Massimo Bottura dalla pasta di Roscioli alla pasta autarchica
Passaggio ieri sera da Roscioli per Massimo Bottura impegnato con un piatto di pasta alla salumeria-ristorante di via dei Giubbonari. Cena in tema con la presentazione di oggi della pasta autarchica, la pasta 100% italiana dal campo allo scaffale, di cui è stato testimonial.
Coldiretti, Coop e Legacoop Agroalimentare cercano di battere la crisi con un compromesso storico che veda dalla stessa parte coltivatori, produttori e rivenditori producendo una pasta che abbia un significativo impatto positivo ambientale, economico e nutrizionale.
Il pastificio Cerere che a dispetto della proprietà (è del Consorzio Agrario Lombardo Veneto) si trova in provincia di Enna utilizzerà grano a km.0 che pagherà agli agricoltori a un prezzo premiante per il produttore sulla base dell’accordo di co-imprenditorialità.
La distribuzione è affidata a Coop che cercherà di mettere in evidenza come l’origine certa sicura del grano possa essere indicatore di qualità del prodotto.
L’origine del grano e’ un vantaggio anche per i consumatori per la maggiore qualita’ complessiva e il minore contenuto di aflatossine, classificate potenzialmente cancerogene, che aumentano con i lunghi trasporti nel grano importato e la conservazione in ambienti umidi, ha confermato il nutrizionista Giorgio Calabrese.
Massimo Bottura è stato chiamato a cucinare la nuova pasta che sarà disponibile in 5 formati. La vedremo anche al di fuori della GDO cooperativa, da Roscioli piuttosto che da Eataly Roma per festeggiare l’apertura?