Api. L’Europa mette al bando i pesticidi killer per due anni
Stop ai pesticidi killer per due anni. Per gli apicoltori (e per le api) è stato un gran giorno. La Commissione Europea ha deciso di introdurre, da dicembre, il divieto temporaneo di utilizzo dei neonicotinoidi per le colture di mais, colza, girasole e cotone dopo la pronuncia favorevole di 15 Stati dell’UE.
Tre i principi attivi incriminati, Clothianidin, Thiamethoxam e Imidacloprid, contenuti nei neonicotinoidi prodotti dalla svizzera Sygenta e dalla tedesca Bayer, i più utilizzati in agricultura. A marzo l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) aveva riconosciuto che i tre neonicotinoidi rappresentano un rischio per le api. Alcune ricerche scientifiche e l’esperienza degli apicoltori mostrano che il rischio si è tradotto negli ultimi anni in una vera e propria moria di api e che ad essere a rischio è l’intero ecosistema (un terzo dei prodotti agricoli dipende da loro).
Hanno votato a favore del divieto Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Estonia, Spagna, Francia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Slovenia e Svezia. Contrari, oltre all’Italia (che in una precedente votazione si era espressa a favore e oggi fa dietrofront giudicando troppo poco restrittivo il divieto), Regno Unito (il più attivo nell’organizzare l’opposizione), Ungheria, Austria, Portogallo, Romania e Slovacchia. Si sono astenute Grecia, Irlanda, Lituania e Finlandia.
Ora in assenza di una maggioranza qualificata la Commissione ha deciso per uno stop temporaneo. “Benché una maggioranza degli Stati membri sostengano ormai la nostra proposta”, ha dichiarato Tonio Borg, commissario europeo per la salute dei consumatori, “la decisione spetta ormai alla Commissione. Mi impegnerò affinché le nostre api, che sono così vitali per il nostro ecosistema e contribuiscono all’agricoltura europea per 22 miliardi di euro ogni anno, siano protette”.
[Link: lemonde.fr, libero.it]