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Pizzerie
26 Novembre 2017 Aggiornato il 27 Novembre 2017 alle ore 23:55

Gino Sorbillo apre la nuova pizzeria con pizze dei Tribunali e regionali a New York

E due. Sono le pizzerie di Gino Sorbillo a New York. Il pizzaiolo napoletano più mediatico e più conosciuto ha varcato di nuovo l'oceano per aprire
Gino Sorbillo apre la nuova pizzeria con pizze dei Tribunali e regionali a New York

E due. Sono le pizzerie di Gino Sorbillo a New York. Il pizzaiolo napoletano più mediatico e più conosciuto ha varcato di nuovo l’oceano per aprire insieme al fratello Toto (campione mondiale di specialità, mica pizza e fichi) la nuova pizzeria a Bowery (Street), da un lato Chinatown e Little Italy e dall’altro il Lower Est Side. In pratica i Tribunali ‘mmiézzo a Manhattan.

 

I più critici ironizzavano sulla possibilità che Gino Sorbillo aprisse non una, ma addirittura due nuove pizzerie in così poco lasso di tempo. Il DNA napoletano lo fa scivolare ogni tanto sulle date, ma è entusiasmo che non tiene conto di autorizzazioni comunali, attacchi di forniture, logistica e via discorrendo.

Invece, dopo l’apertura di una Zia Esterina a Little Italy in primavera inoltrata, domani è il grande giorno della napoletana in forno a legna con il taglio del nastro della nuova pizzeria.

Sono trascorsi due anni dalle prime indiscrezioni (si fa per dire considerato il rumore delle sue foto postate sui social) quando nel mezzo di Times Square Gino Sorbillo tirò fuori l’impasto per annunciare che avrebbe aperto nella Grande Mela. Rischiando di farsi arrestare.

E nel segno della liquidità dei tempi del web 2.0, i progetti originari sono stati modificati e aggiornati alle nuove aperture italiane, Pizza Gourmand in primis.

Via libera, quindi, al marchio di fabbrica quasi centenario: established 1935, ricorda il logo che per l’occasione monta i raggi rossi e verdi per sottolineare il Made in Italy. “Il sole non tramonta mai sulla pizza di Sorbillo”, ha avuto da commentare un’estimatrice della pizza tribunalizia.

Le similitudini non finiscono qui. Il logo a ferro di cavallo, omaggio a quel pizzico di fortuna che deve condire ogni umana cosa, riveste il bancone del bar come in altri locali che hanno derivato dalla Scaramantica, la sala con il ferro di cavallo nell’headquarter dei Tribunali.

Una gigantografia è il segno di visibilità di Gino Sorbillo pizzaiolo contemporaneo a New York che lo riconosce anche grazie ad articoli come quello di Eater che lo hanno celebrato.

Pizza Gourmand, l’ultima nata, è entrata di prepotenza nel menu della nuova Sorbillo 1935 NYC che conta 100 posti a sedere. Le pizze regionali, che sono l’ossatura della proposta milanese insieme al forno elettrico napoletano, sono arrivate qui. La pizza è sempre a ruota di carro, mentre il forno è a legna.

C’è poi la farina Bio del nostro sponsor Mulino Caputo . “Il progetto con l’Organic di Caputo, partito proprio un anno fa con la presentazione in anteprima l’8 dicembre in pizzeria, arriva Oltreoceano e io ne sono molto contento”, spiega Sorbillo.

I sacchi di farina sono in bella mostra in vetrina insieme ai pomodori de La Fiammante. In dispensa ci sono anche i vini del Consorzio Sannio Dop, la birra Nastro Azzurro di cui Sorbillo è testimonial, l’olio Olitalia per le fritture e i vini di Joe Bastianich.

Una vetrina del Made in Italy che diventa ancora più performante con la semplice idea di associare pizza e specialità tipiche regionali nel menu.

Eccolo.

I prezzi, diciamolo pure, sono newyorkesi a tutti gli effetti, ma è l’unico modo per assicurare ai clienti prodotti di qualità riconoscibili anche dai palati meno avvezzi alle bontà italiche.

Sorbillo a New York è anche cucina. Pasta, chiaramente, che accoglie le stesse guarniture delle pizze in un mix pasta – pizza che dovrebbe attrarre i clienti americani. Spaghetti, genovese, gnocchi, pasta patate e provola. E poi polpette come secondo.

Si chiude con un classico italiano più che napoletano, cioè il tiramisù.

Piacerà la nuova pizzeria Sorbillo agli Americani? Ancora qualche ora e sapremo se clienti e giornali renderanno un nuovo tributo al pizzaiolo partito con una Quattro Tavoli e arrivato a mettere il suo nome su parecchi locali.

In attesa della nuova apertura che Radio Spaccanapoli vuole proprio a Napoli. Si tornerebbe dunque sui lidi natali con qualche altra novità inusitata per la città patria della pizza.

Gino Sorbillo festeggerà la nuova apertura americana a Napoli venerdì 1 dicembre. Il tempo di atterrare e sarà a Palazzo Petrucci, la pizzeria dell’amico Edoardo Trotta a piazza San Domenico Maggiore, un tiro di schioppo dalla sede dei Tribunali. Una Pizza Elettrizzante è il titolo dell’evento organizzato da Scatti di Gusto cui partecipano, oltre a Sorbillo, i due Campioni del Mondo STG Davide Civitiello e Teresa Iorio, il Campione del Mondo Gluten Free Salvatore Lioniello, gli emergenti Carlo Sammarco, leader dei “canottisti”, e Diego Vitagliano, migliore giovane pizzaiolo dell’anno, con il pizzaiolo resident Angelo Romano.

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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