Torino Jazz Festival: i 10 piatti speciali e i prezzi del Salone OFF
Dopo il successo della prima edizione lanciata durante Artissima, torna Salone OFF Torino, l’evento che muove con gusto Torino durante le grandi manifestazioni.
Dal 22 al 30 aprile, infatti, in occasione del Torino Jazz Festival alcune realtà del settore food & wine selezionate da Salone OFF Torino realizzano piatti speciali ispirati dalla forza espressiva del jazz.
Quanto costano i piatti speciali del Salone OFF Torino
Novità di questa edizione la partecipazione di uno chef guest, anzi due, che possono essere l’esempio per le nuove generazioni che muovono i primi passi nel mondo della ristorazione.
A inaugurare questa novità del Salone OFF Torino sono i Costardi Bros. Raccontando del Caffè San Carlo e di Scatto lo avevamo previsto. I fratelli Costardi sono ancor più inarrestabili e pronti a mettersi continuamente in gioco.
Il fine dining
Da sempre attenti al mondo del cibo e alle altre forme d’arti, Christian e Manuel Costardi hanno aderito con entusiasmo al progetto. “Uno dei miei tratti caratteriali distintivi è sicuramente l’istintività“, racconta Christian Costardi. “Mi sono sin da subito appassionato al progetto e al team senza pensarci troppo, soprattutto per l’eco culturale nella città di Torino.”
1. L’ostrica jazz dei Costardi Bros
Ristorante Scatto. Piazza San Carlo, 156. Torino. Tel. +390110267460
Per Salone OFF Torino i Costardi Bros hanno realizzato Ostrica e mela (20 €). L’idea dei Costardi Bros è creare una base di riso molto saporita frutto della tostatura a secco, della cottura con acqua delle ostriche in diverse consistenze, del burro di mare e dell’olio all’aglio orsino. Una preparazione per incrementare ulteriormente la percezione dell’ostrica e del sapore di mare in bocca. Una preparazione che però può essere tranquillamente assimilabile tra gli antipasti.
Un modo per portare il riso al di fuori della connotazione classica che è quella del primo piatto, spiega Costardi, “ma sopratutto – per dare al riso l’essenza jazz che ci piaceva trovare in questo tipo di evento. Quindi il riso come base musicale su cui poi andare a costruire tutte le jam session e i divertimenti che vogliamo. L’unico elemento certo: l’ostrica.”
A tutta pizza
Torino è una delle città a maggior caratura pizza, anche se non lo direste. Basta guardare la nostra super classifica o il delirio scatenato dall’apertura di Gino Sorbillo per dire sì, Torino è citta di pizze straordinarie.
2. La pizza alla creola
Favurì. Via Carlo Francesca Ormea, 71/C. Torino. Tel. +393491510953
E si sta facendo strada Favurì. Per questa edizione del Salone OFF Torino la loro nuova pizza strizza l’occhio ai sapori della cucina creola della Louisiana. Combinando ingredienti nostrani, il giovane pizzaiolo Francesco De Rosa, propone Gombo Jazz (13.50 €). È un’inedita pizza con crema di asparagi aromatizzata con spezie creole, gamberi marinati in lemon grass e maionese leggera al sedano.
3. Il prosciutto strong sulla pizza
Uao. Via Claudio Luigi Berthollet, 20. Torino. Tel. +393490756953
Si diverte invece a giocare con il nome di uno dei più grandi artisti dalla musica jazz – Louis Armstrong – la nuova pizza creata in esclusiva da Uao. Sapori forti e decisi dunque per Louis Ham-Strong (12,50 €): pomodoro, prosciutto cotto artigianale, nduja di Spilinga e fuori cottura mousse di ricotta di bufala Campana Dop e salsa alla nduja di Spilinga.
4. La musica degli asparagi
Farinascere. Via Buenos Aires, 39. Torino. Tel. +393517113746
Un incontro di amorosi sensi a ritmo jazz infine per La La Land (13,50 €), la pizza di Farinascere per Salone OFF Torino. Una serie di singole note capace di creare un insieme musicale davvero gustoso: crema di asparagi di Santena Presidio Slow Food, burrata stracciata, guanciale croccante, pomodorini datterini confit e erba cipollina.
La cucina fusion al Salone OFF Torino
Per gli appassionati di cucina esotica, il Salone OFF Torino ha selezionato il bao e il sushi, due portate che vanno fortissimo nella città sabauda.
5. Il bao agrodolce
Seta. Via Conte Luigi Tarino, 7D. Torino. Tel. +393471214506
Punta sui forti contrasti musicali del jazz il bao realizzato da Seta in Limited Edition. Bao Bao Jazz (5 €) infatti gioca con le noti dolci del chutney di papaya, cipolla, lamponi e spezie mettendolo in contrasto con l’acidità – uno dei gusti più jazz – delle carote fermentate e del kefir di latte. A completare la nocciola per un ulteriore gioco di consistenze.
6. Il sushi roll
Passaparola Bottega Contemporanea. Via Torta, 3. Vinovo (TO). Tel. +393459622255
Il jazz è la rivolta dell’emozione contro la repressione, così scriveva Joel Agustus Roger. Allo stesso modo creareil sushi Collective Improvisation (14 €) è stato per Matteo del Peschio e lo chef Timoteo Recchi di un processo di liberazione dalla routine del lavoro. 12 ingredienti, per richiamare le 12 battute del blues. Quindi:
- salsiccia di Bra
- fassona piemontese
- crema di tomino Pat
- blu del Moncenisio
- nocciola tonda piemontese Igp
- pistacchio di Bronte Dop
- perlage di tartufo nero
- confettura di pomodoro ciliegino
- crema di peperone caramellato
- topinambur croccante
- cipolla di Giarratana in agrodolce
- avocado
Gli ingredienti si mescolano di volta in volta al ritmo jazz lasciando che il sentimento predomini sulla ragione.
Lo street food al Salone OFF Torino
In giro per la città a suon di musica e di street food, nota indispensabile per passare da un appuntamento ad un altro mettendo sotto i denti qualcosa che suona.
7. Il panino di pollo
Hambre Burger. Via Montebello, 2. Torino. Tel. +390113325312
Un chiaro richiamo al proibizionismo per Louis Armstrong (11 €), il burger creato da Hambre Burger. Louis Armstrong unisce in modo equilibrato e armonioso elementi poveri come il pollo a ingredienti più ricercati – e a suo tempo proibiti – come il whisky che aromatizza la salsa barbecue. A completare il burger cetriolo marinato in casa, insalatina e cipolla disidrata e croccante.
8. La piadina con la marmellata
Piadora. Via Catania, 11A. Torino. Tel. +390115092230
Si chiama invece Jam Session (6,40 €) la piadina che potrete assaggiare durante i giorni di Salone OFF Torino da Piadora. Il gusto agrodolce del jazz racchiusi in una piadina: brie, prosciutto crudo, marmellata – jam in inglese – di fichi e insalata.
9. Il burger plant-based
Van Ver Burger (in movimento: qui dove trovarlo)
Per i non carnivori c’è il food truck di burger artigianali 100% plant-based: Van Ver Burger. Il loro burger prende a prestito il nome dei panini di strada mangiati dai giovani e poveri lavoratori delle piantagioni della Louisiana, Po’ Boy (11 €) da poor boy (ragazzo povero) in slang po’ boy appunto. Un panino con straccetti di planted chicken marinati con senape, cipolle, aglio e succo di limone arrostiti al forno. E in aggiunta okra saltata e stufata con pomodorini e peperoni verdi dolci, maionese e insalatina.
10. Il gelato di capra
Via Trento Gelato & Caffè. Via Po, 40. Torino. Tel. +390113852535
Dall’incontro tra l’anima black dei tipici caffè di New Orleans e i profumi e i sapori delle terre sabaude nasce Note Dark (3,20 € il cono e la coppetta piccoli, 35 € al kg da asporto), il nuovo gelato di capra ideato da Via Trento Gelato & Caffè per questa edizione di Salone OFF Torino. Un gelato al cioccolato fondente al 70% monorigine Madagascar variegato con riduzione al caffè e bacio di dama.
[Immagini: Fabio Recrosio]