Giappone. Carne di Kobe, mercato a Kyoto, street food a Tokyo
Il Giappone è uno dei Paesi dove si mangia meglio al mondo. E soprattutto si trova cibo in ogni ora e in ogni angolo dell’Isola a prezzi contenuti.
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La mia esperienza lo può confermare: sapori autentici, pieni ed emozionanti si possono trovare ovunque, dal chioschetto in strada al ristorante rinomato.
L’attenzione agli ingredienti, alla loro freschezza e ala stagionalità è una delle cose che rende la cucina giapponese sempre (o quasi) all’altezza delle aspettative dei turisti curiosi e affamati.
Dimenticate i sapori addomesticati cui ci hanno abituato molti ristoranti giapponesi in Italia e siate pronti a restare piacevolmente sorpresi nello scoprire il vero gusto nipponico.
1. Tokyo
Nel mio viaggio, per la prima tappa gastronomica, sono andato sul sicuro: vicino al kaminarimon di Asukusa, il quartiere ‘antico’ di Tokyo, c’è un piccolo ristorantino gestito da chiassose signore che preparano e servono yakisoba. Sul menu ci sono soltanto i famosi Spaghetti di grano saraceno (io ve li consiglio caldi) e qualcosa per accompagnarli, come gamberi in tempura o carne. Essenziale ma squisito.
Per cena ho scelto di concedermi una onokomiyaki, una sorta di omelette che ci si cucina da soli alla piastra. Di solito l’impasto comprende farina di grano, uova, verza a cui si può aggiungere bacon o pesce o quello che si preferisce. Io l’ho mangiata in un locale per niente pretenzioso vicino al famoso incrocio di Shibuya, ma potete trovare ovunque posti dedicati a questa tipica pietanza.
Un’altra immancabile tappa culinaria è il mercato del pesce di Tsukigi a Tokyo. I più volenterosi si alzano prestissimo per vedere l’asta del tonno, ma anche soltanto fare un giro per il mercato e vedere la quantità e qualità del pesce in vendita vi farà capire che in Giappone mangiare ingredienti freschi è una cosa seria. All’interno e intorno al mercato ci sono bancarelle e ristoranti dove assaggiare sushi, sashimi, frutti di mare. Quello che volete. Fatevi invogliare dall’aspetto del pesce e non vi deluderà.
Se proprio non sapete dove recarvi, proprio accanto al mercato c’è il sushi bar Sushinzamai che offre un buon rapporto qualità- prezzo.
2. Kyoto
Se a Tokyo si mangia prevalentemente pesce (anche se si trova di tutto, dalla carbonara al pesto) a Kyoto si mangia la carne, più precisamente il wagyu. In molti locali la servono cruda, marinata e la si cuoce da soli in una piccola griglia (yakiniku, e di questi ristoranti ne abbiamo anche a Milano e a Roma) e probabilmente è uno dei modi migliori per assaporarla.
A Kyoto ho assaggiato le locuste caramellate usate come snack da accompagnare a una birra… Non mi esprimo sulle locuste, ma se siete curiosi e alla ricerca di sapori ‘particolari’ non c’è che da scegliere tra gli scaffali di snack in vendita, dai pesciolini disidratati alla carne di foca in scatola.
E non mancate di visitare il mercato di Kyoto, autentico gioiello per particolarità gastronomiche e street Food, dolce e salato.
3. Kobe
A Kobe vale la pena di fare una tappa per due motivi: la famosa carne di Kobe appunto e la piccola China Town.
Davanti al ristorante Steak Land c’è sempre la fila. Qui potete scegliere il taglio di carne che preferite e ve la preparano davanti a voi, alla piastra. Un’esperienza da provare anche se più costosa dei pasti che vi ho consigliato finora.
Tra gli imperativi gastronomici di un viaggio in Giappone c’è assaggiare una scodella di ramen, scegliere qualche strano cibo di strada, cercare di apprezzare i loro dolci, fare un giro in un supermercato comprando un bento ma evitando la frutta (che costa uno sproposito) e forzarsi di fare almeno una colazione giapponese.
E se poi vi manca una deliziosa pasta c’è sempre Sensi di Heinz Beck a Tokyo.
[Daniele Amato]