Enoteca Iorio ad Afragola, gastronomia e wine bar che fa faville
Lui è Pasquale Iorio della premiata Enoteca Iorio ad Afragola. Il mio personale profeta della merenda di qualità a ora di pranzo. Dimenticatevi i tormentoni di TikTok che hanno dato notorietà alla mollica e alle fumate delle schiacciate per concentrarvi sui prodotti. Vino, salumi, formaggi, lievitati.
L’Enoteca Iorio è piccola ed è la salumeria che tutti vorrebbero sotto casa. Una grotta dei desideri che accoglie con una sequenza di scaffali su cui riposano bottiglie di vino da mille e una notte. L’occhio vi cadrà inevitabilmente su Pergole Torte, Badia a Coltibuono, Poggio di Sotto, ES di Gianfranco Fino. In contrappunto con le conserve che si allungano sulla parete opposta. Il tonno – con Testa, Campisi, Carloforte – i pomodori, i legumi, la pasta, la giardiniera (di Morgan), l’olio.
Meglio affidarsi a Pasquale Iorio che inizia stappando una bottiglia di champagne di Guillaume Sergent. Le Chemin des Chappes è un premier cru 50% pinot noir e 50% meunieur sboccato nel 2022 in poco più di 2500 bottiglie. Due parcelle di Vrigny consigliate dal nostro sommelier per un aperitivo, ma che dimostra corpo per tutta la “merenda”.
Come si mangia
Aperta da un generoso tortano fatto in casa con formaggi e salumi che fanno sentire la loro voce. Potente e raffinato.
Merenda contadina che Pasquale Iorio volge all’eleganza con tranci di focaccia della pizzeria Castaldo farciti con stracciata, alici del Cantabrico e pomodori semi dry in vendita nell’enoteca. Ci scappa l’esclamazione.
Il pane ha una mollica suadente ed accompagna alla grande il prosciutto cotto di mangalitza.
Terminiamo il primo cestino con una chicca: il cacciatorino Brado di Paolo Parisi che riscrive le regole di questo insaccato prêt-à-porter. Una chicca difficile da trovare in circolazione.
Ma Pasquale Iorio ha in serbo un altro paio di colpi per le nostre papille. La bresaola di wagyu di Giò Porro che per gli avversi alla tipologia sarà una splendida scoperta. Morbida e profumata con venature che fanno dimenticare l’idea del “finto” insaccato.
E poi l’apoteosi con il prosciutto crudo S. Ilario, probabilmente il Parma perfetto e comunque in cima alle mie preferenze.
Sul fronte formaggi, si distingue il caciocavallo stagionato, mentre delude la mozzarella di bufala rispetto all’intensità di tutto il companatico fino ad ora assaggiato.
Chiudiamo spiluccando delle ottime noci e dando un ulteriore sguardo alla cantina. Con una bottiglia di Taurasi del 2005 di Salvatore Molettieri. C’è da divertirsi all’Enoteca di Pasquale Iorio.
I prezzi dell’Enoteca Iorio
Sul capitolo prezzi, siamo in una salumeria e quindi si va a peso e senza menu. Quello ve lo costruite voi. Qualche indicazione di prezzi dal bancone e dagli scaffali.
Champagne Guillaume Sergent (75 €)
Prosciutto crudo Sant’Ilario (45 € al kg)
Prosciutto cotto Capitelli (35 € al kg)
Tortano fatto in casa (25 € al kg)
Pomodori Campisi (7,50 € per 220 grammi)
Alici del Cantabrico Codesa (10 € per 100 grammi)
Bresaola di Giò Porro (120 € al kg)
Trovate anche qualche piatto rubricato come la fresella (20 €)