortali alle interpretazioni di giovani artisti dei protagonisti della scena musicale contemporanea, si entra in una dimensione piena di suggestioni colte, sonorità calde, piacevolezza soffusa.
A Roma, ogni sera dal martedì alla domenica si avvicendano sulla scena dell’Elegance Café artisti del jazz dal calibro internazionale. Come Mariella Nava, Marta High, e ancora Claudio Gregori, Vanessa Heynes e Jeremy Pelt, solisti e gruppi che con la sala formano un continuum, senza una vera separazione tra pubblico e performer.

Ma Elegance Café è soprattutto un’esperienza dei sensi, e il fine dining ne è parte integrante. A vista, udito e tatto ci hanno pensato gli architetti.

Luci morbide, arredi sui toni del beige e del panna, divanetti, tessuti setosi, e linee di fuga che guidano lo sguardo verso il palco all’estremità della sala, nell’attesa del concerto della serata.
Al gusto e all’olfatto pensano la cucina e il cocktail bar.
Elegance cafè a Roma è fine dining

In cucina lo chef Gabriele Cordaro prepara uno spettacolo a parte. A 36 anni vanta diverse esperienze in cucine blasonate di ristoranti stellati, con Cristina Bowerman, Giulio Terrinoni, Heinz Beck e Massimo Bottura.
All’Elegance Cafè di Roma è arrivato con l’idea di rievocare l’esotismo dei paesaggi, colori e sapori che hanno ispirato la musica jazz, ancorandoli contemporaneamente al qui e ora della tradizione mediterranea.

Non amo il termine contaminazioni riferito al cibo, perché mi ricorda qualcosa di sgradevole, di rovinato. Invece quelli di Gabriele Cordaro a Elegance Cafè di Roma sono incontri di latitudini diverse.
Sapori che si armonizzano (tanto per rimanere in tema musicale) in accordi e dissonanze che colpiscono il palato. I contrasti in musica sono tanto importanti come le consonanze. Danno ritmo e movimento, spiazzano, allontanano e riacchiappano l’orecchio attento.
L’Elegance nel piatto

Questo fermento si ritrova nelle proposte in menu. Non tantissime, come nei migliori ristoranti, ma stagionali. Quattro, cinque scelte al massimo per ogni categoria, che sono strutturate nella classica modalità Antipasti, Primi, Secondi e Dessert.
Non c’è volontà di stupire, ma solo di suggerire, in parallelo con la musica. L’America per esempio, e le sue carni d’eccellenza, le percussioni africane nei gusti esaltati dalle spezie, il Brasile nei colori vivi dei piatti.

Allora il dashi può benissimo stare alla zucca mantovana, come il caprino agli orientali shitake, in una delle proposte di antipasti dai toni famigliari eppure diversi dal solito.

Per i primi, vince una tradizione che vede paste fresche, ripiene e gnocchi regnare in carta, in sughi ricchi dalle consistenze multiple. Frutta secca, ripieni morbidi, salse e fondi per divertirsi con sapori mediterranei.

Con lo scorfano nei ravioli serviti con i carciofi alla romana, per esempio, o con le vongole vestite di verde negli gnocchi alla crema di prezzemolo.
Dovrebbe ormai essere chiaro che la cucina dell’Elegance Cafè di Roma appartiene e contribuisce al mood del locale tanto quanto la parte musicale.

Largo alle spezie nei secondi di Elegance Cafè a Roma, dal sumac abbinato all’agnello al forno al jalapeno che spinge il coloratissimo dentice al forno, e la sua caponata. O l’ottimo polpo al latte di cocco e melanzana affumicata, il più trasversale forse dei piatti assaggiati.

Per i dessert, si resta sul famigliare, con qualche variante al classico. L’immancabile tiramisu è reso croccante da un crumble al caffè, e la mousse al pistacchio golosa con il cioccolato bianco.

Molto piacevole è l’Hugo in semifreddo, con gel di limone e crumble di menta, versione dessert dell’omonimo long drink che lascia la bocca pulita e fresca.
L’Elegance nel calice

Da bere, la carta di Elegance Cafè a Roma propone circa 300 referenze italiane ed estere, etichette importanti dai territori vinicoli più prestigiosi. Ma sarebbe un peccato perdere i cocktail della casa, sia durante che in formula dopocena.
Vengono serviti infatti con un abbinamento di finger studiato appositamente per ciascuna mixology. Signature drink creati ad hoc, secondo gli stessi criteri della cucina, per assecondare e completare l’esperienza ‘more-than-music’ che dà vita all’Elegance Cafè a Roma.
Il conto all’Elegance Cafè di Roma
Ma quanto costa una serata all’Elegance Cafè di Roma? Non poco, ma il prezzo della cena comprende il concerto.
Di contro, il menu degustazione di 6 portate a 60 € (75 con il wine paring) può essere una scelta conveniente rispetto ai singoli piatti in carta.

La formula afterdinner di Elegance Cafè a Roma con cocktail e finger è l’altra opzione disponibile fino alle 2.
Elegance Cafè, Via Francesco Carletti, 5. Roma. Tel. +390657284458