Offerta di lavoro solo vegan: per programmare non si può essere carnivori
Tre mesi – almeno – di alimentazione vegetariana e nessun titolo di studio. L’invasione dei vegani continua e, dopo la ricetta della pasta carbonara vegana che ha subito numerose reprimenda, è la volta del mondo del lavoro. Ecco l’annuncio apparso su Infojobs per la ricerca di due assistenti sviluppatori:
“Stiamo cercando informatici da affiancare alla nostra squadra nello sviluppo di un portale di ricette vegetariane ad elevata automazione e respiro internazionale. Gli algoritmi del servizio originano dalla teoria delle reti neurali artificiali, mentre le tecnologie utilizzate sono Node.js (lato server), Neo4j (database), Java (gestione database) e JavaScript.
Non è richiesta una conoscenza approfondita delle tecnologie in uso, ma è gradita l`iscrizione all’offerta di candidati che stiano seguendo una dieta vegetariana da almeno tre mesi (requisito che, eventualmente, verrà accuratamente indagato). Saranno prese in considerazione anche collaborazioni part-time e a distanza.”
Non provate a dire che per scrivere di di ricette vegetariane è necessario essere vegetariani. Discutibile che sia data la preferenza a candidati vegetariani, visto che non si tratta di produrre contenuti, ma sono richieste competenze puramente tecniche.
Siamo per caso al cospetto di una discriminazione basata sulle preferenze alimentari di una persona. Non si capisce perché un carnivoro dovrebbe essere meno bravo a programmare in Java.
Volendo fare un contro-esempio: immaginate un macellaio che non assuma cassiere vegetariane. Cosa sarebbero capaci di dirgli anche senza aver genderizzato un pollo?
[Immagine: tecnoblog]