Franciacorta. Pinot in purezza per due nuovi vini fermi e con tappo a vite
Mentre il mondo del vino investe sempre più sulle bollicine, in Franciacorta Mirabella riscopre il pinot bianco e nero vinificati fermi e in purezza.
L’azienda ben nota per i suoi spumanti metodo classico, in occasione del suo quarantesimo compleanno azzarda con le due nuove etichette, Maniero e Palazzina.
Pinot bianco e pinot nero in purezza, giovani e versatili. Sono chiusi con tappo a vite (Stelvin) una scelta che in molti ancora non osano a dispetto delle indiscutibili proprietà.
Le meraviglie del Pinot
Ma “a Mirabella piace andare controcorrente“, dice Alberto Schiavi, direttore marketing nonché figlio del fondatore Teresio e fratello dell’enologo Alessandro.
Ed è per questo che mentre molti colleghi della Docg hanno puntato nel tempo sullo chardonnay, più sicuro e gestibile. A Mirabella hanno continuato a credere nelle potenzialità del pinot, in particolare il bianco.
Vitigno originario della Borgogna e molto apprezzato in tutta l’Italia settentrionale (Alto Adige e Trentino in particolare). Il pinot bianco ama i climi freschi ma è molto sensibile all’andamento stagionale.
Ribattezzato ‘enfant terrible’, quando tuttavia trova l’ambiente adatto riesce ad esprimere pienamente le tipiche note fiorite e fruttate e che in base al suolo e alla mano del vignaiolo possono arricchirsi di mineralità e altri profumi particolari.
La scelta di curare le vigne di pinot (15 ettari di pinot bianco e 6 di pinot nero) per Mirabella si è rivelata strategica in relazione ai cambiamenti climatici che stanno interessando molte zone vinicole.
Il pinot bianco, a differenza dello chardonnay, pare non risentire dell’aumento medio delle temperature, mantenendo un’adeguata acidità.
La posizione dei vigneti ovviamente aiuta. Sono distribuiti su diversi comuni nel cuore della Franciacorta, su rilievi collinari e suoli ricchi dei minerali lasciati dai ghiacciai che dieci millenni fa si sono ritirati da queste zone.
Vigneti coltivati in regime biologico
56 ettari in totale, tutti coltivati in regime biologico, vendemmie ancora manuali, interventi limitati in cantina. E poi la scelta di non utilizzare sostanze minerali o organiche per chiarificazioni e illimpidimenti, che avvengono per flottazione con l’immissione di azoto, e attenzione al contenuto dei solfiti. Infine, l’uso del cemento per fermentazioni e maturazioni, materiale che naturalmente mantiene la temperatura costante (18-19°). Sono gli elementi che caratterizzano la produzione.
Tutto questo racconta del rispetto che Mirabella ha dimostrato per la terra e per l’ambiente. Oggi l’azienda è interamente autosufficiente dal punto di vista energetico.
Un buon momento, i primi quarant’anni, per andare a sperimentare proprio sui monovarietali pinot, finora confinati all’uvaggio degli spumanti Docg che hanno dato fama all’azienda. E altresì una buona occasione per assaggiare gli uni e gli altri con abbinamenti curati dall’Osteria Quinto Quarto di Roma.
Palazzina Mirabella Bianco
100% pinot bianco vendemmiato a fine agosto, che fermenta in vasche di cemento e svolge naturalmente la malolattica in coda alla fermentazione. Il 7% del mosto fermenta in barrique di terzo passaggio.
La produzione del debutto è stata di 3500 bottiglie. I produttori sperano che l’interesse crescente del pinot in purezza a livello internazionale venga eguagliato anche in Italia.
Si presenta con un paglierino chiaro, note di nespola e mela croccante, sensazione di gioventù e freschezza. L’abbinamento con la tartare di salmone gravlax fa uscire note vegetali di mentuccia e di buccia di cedro, insieme a una piacevole mineralità.
Con la permanenza nel calice, e temperatura piu mite, si affacciano al gusto note di arachidi tostate ed erbe aromatiche, su tutte. rosmarino, alloro e basilico.
Beva piacevole, prezzo anche: 12,50 €.
Maniero Mirabella Pinot Nero
Come il bianco, anche il pinot nero di Mirabella fermenta in cemento. E per una piccola parte (il 10%) in tonneau di rovere di terzo passaggio, con malolattica a seguire.
Nel calice protagonista è la parte fruttata, con le bacche di bosco che si annunciano prima di tutte, in particolare fragoline e lampone. Lasciandolo riposare qualche minuto si affacciano sfumature delicate di pepe e cannella, e una lieve ricordo di eucalipto.
Il palato complessivamente risulta meno intenso, e almeno per questo assaggio resta un po’ indietro rispetto alla componente olfattiva.
Maniero comunque mantiene quanto promette. È incardinato su una immediatezza e piacevolezza di beva. Punta a un pubblico amante delle espressioni più giovani e disimpegnate del vitigno.
Il prezzo proposto dall’azienda è di 12,5 €.
Demetra Franciacorta Extra Brut Docg
Questa è l‘espressione piu consueta delle bollicine Mirabella (non a caso Demetra è la dea ritratta nel logo). Un Franciacorta Docg millesimato 2013, uvaggio di chardonnay, pinot nero e bianco (70/20/10%).
Solo grappoli selezionati da vigneti di almeno 18 anni e poco produttivi. Fermentano in piccola parte in barrique di 2-3 passaggio e sostano sui lieviti almeno 60 mesi.
Questa in particolare ne ha fatti 72 ma non si direbbe per la freschezza che ancora dimostra sia al naso che al palato.
Si presenta subito con note di lime, crosta di pane e crema pasticcera. Con qualche minuto di sosta nel calice arrivano le note dolci del cardamomo, di torta di mele e una lieve nota fumé sul finale.
Resto in dubbio se l’abbinamento molto aromatico con i paté di fegatini al cacao e cipolla caramellata sia stato un po’ troppo intenso. Ma non riesce a spegnere l’appeal di questa bollicina, fine, cremosa e avvolgente.
L’annata 2013 costa intorno ai 24 €.
D0M Franciacorta 2012 Riserva Docg per il Natale
Si scrive D0m, si legge Dosaggio Zero Mirabella, nato dalle uve di un vigneto di 40 anni, 9 ettari vitati in Paderno Franciacorta.
Blend direttamente in vigna di 60% Chardonnay, 25% Pinot Nero e 15% di Pinot Bianco. Le uve sostano ben 85 mesi sui lieviti per una produzione di appena 5000 bottiglie.
Naso elegante e intenso di frutta secca, pompelmo rosa, panettone e pasta frolla, con ricordi di uva passa e scorza d’arancia.
Una bottiglia che richiama i profumi del torrone, del Natale come poche altre. E che pure spiazza con una freschezza viva e veemente al palato, raggiunto, sul finale, dalle note di crosta di pane e fruttate acidule del cassis.
Uno spumante fine, di grande personalità, prodotto solo nelle annate migliori e che vanta anche un contenuto di solfiti inferiore a 40mg/litro.
La bottiglia è disegnata dall’azienda. Per quanto caratteristica a mio parere non rende giustizia all’eleganza del prodotto che si acquista intorno ai 40 € (meritati).
Mirabella Franciacorta. Via Cantarane, 2. Rodengo Saiano (Brescia). Tel +39030611197