Enoteca La Torre Fiume, bistrot e ristorante con vista su Roma
Nel cuore del tempio romano dello shopping, la Rinascente a piazza Fiume che di nome e di fatto vive periodicamente di nuova vita, c’è il ristorante Enoteca La Torre Fiume. E’ parte della famiglia Enoteca La Torre Group, che ad oggi è composta dal bistellato Villa Laetitia, il bistrot in Prati oltre che dal gemello Enoteca La Torre – Tritone, presso, cioè, il secondo mall Rinascente a Roma.
È nello spazio più alto dell’edificio, un rooftop con pareti e soffitti in vetro che lasciano intravedere il cielo di giorno e Roma illuminata di notte.
Per accedere bisogna passare attraverso una vetrina golosa, La bottega delle eccellenze alimentari italiane ed estere, ingredienti, conserve, vini e champagne di grandi cantine e maison. Gli stessi che compongono il menu del ristorante enoteca La Torre Fiume.
Ci si può perdere tra gli scaffali sedotti dai colori, le forme e la particolarità dei prodotti in esposizione oppure si tira dritto verso la sala.
Ben concepita negli spazi è una sala che si presta bene di giorno con una bellissima illuminazione naturale. Di sera le luci d’atmosfera fanno risaltare i colori caldi e le forme accoglienti delle sedute e degli arredi.
Il ristorante enoteca La Torre Fiume funziona dalla colazione a pranzo, con una formula bistrot più snella, con un prezzo medio di 30 €. E naturalmente a cena. È qui in particolare che lo chef Antonio Autiero gode dello spazio necessario per potersi esprimere.
Chi è Antonio Autiero
Campano, classe 1989, si muove tra i fornelli praticamente da sempre. Dopo l’alberghiero a Castellammare di Stabia con Enrico Cosentino inizia subito nelle cucine dei ristoranti della Costiera. In questo periodo conosce Domenico Stile, chef del bistellato Enoteca La Torre a Villa Letizia, che affianca a lungo come sous chef. Finché, alla fine del 2022, ad Antonio viene affidata la conduzione della cucina di Enoteca La Torre Fiume.
Ad ispirare la sua cucina c’è Il Mediterraneo, esaltato dalla voglia di regalare anche ai suoi ospiti il gusto merviglioso delle sue terre, e impreziosito da tecniche di cottura tradizionali e moderne, padroneggiate grazie a una discreta gavetta.
Com’è Enoteca La Torre Fiume
I posti a sedere non sono molti, circa una quarantina, tra tavolini e divanetti per piccoli gruppi.
La sensazione generale è di un posto raccolto, quasi intimo, a dispetto del via vai che caratterizza il palazzo in cui ci troviamo.
La mise en place è accurata ma essenziale, e una buona gestione dell’acustica – purtroppo non scontata anche in ristoranti di livello – contribuisce a uno stato di generare relax. Il servizio in sala è giovane, spigliato, e gestito con entusiasmo.
Cocktail e cucina alla Rinascente (invito stampa)
L’aperitivo di benvenuto di Enoteca La Torre Fiume è arrivato ricco e movimentato accompagnato da un ottimo Paloma cocktail a base tequila, lime, pompelmo e sciroppo di agave. Sulla tavola compaiono finger e bocconcini: cialda di semola con capresina, bignè di rapa rossa con caprino, tonno del Mediterraneo, tacos vegetariani con caprino.
Un carosello di consistenze e sapori diversi e sfiziosi, avrei potuto continuare così per tutta la serata.
Il pane, preparato dallo chef, è ben lievitato e ben cotto (anche qui non scontato) e arriva insieme a una focaccina di patate e rosmarino accompagnata da burro affumicato a legna e mandorle.
Con l’antipasto entriamo nel vivo delle impronta calda e solare della cucina di Antonio Autiero. Ha scelto lo sgombro, carne difficile per questo “crudo e cotto” bagnato da un estratto di mandorle cetriolo e mela verde.
Piacevole idea sia dal punto di vista cromatico che delle sensazioni al palato. Una grande freschezza e una punta di acidità che idealmente si sposerebbero bene con la dolcezza della carne del pesce. Che però in questo caso resta ancora un po’ slegato. È un piatto che varrebbe la pena perfezionare.
Spirito vulcanico
Sul primo invece non ci sono dubbi è uno dei piatti forti dello chef e si vede. Una pasta al pomodoro fatta con tutti i santi crismi. Pomodoro ramato, datterino e San Marzano vanno a comporre una salsa intensa dolce cremosa che si sposa perfettamente con l’originale formato scelto per questo piatto.
È la Vesuvio, del pastificio Ducato d’Amalfi di Gragnano che mima la curva di un vulcano e riesce a trattenere molto bene il sugo garantendo un’ottima resistenza alla masticazione.
Dopo il Vesuvio, il mare. Ed ecco che il secondo primo è un risotto con fasolari, asparagi mantecato con yogurt, lime e polvere di alghe. Molto interessante l’abbinamento alghe e asparagi. Si completano a vicenda senza sovrapporsi mentre lo yogurt e il lime si muovono in contrappunto con i sapori marini dei fasolari. Molto buono.
Così come lo spaghetto ai crostacei, gambero rosa, pesto di noci, povere di lime nero e percoca. Abbinamento molto ben gestito, tra la frutta secca e fresca, e l’intensità polposa dei crostacei, e molto piacevole il gioco di consistenze, mentre una pastosità di fondo armonizzava il tutto.
I secondi da Enoteca La Torre Fiume
Segue un uovo in purgatorio cotto a bassa temperatura, con il classico tuorlo fondente. Come contraltare per le consistenze e le morbidezze il crumble di frisella, mentre l”acqua e la mousse di pomodoro, oltre ad offrire un gradevole effetto visivo, bilanciano la dolcezza del piatto.
È la volta della pietanza di pesce. Per la ricciola, la regina dei crudi in carpaccio e tartare, Antonio Autiero sceglie la bassa temperatura. In questo caso, sul letto di lenticchie gialle con un fondo di ricciola e finocchio in osmosi con agrumi. Il punto di cottura del pesce è ottimo, le carni restano sode e umide, il loro sapore delicato si arricchisce di tutte le sensazioni balsamiche e mediterranee della salsa.
Un finale equilibrato
Per chiudere un percorso gustativo importante e lungo la pasticceria va calibrata con attenzione. Golosa per invogliare, parca di zuccheri e grassi per non cementare le papille. Le proposte sono divertenti, a partire dalla piña colada servita con salsa di ananas sedano, lime, e caviale di pesca. L’interpretazione solida del popolare long drink è realistica, fresca e gradevole.
Il soufflé all’albicocca è una coccola, si mangia soprattutto per gola. Arriva in un delizioso tegamino di rame caldo e fragrante. Viene completato al tavolo da una quenelle di gelato di vaniglia che inizia subito a sciogliersi a contatto con con il dolce.
Enoteca La Torre Fiume, vino e chiacchiere
Nel calice una selezione individuata da Rudy Travagli, sommelier presso il ristorante del gruppo Enoteca La Torre a Villa Letizia, due stelle Michelin. La nostra (quasi) sommelier Alessandra ha effettuato il servizio con spontaneità e passione, ed è stato molto piacevole confrontarsi per capire le sfumature percepite da ciascuno.
Abbiamo assaggiato un Riesling Bassermann-Jordan Trocken 2020, dalle tipiche note di idrocarburo. Si tratta di un Riesling che già presentava note di evoluzione seppur non particolarmente d’annata. Stante l’aromaticità dei piatti riusciva a gestirne abbastanza bene la varietà e l’intensità dei sapori.
Con le pietanze più strutturate siamo passati invece a un Etna rosso Murgo a base di nerello mascalese (90%) dalla giusta combinazione di acidità e tannini e da una beva asciutta ed equilibrata.
Enoteca La Torre Fiume, menu e prezzi
Per l’Enoteca La Torre Fiume, Antonio Autiero propone un menu alla carta strutturato in modo classico, dalle opzioni contenute, di terra e di mare, per venire incontro a un pubblico quanto mai vario, italiano e internazionale, di professionisti che gravitano nel quartiere (Pinciano, Porta Pia) e i turisti in transito per le vie del centro.
Antipasti
- Carpaccio di manzo, insalatina aromatica e dressing alla senape (22 €)
- Tataki di tonno, quinoa e salsa ai frutti rossi (22 €)
- Insalatina tiepida di calamari con dressing agli agrumi (24 €)
Primi
- Gnocchetto alle vongole veraci e limone candito (22 €)
- Spaghettone ai pomodori e stracciatella di bufala (18 €)
- Tagliatelle alla bolognese di totano, nduja e coulis basilico (22 €)
Secondi
- Trancio di ricciola alla mediterranea (24 €)
- Entrecôte con patate ponte nuovo, rucola e scaglie di parmigiano (24 €)
- Vitello rosa, peperoni alla brace e salsa tonnata (24 €)
Dessert
- Mousse al caffè con salsa al Baileys (10 €)
- Cheese cake, mango e crumble ai cereali (10 €)
- Tris di bombette (9 €)
- Tagliata di frutta (8 €)