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31 Maggio 2011 Aggiornato il 26 Luglio 2011 alle ore 15:34

L’appuntamento dell’anno è Identità Golose a Roma. A novembre, in via Milano

Via Milano a Roma, da Antonello Colonna all'Open Colonna. Paolo Marchi gioca sulla generosità di Roma che ha dedicato una via alla città meneghina e
L’appuntamento dell’anno è Identità Golose a Roma. A novembre, in via Milano

Via Milano a Roma, da Antonello Colonna all’Open Colonna. Paolo Marchi gioca sulla generosità di Roma che ha dedicato una via alla città meneghina e lancia la nuova gemmazione del suo congresso gastronomico italiano. Dopo Milano, Londra e San Marino Identità Golose farà tappa a Roma in un appuntamento novembrino che servirà a tenere i riflettori accessi sull’appuntamento tradizionale del 2012 che apre la stagione degli eventi.

Paolo Marchi, che ha lasciato il Giornale per dedicarsi a tempo pieno alla sua creatura (primo segnale, il rinnovamento del sito che vuole diventare la banca dati degli chef che hanno preso parte alle diverse edizioni del congresso) lo ha annunciato al termine di una delle cene che portano il marchio dell’evento ora non più solo milanese. Una presa d’atto della centralità di Roma come palcoscenico gastronomico di eccellenza italiano. La nuova data sposta anche sensibilmente l’asticella degli eventi imperdibili per i protagonisti del settore con il momento istituzionale di Identità e quello ludico della Festa a Vico. Due formule diverse in cui potrebbe insinuarsi lo show cooking di Le Grand Fooding. Considerato che Roma ospita anche le due corazzate del settore cartaceo, Gambero Rosso e Espresso, il quadro sembra ancora più ricco (ed è in attesa della pennellata finale di Eataly la cui apertura ormai sembra certo è fissata per il Natale di Roma, ossia il 21 aprile).

La serata è stato un assaggio per quanti non hanno ancora potuto apprezzare la formula Identità Golose a Milano con un mix tra cena e laboratorio (ma Paolo Marchi ci ha specificato che Identità Golose Roma sarà congresso vero e proprio). Cinque gli chef che hanno presentato i loro piatti spiegando metodo e ricetta.

Ma prima i saluti con un aperitivo in cui hanno furoreggiato i trancetti di pizza di Franco Pepe che si è superato con i rotolini (anche in assenza di canonico forno a legna) e i saluti con i tanti intervenuti.

Cinque chef, dicevamo con i loro piatti presentati, spiegati, assaggiati da tutti come una cena impone, ovvio.

In cucina tutti hanno aiutato i colleghi nella preparazione del piatto in un tourbillon inarrestabile che ha coinvolto la fresca mamma Valentina Centofanti.

In ordine di apparizione, l’insalata di arance di Leonforte con cipollotto di Giarratana, pesce azzurro e mandorle di Pietro D’Agostino de La Capinera di Taormina. Un sugherello che racconta bene il mare della Sicilia e permette di abbandonare senza rimpianti il tonno.

Valerio Centofanti ha presentato il Risotto Acquerello con orapi e pecorino dell’Alta Valle del Turano. Ancora una volta la famiglia che gestisce L’Angolo d’Abruzzo a Carsoli porta in primo piano il territorio con questi spinaci selvatici che crescono accanto agli stazzi delle pecore.

Enrico Pierri del Sanlorenzo di Roma ha tributato gli onori al pesce azzurro per eccellenza con una Parmigiana di melanzane e alici di Ponza con essenze di olive itrane. Magnifico equilibrio tra due ingredienti che in assoluto rappresentano la festa estiva della tavola.

Anche se in anticipo sul tempo migliore per la pesca, Michele Rotondo della Masseria Petrino di Palagianello ha presentato una Ricciola in acqua di pomodoro scapece di ortaggi secchi e erbe fresche che ha ricordato le potenzialità della cucina di mare della Puglia che ha solo bisogno di affinarsi per approfare con forza sulla scena nazionale.

Chiusura di grande intensità con il Cherry Cake di Nicola Fossaceca del Metrò di San Salvo che scattidigusto consiglia di tenere d’occhio con molta attenzione (il che equivale a consigliare una scampagnata alla tavola del giovane abruzzese).

Fuori programma tra una foto e un’altra con Franco Pepe che ha preparato nella stanza del forno elettrico un assaggio di panino con conciato romano e olive caiazzane. Grande spinta di gusto da due ingredienti che il territorio casertano sa offrire oltre alla iper conosciuta mozzarella di bufala. E qui un altro invito a conoscere la pizzeria di Pepe che sarà tra i partecipanti della festa della pizza che si terrà in continuità con quella di Vico di Gennaro Esposito.

E ora non resta che attendere Identità Golose a Roma. Buon tutto a Paolo Marchi e alla sua squadra!

(cliccando sull’icona si apre la galleria con le foto ingrandite. Sulla destra della prima foto appare la freccia per scorrere tutte le immagini)

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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