Food Design. C’è differenza tra il tacco 12 di Parodi e il risotto del Ratanà
Bellezza e bontà viaggiano di pari passo. Vorrei credere a Benedetta Parodi mettendo insieme una carbonara e le misure perfette per la prova costume. Lo ha detto, per davvero al Fuorisalone di Milano indossando abito da sera e tacco 12 da Iceberg in via Montenapoleone. Sarebbe come mettere insieme cibo e moda, food e style. La moda del cibo si è impossessata del mobile, degli arredi, dei complementi, della tavola.
E le due sorelle Parodi, Benedetta a cucinare e Cristina a presentare Benedetta ci hanno detto che siamo tornati agli anni ’80. Cibo griffato. La cucina elegantissima è l’esempio da seguire per la conduttrice del cibo che prepara in 1 minuto le ricette per il popolo televisivo.
“In cucina come nella vita bisogna sempre giocare con l’estetica e il gusto. In Italia, come dimostra il Salone del mobile, possiamo vantare tante eccellenze dalla ceramica ai tessuti legati al mondo della tavola”. Parodi, Benedetta, dixit.
In questo dici uno, Parodi, prendi due, Benedetta e Cristina, la formula magica è mettere insieme tutte le eccellenze dei comparti produttivi italiani, dalla tovaglia al piatto. Il trionfo della mise en place sul contenuto del piatto, ad occhio e croce.
Benedetta ha preparato una zuppa di gamberi e un secondo piatto di tonno e le cronache riferiscono che tanto pubblico ha seguito le sue ricette spiegate dalla sorella Cristina sia dentro il negozio che fuori dalla vetrina. Proprio come in televisione.
Forse è più appropriato l’abbinamento cucina (intendendo mobili e blocco cottura) e chef. Si è visto allo showroom Valcucine in corso Garibaldi. L’azienda del visionario Gabriele Centazzo, pioniere dell’ergonomia e del rispetto ecologico nella produzione di cucine (la sua azienda piantava alberi per equilibrare il consumo ambientale quando a Kyoto discutevano se esisteva l’effetto serra) ha ospitato Cesare Battisti del Ratanà per approfondire il legame tra Food e Design. Entrambi “cucinati” per dare uno sguardo al futuro prossimo venturo.
[Link: Repubblica Milano, Corriere della Sera Milano. Immagini: Corriere della Sera, twitter]