Le pizze di Gino Sorbillo e Mario Cipriano sbancano a Firenze
Esce il numero del sold out e della soddisfazione sulla ruota di Firenze con le pizze di Gino Sorbillo e Mario Cipriano. Al Fuori di Taste, Scatti di Gusto propone Spicchi d’Italia alla pizzeria Il Vecchio e il Mare. Indirizzo del duo Mario Cipriano – Pasquale Naccari in grande spolvero per gli appassionati di pizza. Un quattro mani con il tema regionale per condividere le origini dei protagonisti e il tema nazionale del Taste fiorentino ideato da Davide Paolini. A guidare la scelta anche la formula Pizza Gourmand di Sorbillo che a Napoli ha aperto sul lungomare l’insegna accanto a Lievito Madre. In pratica Gino Sorbillo è l’unico pizzaiolo che riesce a farsi concorrenza da solo. Due pizzerie con due format contigui eppur diversi, anche rispetto alla sede storica dei Tribunali, che hanno successo.
Una serata puntata sugli ingredienti e sulle tipicità territoriali con il supporto dei latticini di Latteria Sorrentina e dei prodotti ittici di Armatore Cetara.
E dall’assaggio in purezza siamo partiti con la via Lattea segnata dall’infilata della Fuscella di Napoli, della stracciata vaccina e del Fiordilatte e della Provola di Napoli. Con l’abbinamento delle alici di Cetara, genius loci della Costiera Amalfitana, e delle bollicine del metodo classico del Castello di Trebbio.
Una premessa per salutare il pubblico che ha riempito le sale della pizzeria e che sarebbe stato ancora più numeroso avendo a disposizione il dehors nella corte del palazzo.
Il duo Cipriano-Sorbillo ha lavorato di gran lena al banco infilando 4 pizze di sostanza misurate nel gusto pur nella ricchezza dei contenuti.
Le pizze di Sorbillo e Cipriano a Spicchi d’Italia
La pizza Friuli è l’omaggio di Mario Cipriano alla sua adolescenza con il Fiordilatte di Napoli a fare da base per il prosciutto cotto al vapore a bassa temperatura, il formaggio Montasio Dop e il dragoncello aggiunti tutti in uscita dal forno.
Gino Sorbillo ha risposto con la sua pizza Campania forte del matrimonio del Fiordilatte di Napoli con i pomodorini gialli del Piennolo, il tonno rosso Armatore e i ciuffi di fuscella di Napoli.
Ed è sempre il pizzaiolo napoletano a salutare il padrone di casa con la pizza Toscana. Provola affumicata di Napoli, lardo di Colonnata, granella di noce aretina e riduzione di vino Chianti. Probabilmente la più apprezzata anche se alcuni gherigli non hanno espresso il meglio abbassando la performance di qualche spicchio.
Ma ci ha pensato la pizza Calabria, omaggio alle origini di Pasquale Naccari, ha riportare verve con Fiordilatte di Napoli, pomodoro San Marzano cotto sei ore, caciocavallo silano e ‘nduja di Spilinga. Il sapore piccante dell’insaccato calabrese ha contraddistinto la pizza nel gioco con la dolcezza del fiordilatte. E c’è chi, come lo chef due stelle Michelin Ciccio Sultano, ha chiesto il rinforzo per un effetto infuocato.
Buono il dolce di chiusura e l’abbinamento dei vini, uno per ciascun territorio nel rispetto dei vitigni delle diverse zone.
Difetto, e non ce lo saremmo aspettato da un mattatore del web come Pasquale Naccari, l’impianto audio che ha fatto le bizze. Ma a parlare ci hanno pensato senza incertezze le pizze di Gino Sorbillo e Mario Cipriano.
[Immagini: Giulia e Allegra Ergonauth, Emanuela D’Ambrosio]