Al Castello di Arceto dove Gianni D’Amato apre la nuova osteria
Gianni D’Amato, e famiglia, hanno lasciato la Locanda Miranda a Tellàro per aprire un’osteria, D’AmatOsteria, nel castello di Arceto, nel Reggiano. Che la sistemazione dello chef a Tellaro (Lerici, La Spezia) non fosse definitiva, lo si era intuito da un po’.
Possiamo ipotizzare che D’Amato abbia trovato (definitivamente?) “casa” nella sua osteria a Scandiano (Reggio Emilia), al Castello di Arceto.
Si tratta di un castello medievale, del IX secolo, profondamente rinnovato nel Settecento. Una parte della proprietà appartiene al Comune di Scandiano. Si tratta di un esempio di rocca situata però in pianura.
Ed è proprio ad Arceto che Gianni D’Amato, sua moglie Fulvia Salvarani e il figlio Federico apriranno, a settembre, la nuova D’AmatOsteria. L’annuncio, come d’uso, su Instagram.
“Vi avevamo lasciato con il sipario che si chiudeva a Tellaro, e dopo mesi di riflessioni, è arrivato il momento di riaprirlo. A Settembre riapriremo le nostre porte al Castello di Arceto, portando con noi tutto ciò che abbiamo imparato ed amato. Vi aspettiamo per vivere insieme questa nuova avventura: D’AMATOSTERIA.”
Il percorso di Gianni D’Amato dalle 2 stelle Michelin all’osteria di Arceto
Gianni D’Amato arriva ad Arceto dopo 3 anni trascorsi alla Locanda Miranda a Tellàro, in una bellissima posizione affacciata sul Golfo dei Poeti. Che era l’ultima tappa di un percorso iniziato con il terremoto che aveva colpito l’Emilia nel 2012, danneggiando gravemente il suo ristorante, il Rigoletto, 2 stelle Michelin (ne avevamo parlato pochi mesi prima).
Nel mesi post-terremoto raccoglie le forze e i fondi per riaprire: è la volta del Rigolettino, editio minor del Rigoletto. Dopo qualche mese è la volta del Caffè Arti e Mestieri, chiuso nel 2021 causa Covid. A seguire, la riapertura della storica Locanda Miranda a Tellàro.
Fino ad approdare ad Arceto, nuova “casa” per la cucina di Gianni D’Amato. Casa perché si ritorna nel Reggiano dove Gianni ha raccolto i suoi maggiori successi – e sfortune se vogliamo: un pizzico di rivincita ci sta. Peraltro D’Amato è originario di Aulla, nella Lunigiana, dove aveva aperto il suo primo Rigoletto, con Fulvia. Una costante, questa idea di luoghi di casa, di famiglia – e anche a Tellàro eravamo in una zona familiare. E il Rigoletto aveva aperto a Reggiolo in una villa del Settecento, stessa epoca del Castello di Arceto, dove l’osteria di D’Amato prende il posto del ristorante Rostaria.
Il nuovo locale sarà un’osteria, e appunto a conduzione familiare: con Gianni, D’Amato come abbiamo detto, ci sarà la moglie Fulvia Salvarani, maestra dell’arte del cappelletto reggiano. Nonché il figlio Federico, da anni a fianco dei genitori, pur con qualche esperienza extrafamiliare (ricordo, a Milano, il bistrot Gusto Parmigiano).
D’AmatOsteria. Castello di Arceto. Via Pagliani, 2. Scandiano (Reggio Emilia). Tel. +393288909980.