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2 Maggio 2020

Lazio, fase 2. Sì ad asporto dal 4 maggio: le 8 regole da rispettare

Nel Lazio l'asporto di cibi pronti parte da lunedì 4 maggio ed è stato adottato un regolamento in 8 punti per garantire sicurezza a tutti
Lazio, fase 2. Sì ad asporto dal 4 maggio: le 8 regole da rispettare

Sì all’asporto nel Lazio. La Regione ha confermato la previsione di concedere l’asporto di cibi pronti come previsto dal Dpcm del 26 aprile e ha adottato un vademecum in 8 punti che identifica le misure di sicurezza da rispettare da parte delle attività di ristorazione di bar, pub, ristoranti, rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio, paninoteche, yogurterie, piadinerie per la produzione, il confezionamento e la vendita di cibo e bevande da asporto a partire dal prossimo 4 maggio, quando queste attività saranno di nuovo possibili secondo quando stabilito dal Dpcm del 26 aprile.

La Regione specifica inoltre che per il servizio di asporto, come anche per il delivery, non è prevista alcuna limitazione oraria.

Una decisione diversa, ad esempio, dalla Regione Campania in cui è stata adottata l’ordinanza che vieta l’asporto fino al 10 maggio.

Le 8 regole per l’asporto nel Lazio

  1. È consentita ai sensi del Dpcm 26 aprile 2020 la vendita di cibo e bevande da asporto
    da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e delle attività artigianali quali, a titolo esemplificativo, bar, pub, ristoranti, rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio, paninoteche, yogurterie, piadinerie, con esclusione degli esercizi e delle attività localizzati in aree o spazi pubblici in cui è vietato o interdetto l’accesso, nel rispetto della normativa vigente in tema di sicurezza sanitaria, con particolare riferimento alle misure di sanificazione dei locali, dispositivi di protezione individuale per i lavoratori e distanziamento interpersonale previste dal Dpcm 26 aprile 2020 e relativi allegati;
  2. Si raccomanda ai clienti l’ordinazione on-line o telefonica, in modo da garantire che il
    ritiro dei prodotti ordinati avvenga per appuntamenti dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all’esterno, dove in ogni caso i clienti dovranno rispettare il
    distanziamento interpersonale di almeno un metro;
  3. All’interno dei locali i clienti sono obbligati a indossare guanti e dispositivi di protezione delle vie respiratorie;
  4. I clienti entrano uno alla volta e devono permanere all’interno dei locali per il tempo
    strettamente necessario al pagamento e ritiro della merce. Non è consentito per i clienti l’utilizzo dei bagni;
  5. Fermo restando quanto già disposto dalla normativa in materia di igiene e sicurezza
    degli alimenti e delle bevande (Reg. (CE) 852/2004), gestore e addetti devono indossare mascherina e guanti per tutto il tempo di permanenza nei locali e mantenere, ove possibile, un distanziamento interpersonale di almeno un metro. Devono, altresì, adottare tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani, per le quali è raccomandato un lavaggio frequente con acqua e sapone o altri prodotti igienizzanti;
  6. È vietata ogni forma di consumo sul posto. I prodotti devono essere consegnati chiusi in confezioni da asporto;
  7. Dovrà essere data ampia disponibilità e accessibilità a sistemi e prodotti per
    l’igienizzazione delle mani
    (preferibilmente a induzione automatica). In particolare, detti sistemi devono essere disponibili sia per il personale, sia per i clienti, all’ingresso del locale;
  8. Deve essere data informazione sulle misure di sicurezza dei lavoratori come da
    normativa vigente; deve, altresì, essere fornita completa informazione sulle norme di
    comportamento dei clienti e sulle modalità di ordinazione e ritiro della merce, mediante
    esposizione di cartellonistica all’ingresso ed eventualmente anche sui siti internet e pagine social aziendali. Si raccomanda ai gestori di esporre in vetrina un cartello che indichi che l’attività di ristorazione è sospesa ad eccezione della ristorazione con consegna a domicilio e con asporto.

“Questo vademecum vuole essere un altro contributo per cercare di rendere la vita di tutti un po’ più semplice in questi tempi difficili e arriva, seguendo l’esempio di quello dei giorni scorsi sull’attività delle librerie, al termine di un percorso di condivisione con le associazioni di categoria e sindacali, alle quali vanno i miei più sinceri ringraziamenti per la collaborazione. È un testo che, in modo semplice e chiaro, consentirà lo svolgersi della vendita da asporto di cibi e bevande, possibile di nuovo a partire da lunedì prossimo, nella massima sicurezza possibile per tutti: esercenti, lavoratori e clientela. Si tratta di un servizio importante per i cittadini, per il quale infatti, non a caso, l’ordinanza n.Z00037 pubblicata ieri prevede l’esenzione dall’obbligo di chiusura alle 21.30.”, ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-up e Innovazione, Paolo Orneli 

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