Muore Anna Cicala e chiude la Latteria di via Bellotti a Milano
La Latteria La Cicala a Milano era un locale poco appariscente, come Anna, la proprietaria. Certo, se non si considerano la saracinesca riccamente illustrata e la vetrina sottostante, ricca di cartelli messaggi scritte. Se ne stava lì, in via Bellotti a Milano, a portare alta la bandiera della cucina di casa, a base vegetariana, di fianco a Crosta, locale ben più recente e trendy. La Latteria di Anna Cicala era un’istituzione, in Porta Venezia e nel mondo della cucina vegetale di Milano, di cui era uno dei presidi più noti, assieme alla Vecchia Latteria di via Unione, in Duomo.
C’ero stato un paio di volte, sempre dicendomi prima o poi ne scrivo. E prima di me c’era stata l’amica Giulia Ubaldi, che l‘aveva raccontata con grazia (ai tempi, nel 2016, il piatto unico costava 8,50 €).
Il Decalogo di Anna
Riportando anche il Decalogo stilato da Anna per la sua Latteria La Cicala, con notazioni molto contemporanee, specie per Milano. Come il sottolineare la pratica praticata della condivisione. E deprecare l’abuso del termine food.
- Non essere un gastrofighetto snob
- Essere amanti degli animali, soprattutto dei cani, in particolar modo di quello di Anna: il piccolo Alma
- Aver voglia di apparecchiare e sparecchiare
- Essere predisposti a passare il pranzo seduti molto di fianco a degli altri sconosciuti (nel migliore dei casi anche in abbraccio al Hugh Grant della zona)
- Sentirsi profondi ricercatori ed estimatori di atmosfere familiari, più che di indirizzi sulle guide
In effetti, a memoria, la Latteria di Anna Cicala non mi sembra inserita nelle guide di Milano… - Avere voglia di piatti semplici, a prezzi onesti, senza artifici e non legati ad una tradizione ma ad una tenace fedeltà alle proprie origini di persona
- Amare la convivialità contagiosa del mangiare, come se fosse sempre una festa, e non quel tipo di pranzo freddo, sterile e silenzioso
- Non chiamare il cibo food
- Non chiedere un menu scritto
- Guardare l’essenziale e non il superfluo
Anna Cicala per la sua Latteria a Milano aveva creato un ambiente semplice, carico di personalità, con le posate in un cestino self-service, gentilezza a gratis, bancone-vetrina con i piatti. Alle pareti, ritagli di giornale, oggetti cartoline fotografie bigliettini, in un bric-à-brac reale e affascinante. Tavoli di legno, tovaglie a quadretti, aperta solo a mezzogiorno con un piatto unico (dove potevi mettere quello che volevi) a 10 €. Un posto lontanissimo dal neo-fighettismo fittizio, eppure autenticamente fichissimo.
Addio Anna Cicala, addio Latteria
Anna Cicala aveva 63 anni, e un brutto male: la sua Latteria a Milano avrebbe compiuto vent’anni proprio in questo 2025. E invece, ha tirato giù la cler (la saracinesca, per i non milanesi).
Il miglior ricordo di Anna lo leggiamo in un post dell’Osteria alla Concorrenza, che si trova lì a poche decine di metri di distanza dalla Latteria La Cicala.
“Anna, io e te facciamo lo stesso mestiere. Sono quattro lettere. Pensaci e poi me lo dici.” Così ti ritrovai il giorno dopo, dopo molti indizi e aiuti.
Osti si nasce e si è, a volte senza nemmeno saperlo. Siamo pochi e in via di estinzione, ma fortunatamente basta poco per riconoscerci l’un l’altro/a. Ho dovuto dirtelo io, pensa un po’. E diamine che Oste incredibile che eri. Mancherai alla tua via, alla tua città e a tutto il mondo. Il sottoscritto però non ti dimenticherà mai. Dovunque tu sia, lascia che si continuino ad apparecchiare da soli, quegli sfaticati.
Con affetto. Un tuo collega. Un tuo amico”.
[Immagini: Archivio Scatti di Gusto, Facebook Osteria alla Concorrenza, iPhone Emanuele Bonati]