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Cibo
29 Agosto 2015 Aggiornato il 31 Marzo 2019 alle ore 12:42

Milano. Guida completa ai prezzi del cibo alla Festa dell’Unità che non è più quella di una volta

D’istinto, mi verrebbe un bel post nostalgico. Mais où sont les fêtes d’antan? potrei dire, parafrasando François Villon: dove sono le belle Feste
Milano. Guida completa ai prezzi del cibo alla Festa dell’Unità che non è più quella di una volta

spritz

D’istinto, mi verrebbe un bel post nostalgico. Mais où sont les fêtes d’antan? potrei dire, parafrasando François Villon: dove sono le belle Feste dell’Unità di una volta, con le salamelle, il ristorante Valtellina, i volontari con le coccarde e così via?

Festa Nazionale dell’Unità, a Milano, per la prima volta (con qualche polemica) ai Giardini Montanelli (i Giardini Pubblici dei miei tempi, così ri-chiamati perché Montanelli passava di lì). Un grande tendone-ristorante all’ingresso, dietro al Museo di Storia Naturale: Il Sapore dell’Unità.

paninoteca Bella Ciao

A seguire, la paninoteca Bella Ciao. Il bar Chiringuito. In fondo, il palco centrale, dibattito – naturalmente – in corso.

Sulla destra, sotto gli alberi, un viale di cose da mangiare: baracchini, apecar, food truck, chioschi vari, frittelle e birrerie, churros e gnocco fritto, panelle e pizze, burger e risottini.

Basta non frequentare un posto, o una Festa, per qualche anno, e non lo trovi (quasi) più.

volontari cibo Festa Unità

Où sont les restaurants d’antan? Non ci sono, semplicemente. Resta solo Il Sapore, con l’enorme cucina, i volontari, le (stesse) tavolate di legno e le (stesse) panche scomode, e un menù che va dalla pasta al pomodoro (4 €) al maxi tagliere di formaggi e salumi da 16,50 €, attraverso linguine allo scoglio, insalata di nervetti, casoncelli e strongozzi, costate cotolette e costine, paella e stinco, fritti vari (diciamo che con 20/30 € ci si fa un pranzo completo).

Per il resto, una serie di proposte in direzione street food, anche originali, ma soprattutto dall’aria economica (con un prezzo medio di 5 €).

mortadella bologna chioscopanino mortadella

C’è Mortadella Bologna, a 2,50-3-5 €: ottima la mortadella, ovvio, un po’ gommosa la michetta.

chiosco cordelia

C’è la Pasta Cordelia con piatti (ravioli, strozzapreti, chitarra) a 5 €.

pop dog chiosco associazione verace pizza

C’è l’apecar di Pop Dog (hot dog, non canini). C’è anche l’Associazione Verace Pizza Napoletana.

la puccia salentina

C’è Salentuccia: la puccia salentina a 6 €, ma soprattutto una colonna sonora ininterrotta e preponderante e dopo un po’ appena fastidiosa.

zafferano in strada risotto

C’è Zafferano in Strada: risotti con lo zafferano, più luganega o gorgonzola o polvere di liquirizia, a 5/6 € (lo so, il risotto di strada è un rischio, vedi cottura eccetera: ma questo non era proprio niente male).

rock burger hamburger camion

C’è Rock Burger, con tre proposte (carne e veg) da 7,50 a 10 €. C’è l’Antica Focacceria San Francesco: pani ca mievusa a 2 pizzini (€, direi), arancina a 1 pizzino, focaccia con panelli e cazzilli a 1 €.

senso libero

C’è il birrificio Senso Logico di Cesate.

C’è Johnny Pizza a Portafoglio: essendo io impedito, ed essendo la pizza bollentissima, ho avuto un po’ di difficoltà, ma ce l’ho fatta (tanto, la lavatrice…).

chiosco piadina romagnola festa unità

C’è la Piadina Romagnola (6,50/7 €). Eccetera eccetera.

coppette Carapina

E poi c’è Carapina. Simone Bonini in trasferta: si è preso un laboratorio, si fa il suo gelato, se lo vende nel suo chiosco, con aria soddisfatta. Quando mi presento non manca di sottolineare la sua insofferenza per la moda delle classifiche, la sua estraneità da vecchio (l’ha detto lui) guru (l’ho detto io) dell’arte gelatiera, e così via. Come dire: non apro una gelateria a Milano per evitare che tu mi classifichi.

gelati Carapina gusti Carapina

E allora assaggiamolo questo gelato, visto che nelle mie incursioni fiorentine non ci sono mai riuscito. Due formati di coppette: Cara a 3 € e Pina a 4 €. Gusti: cocomero, uva, croccante, stracciatella, fresco Carapina, pistacchio…

gelato Carapina

Ho assaggiato una coppetta – offerta da Bonini – ma un tentativo di corruzione avrebbe avuto senso solo con una vaschetta da 5kg, andiamo! Ottima: cocomero, crema Milano, una crema al limone ideata appositamente per Milano (e dai: allora magari inizia a pensarci, a una CarapinaMilano), e primo latte, che io ho stoltamente chiamato fiordilatte. Che dire? Sapore, gusto, temperatura, soprattutto delicatezza: tutto perfetto.

In una classifica delle gelaterie che non vogliono farsi classificare, sull’esempio di Gualtiero Marchesi, sarebbe al primo posto.

chupito festa unità Pisapia Ripensaci

Ah, poi c’è il chupito Pisapia ripensaci, ma quella è un’altra storia.

 

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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