Milano. 5 consigli per gustare al meglio Olio Officina 2018
Il Palazzo delle Stelline a Milano, da giovedì 1 a sabato 3 febbraio ospiterà anche quest’anno Olio Officina, il format #foodcultural ideato, diretto, realizzato e in gran parte interpretato da Luigi Caricato, giunto alla settima edizione, che ha come mantra e hashtag #iosonounalbero.
Il programma completo e come registrarsi agli eventi è sul sito www.olioofficina.com
Noi di Scatti di Gusto vi suggeriamo 5 spunti perché possiate divertirvi e sottrarvi al mainstream.
1. Andare il giovedì inaugurale
Inizia il pomeriggio alle ore 16 quando molti potenziali visitatori sono altrimenti occupati. Studiate la planimetria, vi fate un giro con calma e vedete l’allestimento (c’è anche un frantoio), chi c’è, studiate cosa fare quando tornare. E vi godete alle ore 20 la conferenza-spettacolo con cui Alfonso Pascale, storico dell’agricoltura e scrittore, in forma di stand up comedy smonta la parola amore.
2. Esplorare l’oleoteca e la libreria
Nei momenti più congestionati o nell’attesa del vostro evento in scaletta, scoprite proposte di editori maggiori e minori e portatevi a casa l’olio che più vi ispira – previo assaggio, magari. Personalmente ho sempre incrementato la mia pila dei libri da leggere e lo scaffale dell’olio in dispensa che, Luigi Caricato raccomanda, dovrebbe essere ricco e vario. Sì, come la cantina ideale.
3. Degustare. In piedi, seduti, in aula, a tavola
Nelle giornate, intenso il programma di esperienze de-gustative: più o meno interattive, più o meno verticali, più o meno conversevoli. Il calendario dei workshop offre a tutti una possibilità. Due sessioni di blending al giorno per creare il vostro olio perfetto, due sessioni DOP una ligure una gardesana, lezioni di abbinamenti, una tavola rotonda. Bicchieri colorati o trasparenti?
4. Considerare “Olio d’artista” come una galleria
Olio Officina ha occhio per l’olio come forma, come packaging, come design, come arte (l’opera fotografata, che amo particolarmente, è di un’edizione passata). Al di là dei momenti formali come premiazioni, dibattiti e presentazioni, mettetevi a tu per tu con le opere che ripensano quest’oro liquido e la pianta da cui proviene – e che giocano con latte e bottiglie, il contenitore.
5. Fare attenzione alle teste!
Pare che ci sarà un’installazione di alberi a testa in giù, segno distintivo di questa edizione. Pare che un collettivo gruppo di artisti, facenti capo ad “Arte da mangiare – mangiare l’arte” abbia ideato una serie di copricapi vegetali e non per un messaggio di identità uomo-albero e come monito per teste pensanti. Per dire e ribadire “Io sono un albero”. A testa alta.
[Immagine: OlioOfficina.com, iPhone di Daniela]