Nigella vs Bonci: conquistarla con la pasta o il panettone alla befana
Nigellissima, perché ora dovremmo indicare così Nigella Lawson, foodwriter (chiara evoluzione del concetto di foodblogger) che nel suo ultimo libro nigellico parla del suo amore per la cucina italiana, ha rilasciato una svelta intervista a Paolo Crespi su D di Repubblica.
La donna che è nelle fantasie di molti foodies, oltre a dichiarare che non indosserebbe un bikini e mai parlerebbe in pubblico di sesso per non imbarazzare i figli adolescenti, alla domanda C’è più sensualità in un primo piatto o in un dessert? ha risposto: Senz’altro in un primo, riso o pasta. Anche perché è la pietanza che mangiamo per prima, quando abbiamo più appetito e tutti i nostri sensi sono al top.
Sono rimasto di sasso perché ho un appuntamento galante a casa mia sabato 5 gennaio per aspettare la befana (sperando in qualche suo regalo) e ho puntato tutto sul dessert natalizio: un fantastico panettone al cioccolato di Gabriele Bonci (che dovrebbe avere ancora più sprint dell’osannato base) speditomi per festeggiare le feste che vanno via.
La confessione di Nigella mi spiazza del tutto: avevo previsto un antipastino di ostriche Muirgen, invitanti ravioli di gallina padovana (con passaporto emiliano) imbriaga seguiti da un bene augurante romano “I vizi del porco“. A chiudere, appunto, il panettone accompagnato da non meglio precisate bollicine (i suggerimenti sono i più diversi possibili).
Ma se il climax è discendente anzichè ascendente, vuol dire che devo puntare tutto sulla gallina imbriaga anziché sul panettone al cioccolato? Devo cambiare menu e mettere una tostissima matriciana di mare o delle provocanti linguine ai taratufi di mare o una sostanziosa pasta, patate e provola? Oppure il comune denominatore tra pasta, riso e dessert è imbriagarla di piacere?
Nigella, lo sapevo, resti sempre il mio modello da seguire (e i miei buoni propositi di dieta sono già finiti)!
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