A un occhio anche solo minimamente attento, e non intento alla compulsa compulsiva del proprio iPhone o similare, il circondario non poteva che risultare familiare.
\nComunque, da bravo detective del gusto, ho messo insieme gli indizi (ampiezza della via, archi, insegne, marciapiede) – et voilà!, ecco dove presumibilmente aprirà la filiale milanese dell’impero Adamitico.
\n\nImpero: in corso Garibaldi 55, pieno quartiere di Brera, anch’esso in fase di rinnovamento-ampliamento dell’offerta gastronomica.
\nIn effetti, Christophe Adam sta aprendo un po’ dappertutto: ai cinque o sei indirizzi francesi, e ai due giapponesi, presenti sul sito, se ne sono aggiunti un paio in questi ultimi giorni, come si può vedere sempre dai post su Facebook, il 2 rue des Petits Carreaux a Montorgueil e il 31 rue Lepic, Paris 18ème, dove ha aperto il primo Café – L’Éclair de Génie. E un nuovo laboratorio – Labo de L’Éclair de Génie, al 18 rue de la Banque. Inutile dire che la strategia multimediatica è indovinata: si annunciano a più riprese le nuove aperture, si fanno balenare dettagli e particolari, fino all’apertura.
\nCosa dobbiamo aspettarci dalla nuova pasticceria milanese di Christophe Adam – che, ricordiamolo, si accoda a una serie di aperture francofone in città, prime fra tutte le pasticcerie di Pascal Caffet e di Philippe Conticini?
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Naturalmente, un sacco di éclair: ce ne sono per tutti i gusti, e soprattutto a tutti i gusti: l’assortimento in boutique varia, ma sono tutti numerati – e il numero più alto che ho visto è il 189: Choco Pistache, “Crème choco noire Ariaga 59% crème choco lait Ariaca 38% pistache caramélisées chocolatées” (in francese suona sicuramente meglio). Fa parte della nuova linea primaverile, molto colorata – e il colore è una caratteristica peculiare dei suoi éclair, e del resto anche delle sue boutique (e anche del suo sito, molto pop e grafico).
\nI prezzi degli éclair (in Francia) vanno dai 4,50 € ai 6 € circa.
\n\nCi saranno sicuramente altri prodotti della pasticceria francese – ma sono particolarmente incuriosito dal Chouger, ovvero choux + hamburger, l’ultima creazione di Adam. Si tratta di un biscotto croccante (burro farina e zucchero), pasta choux (a base di acqua, latte intero, zucchero, burro, sale, vaniglia liquida e…), e frutta, fresca, confezionato in una tasca di carta, come quella degli hamburger. Al costo di 7 € (sempre per la Francia), si può scegliere (sempre lì, per ora) chouger alla fragola di bosco / litchi , lampone / pistacchio, mirtillo / vaniglia / violetta, papaya / mango, cocco / cioccolato… Il fresco della frutta, il morbido della pasta choux, il croccante del biscotto… mi scatta subito una sovrapproduzione pavloviana di acquolina….
\nMa penso che il pezzo forte saranno gli éclair, che sono senza dubbio una “novità”, per lo meno per il pubblico milanese. Finora non se ne vedevano molti in giro: con queste nuove aperture, Caffet, Conticini e ora Adam, ci si deve aspettare un’invasione di éclair alla meneghina?
\nCi saranno già panetterie pronte a inaugurare nuove linee produttive?
\nPasticceri gourmet pronti all’éclair risotto e ossobuco?
\n","description":"A proposito si nuove aperture milanesi, un'amica ci aveva segnalato un post su Facebook del pasticciere Christophe Adam, che annunciava \"En direct de"}]}A proposito si nuove aperture milanesi, un’amica ci aveva segnalato un post su Facebook del pasticciere Christophe Adam, che annunciava “En direct de Milan! Et oui L’Eclair de Génie s’installe en Italie…”, con tanto di filmatino elusivo ma anticipatorio.
A un occhio anche solo minimamente attento, e non intento alla compulsa compulsiva del proprio iPhone o similare, il circondario non poteva che risultare familiare.
Comunque, da bravo detective del gusto, ho messo insieme gli indizi (ampiezza della via, archi, insegne, marciapiede) – et voilà!, ecco dove presumibilmente aprirà la filiale milanese dell’impero Adamitico.
Impero: in corso Garibaldi 55, pieno quartiere di Brera, anch’esso in fase di rinnovamento-ampliamento dell’offerta gastronomica.
In effetti, Christophe Adam sta aprendo un po’ dappertutto: ai cinque o sei indirizzi francesi, e ai due giapponesi, presenti sul sito, se ne sono aggiunti un paio in questi ultimi giorni, come si può vedere sempre dai post su Facebook, il 2 rue des Petits Carreaux a Montorgueil e il 31 rue Lepic, Paris 18ème, dove ha aperto il primo Café – L’Éclair de Génie. E un nuovo laboratorio – Labo de L’Éclair de Génie, al 18 rue de la Banque. Inutile dire che la strategia multimediatica è indovinata: si annunciano a più riprese le nuove aperture, si fanno balenare dettagli e particolari, fino all’apertura.
Cosa dobbiamo aspettarci dalla nuova pasticceria milanese di Christophe Adam – che, ricordiamolo, si accoda a una serie di aperture francofone in città, prime fra tutte le pasticcerie di Pascal Caffet e di Philippe Conticini?
Naturalmente, un sacco di éclair: ce ne sono per tutti i gusti, e soprattutto a tutti i gusti: l’assortimento in boutique varia, ma sono tutti numerati – e il numero più alto che ho visto è il 189: Choco Pistache, “Crème choco noire Ariaga 59% crème choco lait Ariaca 38% pistache caramélisées chocolatées” (in francese suona sicuramente meglio). Fa parte della nuova linea primaverile, molto colorata – e il colore è una caratteristica peculiare dei suoi éclair, e del resto anche delle sue boutique (e anche del suo sito, molto pop e grafico).
I prezzi degli éclair (in Francia) vanno dai 4,50 € ai 6 € circa.
Ci saranno sicuramente altri prodotti della pasticceria francese – ma sono particolarmente incuriosito dal Chouger, ovvero choux + hamburger, l’ultima creazione di Adam. Si tratta di un biscotto croccante (burro farina e zucchero), pasta choux (a base di acqua, latte intero, zucchero, burro, sale, vaniglia liquida e…), e frutta, fresca, confezionato in una tasca di carta, come quella degli hamburger. Al costo di 7 € (sempre per la Francia), si può scegliere (sempre lì, per ora) chouger alla fragola di bosco / litchi , lampone / pistacchio, mirtillo / vaniglia / violetta, papaya / mango, cocco / cioccolato… Il fresco della frutta, il morbido della pasta choux, il croccante del biscotto… mi scatta subito una sovrapproduzione pavloviana di acquolina….
Ma penso che il pezzo forte saranno gli éclair, che sono senza dubbio una “novità”, per lo meno per il pubblico milanese. Finora non se ne vedevano molti in giro: con queste nuove aperture, Caffet, Conticini e ora Adam, ci si deve aspettare un’invasione di éclair alla meneghina?
Ci saranno già panetterie pronte a inaugurare nuove linee produttive?
Pasticceri gourmet pronti all’éclair risotto e ossobuco?