Da Buontalenti a Carapina. Firenze festeggia il gelato
Eh sì che come detto a Firenze la Gelateria Carapina di Simone Bonini ha creato un nuovo benchmark per gli appassionati di gelato, ma si sa che l’appetito vien mangiando. E così Firenze prova a diventare riferimento anche come città del gusto con il “Firenze Gelato Festival” in programma dal 28 al 31 maggio 2010 nelle più belle piazze fiorentine. Il legame della città con il gelato non è nuovo. La Gelateria Carapina ha avuto come illustre predecessore l’inventore del gelato. Infatti, a un fiorentino del ‘500, l’architetto e pittore Bernardo Buontalenti, appassionato di cucina, è attribuita l’invenzione del gelato esportata in tutta Europa con la famosa “crema fiorentina” e il “gelato Buontalenti” (ora marchio registrato della Gelateria Badiani che nel 1979 vinse un concorso indetto dai commercianti fiorentini per ricordare il gelato del Buontalenti).
Gli ingredienti del sorbetto quasi gelato sarebbero stati: neve, sale (che abbassa la temperatura), limoni, zucchero, bianco d’uovo e latte. Il tutto lavorato in una antesignana delle mantecatrici: un cilindro con spatole che venivano messe in movimento dall’esterno. I Medici avevano incaricato il Buontalenti, in occasione dell’arrivo dell’ambasceria di Spagna, di organizzare festini sontuosi, tali da “far rimanere come tanti babbei gli stranieri, e spagnoli per giunta”. Nel 1559 per il banchetto inaugurale della fortezza del Belvedere, il Buontalenti presentò una crema base di latte, miele, tuorlo d’uovo, un tocco di vino. La sua crema fredda aromatizzata con bergamotto, limoni ed arance è alla base della “crema Fiorentina” odierna. Il Buontalenti giocava in casa anche per l’arte del freddo. A Firenze la neve si conservava nelle cantine come ricorda Via delle Ghiacciaie, vicino alla Fortezza da Basso, così denominata per le cantine foderate in sughero, legno e canne che facevano scorrere l’acqua man mano che il ghiaccio si scioglieva. Il progetto delle ghiacciaie pare fosse opera dallo stesso Buontalenti come ricorda gli inizi del XVIII secolo, Giuseppe Averani nel suo libro Del vitto e delle cene degli antichi. E probabilmente costruì anche una sorta di mantecatrice con tanto di pale, azionate da una manovella. Creò una miscela fredda per migliorare la preparazione dei suoi dolci ghiacciati introducendo le materie grasse come latte e uova.
Gli organizzatori si attendono al Festival circa 300 mila visitatori anche sulla scorta di un consumo cresciuto nel quinquennio 2004-2009 di quasi l’11% (gli Italiani ne consumano per 82 euro a famiglia all’anno pari a 1,9 miliardi di euro). La manifestazione si prefigge di far aumentare nel consumatore la consapevolezza sui temi della qualità e della italianità della filiera produttiva del gelato. Per sottolineare questo passaggio, da Firenze partirà anche la campagna per il riconoscimento della STG, Specialità Tradizionale Garantita, del gelato a Bruxelles.
L’idea di trasformare il capoluogo toscano in un parco tematico che accompagni i visitatori alla scoperta dei segreti del gelato italiano di qualità in tutte le sue forme prevede Piazza Santissima Annunziata trasformata nel Villaggio del Gelato Artigianale con maestri gelatai in arrivo da tutta Italia. I bambini saranno protagonisti grazie alle attività ludico-didattiche in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti, il Salone de’ Cinquecento in Palazzo Vecchio ospiterà il convegno inaugurale della manifestazione, mentre Piazza della Repubblica diventerà il Villaggio del Gelato Industriale. Ulteriori tappe del “Firenze Gelato Festival” saranno le gelaterie del centro storico fiorentino.
Per accedere all’area degustazioni si deve acquistare la card elettronica multifunzione dell’evento. La Firenze Gelato Card è venduta presso gli Infopoint situati nelle piazze SS. Annunziata e S. Giovanni di Firenze durante i giorni della manifestazione, presso il book shop dell’ufficio informazioni turistiche in Piazza stazione 4, dal 25 al 31 maggio dalle ore 10.00 alle ore 14.00 e presso le gelaterie che aderiscono all’iniziativa. E’ disponibile in 2 tagli. Mono-assaggio da 1 € e Multi-assaggio (5 assaggi) da 4 €.