La fantastica mozzarella di bufala del più forte casaro di Paestum che ha aperto il caseificio Dea Luna

Una notizia esplosiva per tutti gli appassionati della migliore mozzarella di bufala salernitana, quella che si produce da Battipaglia a Paestum per intenderci: Pasquale Noce ha lasciato Rivabianca ed è entrato nel caseificio Dea Luna di nuova fondazione.
Ha puntato una fiche importante sul progetto di Gennaro D’Alessio, Francesco Voso e Maurizio Genovese, i tre amici che lo hanno coinvolto in questa nuova avventura.
Per chi lo conosce e apprezza il suo lavoro ci sono pochi dubbi sulle potenzialità di questo nuovo marchio che issa un bocconcino a forma di luna sugli immancabili templi e l’altrettanto necessaria bufala al pascolo.
Pasquale Noce è uomo di poche parole (praticamente impossibile un sorriso davanti alla macchina fotografica) ma di grande sapienza. L’uomo che parla con il latte delle bufale ha accompagnato con trecce monstre indimenticabili il varo di Scatti di Gusto a Londra con una pasta studiata per tenere a lungo. Fulminò senza mezzi termini Massimo Bottura in quel lontano dicembre 2009.
Lo storico delle performance di Rivabianca vede la mozzarella di Pasquale Noce sempre nella posizione alta della classifica anche quando decise di stabilizzarla a un livello un pelo inferiore ai migliori risultati che creavano qualche alto e basso.
Da Rivabianca arriva anche Gennaro D’Alessio, fine intenditore di mozzarella di bufala, che aveva lasciato già da anni il caseificio per aprirne un altro, La Cardonia, ma incomprensioni con i soci avevano messo il punto di fine all’avventura che aveva ottime basi.
Ora ci riprova con una nuova compagine e con questa Dea Luna. Una mozzarella non ancora al 100%, come anche riesco ad estirpare con fatica a Pasquale Noce, anche perché questo non è il periodo migliore per il latte delle bufale.
Un assaggio al piccolo caseificio, 3 quintali la produzione quotidiana con 400 bufale dell’allevamento di Gennaro D’Alessio rimpinguato da un acquisto di una stalla vicina, e una controprova al tavolo di casa con l’immancabile trasporto che ogni fanatico della mozzarella ha da compiere e la certezza che il prodotto già si piazza in zona altissima della classifica.
E ciò nonostante la piccola pezzatura da 250 grammi lavorata a mano (imbustamento compreso: “non se ne parla di roba meccanica per questa mozzarella”, sottolinea Noce; solo i piccolissimi formati da 100 e 50 grammi sono lavorati con la formatrice) che lascia ampi spazi di manovra alle capacità tecniche del casaro. Insomma, già pregusto una bella treccia da 1 chilogrammo almeno.
Fantastica la ricotta.
Il caseificio – specifichiamolo – non è nel consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana dop e infatti sulla confezione riporta la corretta dicitura mozzarella di latte di bufala..
Ma l’unico vero problema è la posizione defilata rispetto alla SS 18 aka la strada della mozzarella. Bisogna fare una deviazione per arrivarci all’altezza di Ponte Barizzo, lato mare. Ma non mi sembra una grande difficoltà e anche il navigatore ci ha portati a destinazione senza esitazione.
Per il resto è già attiva una piccola distribuzione a Salerno, Roma e Milano dove risiede Francesco Voso.
Il consiglio è di lasciarsi guidare da Google Maps e arrivare al bancone che ha già qualche scamorza pronta ad allungare il periodo di beatitudine da mozzarella di bufala.
Il prezzo della mozzarella di bufala è 12 € al chilogrammo, 13 per i formati speciali.
Fateci sapere cosa ne pensate, mi raccomando.
Dea Luna. Via della Stregara 34 località Ponte Barizzo. Capaccio Paestum (Salerno). Tel. +39 0828.1998613
Conosco la Masseria D’Elia (se stiamo parlando di quella di Roccadaspide) ma le diverse volte che ho assaggiato la mozzarella non ha mai svettato.
Sul parzialmente a mano, per fare i bocconcini e le ciliegine praticamente tutti utilizzano la formatrice che assicura il peso giusto e quindi i pezzi più che pesati vengono contati. E nessun appassionato vero di mozzarella di bufala comprerebbe un chilo di bocconcini…
Sì, stiamo parlando della Masseria D’elia in quel di Roccadaspide!
Sinceramente mi sorprende non poco e davvero non condivido il suo giudizio in riguardo alla mozzarella che non svetta dato che, leggendo anche altri commenti che citano la Masseria D’elia come uno dei caseifici migliori, per me, come per altri appassionati della mozzarella con i quali mi sono confrontato, è una delle migliori mozzarelle delle Piana del Sele!
Sull’utilizzo della formatrice mi sento sicuro di smentirvi al 100% perché avendo comprato anche bocconcini, i bimbi li preferiscono alla mozzarella, ho appurato che anche questi sono mozzati a mano ed inoltre, su mia precisa domanda, mi è stato confermato che la formatrice non ce l’hanno in produzione e quindi mozzano tutto a mano per precisa volontà aziendale.
La ringrazio per la gentile risposta.
Convenzionalmente si parla di bocconcini per le pezzature fino a 50 grammi o di poco inferiori. Parlavo di numero perché la formatrice permette di calcolare tra 20 e 22 bocconcini per chilogrammo. Generalmente è il peso che viene adottato, ma c’è chi va oltre i 50 grammi ed effettivamente può esserci una lavorazione a mano anche del piccolo formato.
Svettare significa rientrare nelle prime 5 posizioni e non mi è capitato negli assaggi che ciò sia avvenuto.
Non sono sicurissimo che la località dove c’è il caseificio sia nella Piana del Sele!
Grazie a lei per l’accurata risposta.
Vero, io li faccio comprare a mia moglie, neanche ne pronuncio il nome ! Vuoi mettere com’ bello dire e mangiare mozzarella ! L’ estate si avvicina e con essa le mie vacanze nel salernitano !
Nell’articolo sottolineate con enfasi che parte della produzione è realizzata a mano, ed allora voglio segnalare che, anche se da voi mai preso in considerazione e sinceramente non ne comprendo il motivo, vi è il Caseificio della Masseria D’Elia la cui produzione è mozzata INTERAMENTE a mano!
Voglio precisare che negli anni addietro acquistavo la mozzarella da altro caseificio ben più “blasonato”, ma dopo aver avuto la fortuna di assaggiare la mozzarella della Masseria D’Elia ritengo che la produzione del suddetto caseificio sia superiore per tenacia e sapore.
Ho bonariamente rimproverato la proprietà di esser poco “mediatici”, e mi farebbe piacere che possiate valutare a valorizzare la produzione della Masseria D’elia dato che si tratta davvero di una piccola produzione di eccelsa qualità!
Su Roma dove?
Grazie
Non ho chiesto i punti vendita, ma c’è il telefono cui chiedere 🙂
Mi viene il dubbio sulle quantità e sul prezzo.
Se la troviamo già a Salerno Roma E Milano mi viene difficile pensare che questo prodotto possa affrontare 400 km per Roma e 800 per Milano con un prezzo così basso.
Penso anche che nn siano quantità per cui adfrontare un trasporto giornaliero .sarebbe impensabile un prodotto sempre fresco.