Ninù a Roma, recensione del ristorante di mare nel centro storico
Siamo a Roma, e se ancora oggi Alessandra Marino sente chiamare “Ninù” i ricordi riaffiorano tra la brezza e le onde del mare siciliano, quando lo zio Ninì la chiamava e lei correva tra le sue braccia.
È appena nato a Roma un concept più che un ristorante, si chiama Ninù ed è opera dell’imprenditrice ed interior designer Alessandra Marino. L’inventrice, più di 20 anni fa, di Gusto indirizzo cult della ristorazione contemporanea della Capitale. Ninù era la sua casa, nella centralissima via della Frezza che lei stessa anni fa, grazie al progetto Roma sei mia, ha portato a nuova vita, rimodernandola, recuperando i marciapiedi inesistenti e il manto stradale e arredandola con alberi e panchine.
Ora via della Frezza sembra una strada fuori dal tempo, dove il ritmo è lento, e la frenesia romana si placa per lasciare spazio ad inaspettati attimi di relax e gioia.
Il concept di Ninù a Roma
Un ristorante, una caffetteria, un cocktail bar, un luogo di incontro e infine una casa, con 3 stanze da letto piene di carattere e storia, nel centro storico di Roma, questa è Ninù e vogliamo presentarvela come pensiamo nessuno abbia ancora fatto.
Il ristorante
Da Ninù una stanza ingoia l’altra, in un vortice di cose da vedere, vivere e respirare. Il dehors su strada arredato finemente è ispirato ai caffè parigini di fine Ottocento. Una tenda a rigoni rosa e panna sovrasta una sola lunga fila di tavoli in ferro nero opaco, disegnati dalla interior designer e realizzati da artigiani scovati in tutta Italia. Le sedie invece sono di manifattura francese.
L’ingresso rispecchia realmente quello di una casa ed è divertente immaginare qui quella che era stata la residenza di Alessandra. Ritrovo di artisti, giornalisti, personaggi di cultura che qui trovavano pace, relax e stimoli sempre interessanti. In alcune sale i tavoli sono tondi in marmo nero accompagnati dalle sedie francesi in midollino, in altre invece ci sono tavoli d’epoca francesi in legno e marmo a segnare i perimetri.
La sala library è dominata da oltre 9000 volumi di storia dell’arte, fotografia e design e sono a disposizioni di tutti quei clienti che abbiano voglia di sfogliarli e immergersi in atmosfere che ormai quasi non si ricordano di più. Il legno che domina questa stanza emana calore e chi qui si siede a consumare la sua cena lo assimila e lo fa suo. Le luci calde di Ninù ti ricordano che sei nel centro di una splendida Roma a godere dell’atmosfera di una casa dal vissuto invidiabile, ancora visibile e a portata di tutti.
Ovunque, in questa meravigliosa casa, è possibile trovare oggetti della collezione privata di Alessandra Marino, preziosi arredi di recupero e arte contemporanea.
Le esperienze
Al piano terra di Ninù a Roma oltre alla cucina del ristorante, che è visibile anche su via della Frezza grazie alla sua ampia vetrata, c’è la piccola chicca della casa, la cucina originaria, solo leggermente modificata. Questo spazio è dominato da una grande isola in marmo che può ospitare fino a 12 persone ed è l’ideale per degustazioni e show cooking. Lo spazio quindi può essere affittato ed è possibile portare qui il proprio chef o avvalersi di quelli, neanche a dirlo, bravissimi di Ninù.
Le camere
Al piano superiore si aprono le porte delle tre bellissime camere, tutte diverse tra loro e intrise di affascinante storia. La suite, ovviamente la più grande delle tre, è illuminata da due grandi finestre e ha un romantico giardino/terrazzo. Dalla zona letto si apre un’altra stanza che dà sul piccolo studio dominato da una grande scrivania d’epoca e il divano di design.
Come si mangia da Ninù a Roma
La cucina di Ninù a Roma è affidata all’esperienza del suo Executive Chef Marco Gallotta e dello chef Simone Ianiro. Un menu dove il mare primeggia, anche se non manca qualche piccola evasione, come le fettuccine al ragù di manzo battuto al coltello o gli spaghetti pomodoro e Parmigiano 36 mesi, che nel menu appaiono subito in alto alla voce “I pesci fuor d’acqua”.
Una carta interessantissima in cui ad aprire la danze marinare sono i crudi con ricchi plateaux di ostriche e crostacei, soutè, carapacci e tartare.
Ma andiamo per ordine andando a vedere cosa abbiamo mangiato. Come al solito abbiamo lasciato allo chef la preziosa opportunità di sorprenderci, così come quella di deluderci del resto.
Gli antipasti Crudi
La nostra cena da Ninù a Roma, ricca di piatti da condividere, è iniziata con una tartare di cernia alla puttanesca (in carta a 25 €). L’ottima qualità del pesce non si discute, ma qui è la lavorazione che fa la differenza. Il crudo è lavorato ma non in maniera eccessiva, i pomodorini secchi e una polvere di olive taggiasche conferisce a questo piatto un carattere deciso ma morbido, discreto. Sicuramente tra i più apprezzati.
Proseguiamo con un godurioso carpaccio gamberi, pomodorini, timo e limone. Abbiamo molto gradito questa portata, il timo e il limone hanno sicuramente dato una marcia in più ad una materia prima che già da sola aveva molto da raccontare. In carta da Ninù a Roma a 25 €.
Andiamo avanti con tonno, bagnacauda, pistacchio e lime. Due cubotti gustosissimi avvolti da una croccante granella di pistacchio e bagnati con un’interessante salsina di bagnacauda. In carta a 20 €.
Gli antipasti cotti
Arriva il turno di una delle portate che abbiamo gradito di più, il calamaro e salicornia con citronette all’arancia. Il calamaro è cotto a bassa temperatura e mantiene una tenerezza inaspettata. La citronette all’arancia e la salicornia danno a questo piatto un contrasto sorprendente tra dolce e salato. In carta a 18 €.
Arriva il turno di una portata che in un ristorante di mare non manca mai, ma che è un’arma a doppio taglio, perché rischia di essere o troppo banale o troppo spinta e inutilmente arricchita. L’insalata calda di Mare di Ninù a Roma invece è giusta. Non solo pesce (calamaro, polpo, gamberi, cozze e vongole), ma anche verdurine e una spolverata di polvere di olive taggiasche. In carta a 18 €.
L’ultima portata dei nostri numerosi antipasti è un must del menu di Marco Gallotta e Simone Ianiro a Ninù a Roma, il cannellone di baccalà dorato e fritto. Uno sfizio che consigliamo di assaggiare e che trovate in carta a 14 €.
I primi
Il primo lo abbiamo scelto con cognizione di causa. La porzione in foto ovviamente non è una porzione “reale”, ma è l’assaggio che abbiamo chiesto per riuscire a mangiare poi anche l’ultima portata. I tortelli di burrata con salicornia, gamberi e la loro bisque ci avevano convinti già sulla carta (24 €), ma la conferma è arrivata prepotente al primo assaggio. Pasta tirata finalmente e condimento fresco e gustoso.
Concludiamo la nostra cena con un branzino in crosta di sale, fieno ed erbe aromatiche dello chef. Cottura che ha lasciato il pesce naturalmente morbido e arricchito di aromi. La particolarità del fieno è un’idea di Marco Gallotta che consideriamo assolutamente promossa. Nella carta di Ninù a Roma il pesce del giorno a 12 € l’etto.
I Cocktail
Ricordiamoci che Ninù Roma è anche un cocktail bar, e siamo stati, ovviamente, felici quando è arrivato questo cocktail dal sapore autunnale. Il suo nome è Last Call: rum original plantation, ratafià, succo di limone, sciroppo di cannella e chocolate bitter. In carta a 13 €.
Menu e prezzi di Ninù a Roma
I pesci fuor d’acqua di Ninù a Roma
Prosciutto e bufala (14 €)
Parmigiana estiva (12 €)
Fettuccine al ragù di manzo battuto al coltello (14 €)
Spaghetti pomodoro, basilico e Parmigiano 36 mesi (14 €)
Saltimbocca alla romana di vitella (18 €)
Filetto di manzo alla griglia (32 €)
Antipasti
Plateau di crostacei e molluschi per 2 persone (60 €)
Selezioni di ostriche (3 pezzi, 21 €)
Carpaccio di pescato del giorno con gaspacho (25 €)
Carpaccio di gamberi, pomodori, timo e limone (25 €)
Tonno, bagna cauda, pistacchio e lime (20 €)
Tartare di pescato del giorno alla puttanesca (25 €)
Sashimi di salmone con salsa shoyu, sesamo ed erba cipollina (20 €)
Ceviche di ricciola (20 €)
I cotti di Ninù a Roma
Tonno in olio cottura e giardiniera (22 € )
Cannellone di baccalà dorato e fritto (14 €)
Zuppa di cozze e patate (16 €)
Sauté di vongole veraci (22 €)
Insalata di mare (22 €)
Calamaro e salicornia con citronette all’arancia (18 €)
Pappa al pomodoro fredda e baccalà* (14 €)
Polpo pieno di sé con capperi e limone salato (18 €)
Primi
Spaghetti alle vongole, aglio nero e bottarga (18 €)
Minestra di mare e legumi con tubetti di farro Felicetti (16 €)
Tortelli ripieni di burrata con salicornia, gamberi e la loro bisque (24 €)
Tagliolini alla granceola/astice (32 €)
Pasta ai ricci di mare (24 €)
Fettuccine con doppia panna, ristretto di vitella e caviale (30 €)
Secondi
Pescato del giorno (12 €/hg)
Aragoste (22 €/hg)
Scampi (15 €/hg)
Astice (15 €/hg)
Catalana di mazzancolle (30 €)
Tataki di tonno con insalata di arance e finocchi fermentati (28 €)
Filetti di pesce, con crucifere in umido, olive e capperi di Racale (28 €)
“Faccia da pesce fritto”: filetto di pescato di paranza in finta tempura (26 €)
Insalate e contorni
Misticanza di campagna con mela verde e citronette (12 €)
Insalata di finocchi, arance e olive (10 €)
Insalata di pomodori, olive, capperi e cipolla marinata (10 €)
Patate saltate con alghe e sale (8 €)
Verdura in foglia ripassata o all’agro (8 €)
Dolci
Sorbetto al limone (10 €)
Delizia al limone (10 €)
Savarin arancia e fragoline di bosco (10 €)
Oro puro, mousse al cioccolato con cuore di mandarino Cheesecake ai frutti di bosco (10 €)
Dalle undici alle diciotto
Dalle undici alle diciotto è il gustoso menu di Ninù a Roma a disposizione dei clienti in questa fascia oraria, per chi deve mangiare in velocità oppure ha voglia di una merenda più sostanziosa. Tra le tante proposte:
Toast di pesce spada
Avocado toast
Cannellone di baccalà dorato e fritto
Insalata di salmone, di tonno o di crostacei.
Tutte portate dai 3 ai 7 €.
Per l’aperitivo: Cocktail o calice di vino con tre assaggi della casa, Ostriche, Crostini o Frittura; Ninù è il signature cocktail della casa a base Aperol, succo di limone, salvia, ananas, Thè French Blu di Mariage Frères.
I Signature Cocktail di Ninù a Roma
Vi segnaliamo qui i Signature, ma ovviamente da Ninù è possibile assaggiare anche i grandi classici.
Ninù. Aperol, succo di limone, salvia, purea di ananas, sciroppo di zucchero, tè french blu di mariage frères (12 €)
Pink Flower. Gin tanqueray, st. Germain, pepe rosa, prosecco, lamponi, sciroppo di sambuco (14 €)
Rose-Mary. Vodka ketel one, rosmarino, succo di limone, sciroppo di rose, essenza di pompelmo (14 €)
Carnevale. Pisco encanto, green chartreus, lime, sciroppo di zenzero, coriandolo (13 €)
Last call. Rum original plantation, ratafià, succo di limone, sciroppo di cannella, chocolate bitter (13 €)
[Foto di Livia Mucchi e di Fiorella Palmieri]