Il migliore timballo di maccheroni lo fai con i paccheri in piedi
Cosa preparare per il pranzo di Pasqua? Da Napoli la risposta è timballo di maccheroni, anzi, paccheri in piedi. Questa impalpabile delizia si gusta quando, evidentemente, la mente ed il cuore sono sgombri dagli affanni. Ci guida nella preparazione passo passo di questa ricetta Alessandro Teo, chef del ristorante Da Umberto.
Ingredienti (per 6 persone)
Per la pasta frolla
500 g di farina 00
200 g di zucchero
200 g di burro
4 uova intere
Per il ripieno
500 g di Paccheri di Gragnano
500 g di ricotta di bufala
350 g di ragù
200 g provola
120 g. provolone del monaco grattuggiato
1 ciuffo di basilico
sale qb
pepe qb
Preparazione
Inizia a preparare la pasta frolla, formando la fontana di farina.
Aggiungi ed incorpora il burro che avrai tirato fuori dal frigo almeno una decina di minuti prima per renderlo più morbido.
Aggiungi lo zucchero, le uova intere e lavora l’impasto fino a renderlo liscio ed omogeneo.
Forma la palla, ricoprila con la pellicola e riponila a riposare per almeno una mezz’ora nel frigo, così rassoderà.
Nel frattempo stempera la ricotta che avrai riposto in un’ampia scodella con un paio di cucchiai di ragù caldo aggiungendo sale, pepe, basilico, provolone precedentemente grattugiato e la provola tagliata a dadini.
Versa il composto in una sac à poche e buttalo!
Nopeeeee!
Conservalo, scusatemi, l’idea di quello che dovrò mangiare in questi giorni mi fa sragionare.
Cuoci i paccheri sino a metà cottura, quindi scolali e lasciali raffreddare (il fatto che la tua cucina non abbia un abbattitore evidentemente continua a crearti incresciosi problemi, io provvederei!).
Con la pasta frolla oramai soda e ben lavorabile fodera una teglia rotonda che avrai precedentemente unto o rivestita di carta forno.
Fai uscire abbondante pasta frolla, in una quantità idonea a ricoprire il timballo.
Con la sac à poche farcisci singolarmente i paccheri del ripieno e sistemali in piedi all’interno della pasta frolla.
Irrora la pasta con abbondante ragù, quindi chiudi il timballo con un altro disco di pasta frolla.
Cuoci in forno a 170° per una mezz’ora che passerai sulla cyclette da spinning, se ancora nutri speranze di andare a mare nel corso dell’anno solare.
Una volta che il timballo sarà cotto a puntino, fallo riposare.
Servilo tiepido.
La mazzata finale?
Una bella, abbondante, goduriosa cucchiaiata di ragout caldo a completare il quadro.
Sentite, la ricetta Alessandro Teo ve l’ha data, ma io non la consiglio.
Io, personalmente, parlo da donna ferita: di fette di sta roba ne ho mangiate tre ed ora vi scrivo da una dannata spa.
E io… chiaramente… odio il pinzimonio!
[Immagini: Renato Bevilacqua]