Perché andare a La Preja che ha aperto in tempi di post coronavirus
Si chiama La Preja, e si trova a Montabone, nell’Astigiano, quasi ai confini con l’Alessandrino. Ed è un ristorante di nuova apertura – in questi tempi di post-Coronavirus – creato da Silvia Therisod e Niccolò Limina.
Sta succedendo un po’ dappertutto, lo abbiamo già segnalato qui su Scatti di Gusto: a fronte di diversi locali ancora chiusi, tante novità.
“Spesso mi sento dire che chiudono molte attività, soprattutto quelle legate al turismo e alla ristorazione. Noi eravamo già quasi operativi prima che scoppiasse la bufera, e non abbiamo smesso di sperare a un ritorno alla normalità,” dice Silvia.
Qual è l’idea – al di là di tradizione e territorio, che sono ovvie parole d’ordine sempre esistite e possiamo ben dire inflazionate? Unire davvero due territori, il Piemonte e il Veneto, terre d’origine della coppia alla guida del locale.
Con piatti tradizionali, proposti con estro e con un’estetica contemporanei.
La componente piemontese dell’impresa è Silvia Therisod, nativa di Calamandrana, sempre nell’Astigiano. “Stare a contatto con le persone, scoprire i loro svariati aspetti è molto interessante… ma la cosa che adoro e che mi rilassa di più è mangiare bene e bere un buon bicchiere di vino, possibilmente Barbera d’ Asti, in grado di esaltare gli odori della mia terra. Ecco perché la mia soddisfazione più grande è vedere il sorriso dei clienti a tavola, mettendomi ogni volta nei loro panni.”
La parte veneta invece è quella di Niccolò Limina, veronese trentaquattrenne. “Già a tre anni giocavo a fare il cuoco, giravo per casa con mestoli e padelle. Ho vissuto svariate avventure all’estero che hanno ampliato il mio sguardo gastronomico e accresciuto il mio bagaglio professionale, rimanendo però sempre attento alle mie origini.”
Galeotta fu l’Australia, dove i due si sono incontrati. Millemila chilometri per ritornare in Italia, nell’Astigiano. La Preja (che sta per “la pietra”, direi) si affaccia sulle colline e sui vigneti attorno a Montabone, un paesino sulle colline dell’Alto Monferrato.
Un ampio spazio all’aperto permette di pranzare o cenare davanti a un panorama unico. L’indirizzo, è quello di un ristorante preesistente, La Sosta.
Il menu di La Preja
L’idea, dicevamo, è quella di dare un’interpretazione contemporanea alla cucina dei loro territori d’origine. “Piatti che parlano un linguaggio fatto di prodotti di terra, di lago e laguna, dove il rispetto per la natura diventa fondamento di ogni proposta, per una clientela che desidera provare sapori nuovi.”
Punti di partenza, il pane e la pasta fatti in casa, e l’intersecarsi delle due tradizioni gastronomiche, piemontese e veneta.
Il pane è a una lunga lievitazione, fatto con una farina di alta qualità a km 0. La pasta è esclusivamente fatta in casa e legata alle tradizioni delle due regioni: si va dai tipici ravioli piemontesi del plin ai tajaren all’uovo, dai maccheroncini ai bigoli veneti.
“Penso che il piatto rispecchi la personalità di chi lo crea, infatti la mia cucina è spesso colorata, oscilla tra assaggi di fantasia e pazzia…”, dice Niccolò.
Antipasti
- Variazioni di carne cruda alla piemontese 9 €
- Vitello tonnato cotto “a la moda vègia”, spuma di salsa tonnata e polvere di capperi 9 €
- Sarde in “saor” alla Veneziana con polenta bramata 10 €
- Bagna “fèrgia”: fantasia di verdure crude e a vapore con bagna cauda in versione estiva 8 €
- Bonbon di formaggetta di Roccaverano DOP, nocciola “Tonda gentile” piemontese tostata, erbette e crema di peperone quadro 9 €
Primi (pasta fatta in casa)
- Gnocchi di patate delle Langhe con sugo di cavallo 11 €
- Ravioli “al plin” fatti a mano al cinghiale con burro d’alpeggio, salvia e granella di nocciole 11 €
- Tajaren tradizionali ai 40 tuorli con maccarello dell’Adriatico alla brace, lime e crema di lenticchie 12 €
- Risotto “Vialone Nano”al nero di seppia della laguna Veneziana 15 €
- Pappardelle con farina di Enkir, crema di peperone quadro arrostito, fonduta di Raschera 11 €
Secondi
- Tonno di coniglio nostrano, polvere di olive del Garda e marmellata di pomodori confit 13 €
- Luccio in salsa verde veneta con polenta di riso grigliata 16 €
- Guancia di fassona piemontese brasata al Barbera d’Asti con pureè di patate fondenti 14 €
- Coccio ai mille colori di verdure estive con cuore caldo di tomino d’alpeggio piemontese 13 €
Formaggi
Selezione di formaggi piemontesi e veneti, accompagnati da mostarde e composte tipiche 8 €
Dolci
- Cheesecake piemontese, spuma di Roccaverano, amaretti e pesche 6 €
- Sbrisolona veneta con zabaione al Moscato d’Asti 5 €
- Cremoso al Gianduia, amarene e ricotta di seirass 5 €
- Panna cotta al basilico, salsa ai frutti rossi e “crumble” di Meliga 6€
Una proposta originale e “antica”, moderna nell’andare incontro alle esigenze di una clientela che probabilmente cerca proposte rassicuranti in tempi ancora turbati. Una scelta coraggiosa, anche: mettersi in gioco con un nuovo locale in questo momento non è certo facile.
Ristorante La Preja. Via Roma, 9. Montabone (AT). Tel. +393791919114