L’osteria ottima per prezzi e piatti è a NoLo che sempre Milano è

Non potete non conoscere Silvano Vini e Cibi al Banco, la nuova osteria di Cesare Battisti (Ratanà) in piazza Morbegno a Milano. Ha aperto a settembre 2023, e abbiamo avuto modo di frequentarla in diverse occasioni. Compresa la presentazione del menu estivo del pranzo dei weekend. Che ha un suo nome proprio: Silvano Marittima.

Siamo a NoLo, North of Loreto, una delle nuove zone della movida milanese, ricca di locali, anche di recente apertura. Da esplorare.

La recensione dei piatti di Silvano Vini e Cibi a Milano

Alcuni piatti sono già diventati iconici. Su tutti, il fritto cacio e pepe dal menu estivo, o l’insalata russa arrosto, preparata con le verdure cotte al forno. Un modo per sopperire alla mancanza di fuochi (Silvano era una panetteria) dai risultati notevolissimi.

Partiamo benissimo con questo Muscadet Sévre et Maine Domaine de la Pépière, del 2022, invecchiato sui lieviti (accurata la carta dei vini – posso aggiungere che viene fatto con uve Melon de Bourgogne). Piacevolmente sapido, buon accompagnamento a tutto.

Ad esempio, a questo assaggio di Peperonata, arricchita con qualche arachide e coriandolo. Peperonata che io e l’amica Francesca Romana ci siamo divisi equamente, nonostante la peperonata sia uno dei miei punti deboli – e lei usualmente mi conceda le parti più sostanziose delle nostre condivisioni.

Comunque, molto buona.

Poi abbiamo preso entrambi il Gazpacho. Semplicissimo, niente verdurine da pucciare, giusto il pane, volendo. Peraltro, pane fatto in casa. Un piatto estivo, gustoso, appena consistente, come dovrebbe essere (sì ho assaggiato anche dei gazpacho troppo brodosi…).

Abbiamo quindi condiviso una porzione di Barbajuan (barba in ligure è ‘zio’, juan sta per Gianni), che sono dei grossi ravioli fritti. Di origine fra la Liguria di Ponente e la Francia, sono preparati di solito con zucca e formaggio.

La versione di Silvano Milano era piena ripiena di erbette. La sfoglia del raviolo sottilissima, il ripieno ti riempiva la bocca. Wow. Erano 5, io ne ho mangiati 3.

Buona anche la Tartare di fassona, arricchita da un velo di tartufo nero.

Forse sono rimasto appena deluso dall’Insalata di seppia e salsa verde. Buona, per carità – ma non buonissima come mi sarei aspettato.

Dolce. Potevo non prendere la Torta di mele? Ottima la crema chantilly in accompagnamento, le mele però mi sono sembrate appena indietro di cottura.

Settembre 2023: Cesare, Vladimiro, Carola aprono Silvano

L’osteria Silvano a NoLo MIiano è la creatura più recente di Cesare Battisti e del suo Ratanà, uno dei ristoranti-simbolo della cucina milanese contemporanea. È giusto di paio di anni fa l’apertura del Pastificio Ratanà, in zona Isola. Ma troviamo Battisti dietro le quinte anche del Remulàss, in Porta Venezia, bistrot “con radici”, e di Marcel Boum, street food africano in zona Tortona [attualmente chiuso].

Dal Ratanà viene anche Vladimiro Poma, per anni al fianco di Cesare e ora alla guida del locale. Prima di approdare al locale di cui è anche socio, Poma, cresciuto tra Imperia e Milano, ha lavorato al Ratanà e all’Erba Brusca. Dopo un’esperienza in Perù (Astrid y Gastòn a Lima) torna al fianco di Cesare Battisti al Ratanà. Dal soggiorno peruviano ha portato con sé quello che è il suo piatto preferito, il ceviche di palamita (la domanda sorge spontanea: arriverà in carta qui a Milano, all’osteria Silvano?)

A fianco di Vladimiro c’è Carola Carboni – e un manipolo di efficienti collaboratori.

E Silvano? Siamo a Milano, e a ogni milanese non può non venire in mente la canzone di Enzo Jannacci – Silvano non valevole ciccioli… Un pezzo assurdo irriverente e soprattutto divertente, come può essere la serata da Silvano a Milano.

Menu e prezzi di Silvano a NoLo Milano [agosto 2024]

In calce al menu, una nota. “Ringraziamo i nostri fornitori, dal grande cuore e che amano il proprio lavoro nel rispetto della natura. Chiedeteci chi sono e andate a trovarli.”

Un dettaglio significativo, che potremmo annoverare alla voce “sostenibilità sentimentale.” Attenzione ai produttori e ai prodotti, da Silvano qui a NoLo Milano, che si traduce in attenzione ai clienti dell’osteria.

In cucina, niente fornelli: tutto viene preparato al forno – anche l’insalata russa…

• Salsa verde / uovo sodo (5 €)
• Uovo / tonnata / capperi (5 €)
• Uovo / kimchi / bottarga (6 €)
• Giardiniera / alloro (6 €)
• Croissant feat. Fola / coppa piacentina / rafano (6 €)
• Crudo / fichi (8 €)
• Pane e pomodoro (8 €)
• Insalata russa arrosto (8 €)
• Pane e pomodoro (6 €)
• Papas bravas / uovo rotto (8 €)
• Pane e ragù di salsiccia (6 €)
• “Pasta” col tonno (6 €)
• Patè di fegatini / mostarda (9 €)
• Barbajuan (10 €)
• Gazpacho (10 €)
• Come un toast / Bruschi (12 €)
• Guacamole toast (10 €)
• Peperonata (10 €)
• Vitello tonnato (16 €)
• Tartare di fassona / salsa Caesar / tartufo nero (18 €)
• Ricotta di pecora mustia / chutney di pomodoro (10 €)
• Insalata di seppia e salsa verde (16 €)
• Millefoglie feat. Fola/ crema chantilly e fragole (7 €)
• Torta di mele (6 €)
• Ricotta al forno / marmellata di cedro (5 €)
• Frutta in spirito (3 €)
• Pane extra (2 €)

La carta dei vini al calice

Si accennava poco sopra ai fornitori dell’osteria Silvano a Milano, con l’invito ad andare a trovarli. Nella carta dei vini, si nota la mano (il bicchiere…?) di Dan Lerner(LernerVini). Le scelte comunque sono di Federica Battisti e Caterina Poma (i cognomi identici non sono una coincidenza).

“La stessa autenticità del menu viene impiegata nella scelta dei vini presenti in cantina. Si prediligono produttori che lavorano in naturale e che abbracciano il rispetto per l’ambiente che li circonda. È una selezione dinamica dove le referenze presenti sono in continuo movimento e mutamento, seguendo il passo della nostra curiosità e di quella del cliente.”

Anche la carta dei vini al calice cambia periodicamente.

• Ortrugo frizzante Ciano 2020, Lusenti, Ziano Piacentino (Ortrugo) (7 €)
• Metodo classico cava nature Azimut, Suriol, Grabauc, Catalunya, Spagna (Xerello, Macabeu, Prellada) (8 €)
• Sassaia Garganega Veneto 2022, La Biancara, Gambellara (Garganega) (8 €)
• Vino Macerato Il Pingro, Il Pingro, marina di grosseto (Procanico, Ansonica) (7 €)
• Muscadet de Sévre et Maine 2022, Domaine de la Pépière, Maisdon-sur-Sevre, Francia (Melon de Bourgogne) (7 €)
• Veneto rosato Montenigo 222, Cantina Montenigo, Montorio (Mlinara) (6 €)
• Veneto rosso Campo da calcio, Masiero, Vicenza (Merlot) (7 €)

Oltre ai vini al calice, c’è un’ampia selezione di bottiglie, che seguono la stessa filosofia.

Silvano: com’è un’osteria da vecchia Milano a NoLo

Com’è il design dell’osteria Silvano Vini e Cibi a Milano? A parte l’apparente dissonanza dei termini design/osteria, è come una vecchia trattoria “nuova”. L’estetica vede lampade anni ’70, vetrine in ferro battuto, un bancone lungo 14 metri con una sfilata di sgabelli, che fa tanto condivisione. Un effetto.”casa” a cui contribuiscono i piatti, in ceramica, come quelli che tutti avevamo a casa nostra o della nonna.

Nel laboratorio, un grande forno da panificazione, eredità della panetteria che occupava i locali. Il pane prodotto per il locale sarà in futuro anche in vendita. Silvano oltre che osteria sarà anche un mini-panificio di quartiere.

Ecco – ho utilizzato tutte le parole “giuste”, condivisione, nonna, lasagna e parmigiana, ovvero un menu casalingo. Anche la direzione, ne consegue, è quella giusta.