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Cibo
18 Marzo 2025 Aggiornato il 18 Marzo 2025 alle ore 13:43

Il migliore babà del 2025 è della pasticceria Mommy di Cicciano

Guglielmo Cavezza mantiene a Napoli il titolo del contest Mille&UnBabà 2025 che visto in gara 7 pasticcieri di diverse nazionalità
Il migliore babà del 2025 è della pasticceria Mommy di Cicciano

Si chiama Italo, il babà di Guglielmo Cavazza che ha vinto il contest Mille&UnBabà 2025 organizzato dal Mulino Caputo. E che troverete nella sua pasticceria Mommy a Cicciano, vicino Napoli.

L’impasto al basilico con farina Manitoba Oro e bagna al limoncello è stato valutato tecnicamente impeccabile dalla giuria tecnica.

il contest Mille&UnBabà 2025 del Mulino Caputo

Composta da Sal De Riso, Gennaro Esposito, Sabatino Sirica e Antimo Caputo.

il vincitore del contest Mille&UnBabà 2025 del Mulino Caputo

Ed ha spinto al primo posto del podio questo babà esotico e coraggioso negli inserti di rosmarino e basilico. Equilibrati dall’acidità dei frutti di bosco (mora, mirtillo e lampone) e dalla composta.

il premio in denaro e farina del contest Mille&UnBabà 2025 del Mulino Caputo

Carattere esotico che ha accomunato i babà nella gara 2025. Risultato dovuto al tema internazionale che ha visto 7 pasticcieri di diverse nazionalità arrivare a Napoli. Quindi, peruviana, argentina, giapponese, iraniana e, naturalmente, italiana. E alla fine il premio di 1.000 € e di 1.000 chilogrammi di farina è rimasto in terra napoletana che del dolce è culla.

Impresa non facile quella di proporre variazioni a un dolce che ha un equilibrio affermato da secoli e da affinamenti continui.

Molti gli ingredienti inediti proposti dai concorrenti, in omaggio alle rispettive culture gastronomiche di provenienza. Gin argentino, tè verde con sakè, acqua di rose, lucuma fresca, zafferano, hanno ampliato lo spettro aromatico del babà napoletano.

Gli altri babà del contest 2025

la partecipante argentina al contest Mille&UnBabà 2025 del Mulino Caputo

Divertente il Babbadona degli argentini Monica Thea Galante e Javier Garbiero con bagna al gin argentino e dulce de leche. In un formato mignon a effetto caramella.

la pasticcera giapponese al contest Mille&UnBabà 2025 del Mulino Caputo

Performante il babà Wa (armonia) della pasticcera giapponese Keiko Ochi. Che ha usato il tè verde matcha e il sakè di yuzu per il suo babà ad alta concentrazione di bagna.

E sull’effetto bagna ha puntato anche la coppia italo-peruviana Valentina Rosso e Beatriz Carmen Seminario. Il loro babà 2025 – babà sour chocoluma – è a base di cioccolato fondente, lucuma fresca e semi di anice.

Cioccolato a tutto spiano per Marco Ferrero con il suo Babbaciami con bagna all’alchermes e copertura al gusto bacio.

Nostalgia della Persia è il babà di Nazanin Majidi. La pasticcera ha combinato zafferano, cardamomo e acqua di rose per un dolce che ha mantenuto l’aspetto classico.

Totalmente cambiato, invece, da Giustina Brasiello. Nel suo Profumo di Babà 2025 ha utilizzato crema di ricotta vellutata, mandorle caramellate, fiori d’arancio e bagna al limoncello. Ma non ha rinunciato ad esporre e far assaggiare il babà classico e il savarin che propone agli ospiti dell’Hotel Vesuvio dove si è svolta la manifestazione.

Mille&UnBabà è un concorso che, già nel nome, evidenzia la nostra naturale propensione alla creatività e all’innovazione. Quest’anno, ci siamo spinti ancora un po’ oltre e, grazie all’internazionalizzazione della competizione, abbiamo assistito ad una ibridazione molto interessante. Con l’esordio di nuovi aromi e di abbinamenti inediti, pur sempre nel rispetto della tripla lievitazione del classico Babà. Ed è esattamente questo il risultato che intendiamo perseguire con i contest di pasticceria. Incoraggiare il confronto tra le professionalità nazionali ed internazionali, stimolando i partecipanti a raccontare i dolci iconici napoletani con un linguaggio innovativo.” Così Antimo Caputo a conclusione del contestm che l’anno scorso aveva visto all’opera solo donne pasticciere.

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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