Il capocollo Santoro fa +800% di vendite online durante il lockdown
Nella nostra lista dei desideri di sempre c’è il capocollo da sogno delle sorelle Santoro, salumificio di Cisternino in Puglia.
Si legge capocollo, ma si scrive capocollo di Martina Franca, mantra di tutti gli appassionati di gastronomia e presidio Slow Food che fa rima con specialità da salvaguardare, artigianalità, piccoli numeri.
Ma la notizia in netta controtendenza con la nostra voglia di romanticismi alla Via col Vento (quando era politicamente corretto citare l’aurea di speranza) è il numero che ha sbancato l’e-commerce nel buio periodo del lockdown: +800%.
Il Capocollo di Martina Franca delle Santorine
La piattaforma messa su dalle “Santorine”, così si sono fatte conoscere le sorelle Angela e Micaela Santoro anche grazie ai servigi comunicativi dell’agenzia Brainpull (quella di un altro caso pugliese ad alto tasso di successo, Pescaria), è stata letteralmente invasa da richieste di spedizioni di salumi in tutta Italia.
“Non ce l’aspettavamo. Quando ho cominciato a vedere che mi arrivavano e-mail una dietro l’altra ho pensato fosse uno scherzo“, ha spiegato a Repubblica la Santorina Angela figlia del fondatore Giuseppe.
E invece era tutto vero e il salumificio non si è fatto trovare impreparato proprio grazie allo shop online messo su da tempo a dimostrazione che è meglio per le aziende non ritenerlo accessorio superfluo (e le storie di successo come quelle di Tannico o di Primo Taglio con un +400% sempre nel periodo di lockdown sono lì a ricordarlo).
Come hanno centrato l’obiettivo
Le Santorine non hanno solo processato gli ordini e accontentato le richieste mettendo in fila tutte le best practice del caso, dall’ottimizzazione del sito all’attivazione dei CAP che si potevano servire alla velocizzazione delle procedure di consegna senza contatti tra corriere e acquirente, ma hanno vergato a mano un biglietto di ringraziamento da accludere ad ogni pacco per il sostegno all’azienda in un momento difficile. Hanno fidelizzato il sentimento per il capocollo di Martina Franca che è volato negli ordini insieme alle altre squisitezze che producono come la Santorella, cioè la mortadella Made in Puglia.
Ma noi restiamo fedeli all’idea che da Cisternino debba arrivare il capocollo Duecento: 200 kg il peso dei maiali selezionati, cresciuti allo stato brado nel cuore della Valle d’Itria; 200 i giorni di attesa per la maturazione dei sapori dopo la lavorazione con le antiche tecniche.
Un capocollo da sogno, dicevamo, che è stato accompagnato dal prosciutto cotto con acqua di mare, würstel, filetti lardellato, salami, soppressate e finanche pre-affettati che sono il segno di modernità e di diffusione oltre la corte dei gastrofissati.