Panettone: Iginio contro Massari. Qual è il vero numero 1, prezzo a parte
Iginio Massari è famoso per essere il re incontrastato del panettone italiano nonostante il prezzo robusto dei suoi dolci natalizi.
Il 18 Ottobre 1971 Massari e sua moglie Marì aprivano a Brescia la prima pasticceria di una lunga serie (oggi le sue pasticcerie si trovano anche a Milano, Verona, Torino e, prossimamente, Firenze).
Per festeggiare la ricorrenza il re, insieme all’erede al trono (suo figlio Nicola Massari), ha realizzato un nuovo panettone in edizione limitata.
Il prezzo è ancora più robusto perché sopra il panettone da ricorrenza Iginio Massari ha piazzato una raffinata glassa di mandorle e albume. La ricetta prevede impasto tradizionale più caramello, cioccolato al caramello, cubetti di mandarino candito.
Vi vedo distratti, per caso state già sognando di farlo vostro?
Un momento, se fate così sento salire lo sdegno. Okay che il pasticciere bresciano ha concepito la ricetta per il suo 50esimo anniversario, ma come osa un nuovo panettone competere con quello che è stato il benchmark del mio e del vostro Natale negli ultimi 10 anni?
E affinché sia chiaro sto parlando del miglior panettone italiano: il tradizionale bresciano di Iginio Massari, fatto seguendo la ricetta classica del milanese alto, ma ricoperto di glassa.
Un po’ di biografia
Mettendo per un momento da parte il prezzo del panettone, vi ricordo che Iginio Massari è nato a Brescia nel 1942 da madre cuoca e padre direttore di mensa. Sedicenne se ne va in Svizzera dove fa le prime esperienze di pasticceria e cioccolateria.
Tornato in Italia, lavora come tecnico in alcune aziende alimentari e nel 1971 apre a Brescia la pasticceria Veneto.
Dal 1964 vince così tanti premi che a citarli tutti rischio di fare notte.
Il pasticciere con più ordini nello shop online dove comprare il panettone
Oggi è il più famoso pasticciere italiano con una lista di libri, programmi tivù, ordini nello shop online e botteghe di pasticceria che non finisce più (scoprite le sue 4 regole base per aprire una pasticceria se siete appassionati).
Nel 2020 è arrivato quarto nella elitaria classifica del migliore panettone artigianale di Scatti di Gusto. E per finire, ieri, è stato premiato con le Tre Torte d’Oro dal Gambero Rosso.
Nel misterioso linguaggio delle guide significa che Massari è a tal punto un fuoriclasse che il Gambero Rosso non potrà più giudicarlo. Non era mai successo prima con nessun pasticciere.
Dunque, con chi altri può competere il maestro dei maestri se non sé stesso?
Sapete allora cosa ho fatto? Mi sono comprata il nuovo panettone del 50esimo anniversario, (voi non provateci, è esaurito da tempo). Ma da fan scatenata del panettone tradizionale bresciano di Iginio Massari, nonostante il prezzo, ho acquistato pure quello.
Così, nel duello finale dell’italica pasticceria, posso stabilire chi è il vero numero uno. Insomma, chi dei due è il migliore tra maestro Massari e maestro Iginio.
(Per farlo ho chiesto la collaborazione di Massimo Bernardi che mi ha aiutata a scrivere ciò che state per leggere).
Il panettone del 50esimo di Massari contro il classico Iginio: partiamo dal prezzo
Il nuovo panettone del 50esimo anniversario del pasticciere 79enne –peso 1 Kg – costa 50 €. In pratica, 10 € per ogni decennio di apertura della pasticceria Veneto di Brescia.
Invece il panettone tradizionale bresciano di Iginio Massari per il Natale 2021 in versione da 1 Kg costa 40 €.
Panettone di Iginio Massari: dopo il prezzo la confezione
50esimo anniversario.
Latta tonda e bassa, sfondo bianco assoluto con tratteggiate collinette dorate tondeggianti pure quelle. La confezione rispecchia il prodotto, bianco e oro con il nome del pasticciere in un’elegante calligrafia dorata. Niente di meglio per le festeggiare le nozze (d’oro appunto) con il panettone.
Panettone tradizionale bresciano.
Scatola di cartone, chiusura gioiello, tavolozza di colori alla moda. Difficile ricondurre la confezione alla ferrea disciplina professionale del burbero Iginio. Con un certo sforzo posso associarlo ai suoi rari e imprevedibili momenti di humor.
Punteggio della sfida: 1 a 0
Dopo prezzo e confezione, l’aspetto del panettone di Iginio Massari
Il 50esimo anniversario.
Attenzione. Sono di fronte a una cupola mai vista prima in nessun panettone. Sbrilluccica e fa sbrilluccicare gli occhi di riflesso. Liscia, paffuta e abbronzata. E che abbronzatura!
La glassa è oltremodo sottile: una polvere intensa che spalmata sulla pelle del dolce di Natale aggiunge comfort, colore e perlescenza.
Qualche rara ruga o piccola incisione della pasta aumenta il fascino della ricetta. Immemore del prezzo procedo al taglio del nuovo panettone di Iginio Massari, consapevole che mi lascerà dita scintillanti come neanche un make-up artist al lavoro.
Il bresciano tradizionale.
Ecco la cupola perfettamente sferica che noi fissati conosciamo. Fuoriesce stentorea dal pirottino: raggiunge vette insormontabili. Tutto il contrario dell’anno scorso quando la modesta altezza del dolce natalizio ci aveva costretti a un episodio della serie “Aspettativa vs. Realtà”.
La glassa è bella ma cede troppo facilmente. Si spezza qui e lì, al taglio e al morso. Le mandorle sono profumate e non solo intere, ma quasi monumentali.
La glassa del panettone in limited edition sarà pure glamour con tutta quella polvere d’oro, ma vuoi mettere la rassicurante solidità di quella tradizionale bresciana.
La sfida si porta sul punteggio di 1 a 1.
Il profumo, la trama dell’impasto, il primo morso
Il panettone del cinquantennio.
Lievito, mandarino, burro, cioccolato bianco e caramello si percepiscono prima uno a uno poi tutti insieme, finendo per inondare di profumo la nostra stanza (35 metri quadri). A volte basta poco per dimenticare il prezzo del panettone di Iginio Massari.
La nuance color bronzo del caramello si confonde con il bianco del cioccolato, la trama è molto più chiara del solito.
I canditi si sciolgono come confettura tra gli alveoli misurati – e anche nel mio palato.
Il tradizionale.
Sembra esserci la firma (I-G-I-N-I-O) nella meticolosa trama dell’impasto. Il profumo di crema pasticciera è una promessa mantenuta. I canditi sono diffusi ma piccoli come lentiggini. Spiace, ma non basta nella sfida tra panettoni del millennio.
Punteggio definitivo: 2 a 1.
Numeri e opinioni sul panettone di Iginio Massari, prezzo compreso
Nonostante 2 impasti, 4 lievitazioni e 62 ore di lavorazione siano numeri comuni ai 2 panettoni, la pasta del tradizionale bresciano è più elastica. Supera dunque il panettone del 50esimo (sarà il cioccolato al caramello, sarà il peso dei 50 anni di carriera).
Ma non voglio essere fiscale. La “limited edition” 2021 di Massari è talmente liscia e pulita da riuscire nel miracolo di appagare gli ingordi senza attaccarsi al lavoro dell’igienista dentale.
Cosa volete di più da una ricetta?
Allora, nonostante il prezzo decisamente robusto, riconosciamo il merito a chi, come Iginio Massari, dopo 50 anni di gloriosa carriera ha ancora voglia di proporre un panettone diverso.
E se il burbero Iginio – indispettito – avrà qualcosa da ridire, il più contemporaneo Massari lo convincerà a ricredersi.
Almeno spero.