Pizza a pranzo: impasti e cottura alla brace di Straforno a Roma
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Pizza a pranzo. Un anno fa l’avremmo bollata come indicazione per turisti stranieri.
In questo inverno pandemico è la soluzione per chi è in zona gialla come a Roma.
Il Dpcm Natale ha trasformato la pizza a pranzo in regalo delle feste. Almeno fino a quando non arriverà un nuovo Dpcm a stabilire un’Italia arancione o rossa e chiudere di conseguenza bar, ristoranti e pizzerie anche a pranzo.
Pizza a pranzo nella periferia di Roma
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Segnate l’indirizzo di Straforno. Più di 750 metri quadri tra interno, esterno e veranda, che possono arrivare ad ospitare oltre 400 posti. Ridotti a 121 per rispettare le misure anti Covid-19.
L’ho assaggiato nel corso di un pranzo stampa che ha presentato questo locale attivo dal 2014.
Siamo in zona San Basilio, periferia nord-est di Roma. A gestire Straforno è Matteo Pavani insieme al padre Alessandro e allo zio Gianluca, i tecnici dell’impasto, e alla zia Laura, la regina della pasticceria. Una conduzione tutta al familiare di ottimo riscontro sul mercato di questa zona. Il punto fermo è la scelta di materie prime di qualità. Fuori tiro rispetto alle consolidate rotte della Capitale, è tappa consigliata per un pranzo in tranquillità.
Straforno riassume diverse realtà: dagli hamburger, ai primi espressi passando per la pizza. Quest’ultima è dichiarata come cavallo di battaglia del locale.
Per l’impasto della pizza Straforno utilizza un impasto lievitato 48 ore e un blend di farine tra frumento, soia e riso. A stupire, però, è la possibilità di scegliere tra 2 tipi di cottura. Quella tradizionale su piano per focacce semplici o ripiene oppure ancora la Romana alla Brace, diventata marchio registrato.
Oltre 50 le proposte in cui viene declinata la tonda. La carta dei vini è curata da Matteo che in sala ricopre anche il ruolo di sommelier. È possibile trovare alla mescita bollicine, bianchi, rosati e rossi. Non manca il connubio tradizionale, pizza e birra, con una selezione di etichette servite alla spina o in bottiglia.
I fritti
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Inizio con il fritto. Matteo ci tiene a fare assaggiare la proposta del giorno, cioè il supplì burro, grana padano e ventricina Bontà di Fiore (3,50 €). Un supplì XXL con il riso sgranato ma al contempo ben amalgamato al condimento. Buona la consistenza e lo spessore della panatura.
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Altro antipasto è lo strafornozzo ripieno di parmigiana di melanzane (6 €). L’impasto della pizza si trasforma in una tasca simile al trapizzino di Stefano Callegari, cotto al forno, scavato e imbottito con un corposo sugo di melanzane. Divertente al morso, anche se notiamo l’incongruenza delle melanzane a dicembre.
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Ultima proposta per aprire il pranzo è la Focacciata DOC (10 €). Sono strisce di focaccia cotta a legna da intingere in tre salse della tradizione italiana che cambiano secondo la stagione. Zucca e salsiccia, amatriciana e parmigiana (in verità un po’ fuori stagione) sono le 3 del momento. Ottima da dividere con i commensali (norme anti Covid permettendo), la focaccia sottolinea la bontà dell’impasto e della sua cottura verace.
La pizza a pranzo di Straforno
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Quattro gli assaggi di pizza a pranzo.
Il grande classico della pizza italiana è la Margherita, qui rivista come Stra – Margherita (8,50 €). Pomodoro, mozzarella, basilico, scaglie di Grano Padano “infornata” alla brace. Differente dalla margherita cui siamo abituati, è sostanziosa e di carattere. Spicca inevitabilmente la nota di brace, quasi affumicata, che dona sfumature di montagna ad un prodotto tipicamente meridionale.
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Sempre cotta alla brace è la pizza La Capra e la Ventricina (13 €) con fiordilatte a km 0 Latte di Nepi, zucchine saltate in padella, formaggio caprino bio con nepitella Alla Casa Vecchia e ventricina Bontà di Fiore. Pizza da condividere, ricca di sapori decisi, ma bilanciati.
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Più delicata è la Focaccia Graziella Special (12 €) con mozzarella di bufala campana DOP, culatello Riserva del Duca e melanzane Graziella, preparate secondo la ricetta della Nonna di Matteo.
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Manca solo da provare la focaccia ripiena. Tra le farciture scelgo quella del mese La Capra e la Papaccella (13 €) con stracchino a km 0, culatello, formaggio caprino bio con nepitella e papaccella napoletana grigliata di Vincenzo Egizio. Gusto rotondo, con picchi di acidità conferiti dal formaggio e di dolcezza del peperone presidio Slow Food. L’impasto è sottile, quasi impalpabile, ottimo contenitore per qualsiasi ripieno.
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In abbinamento alle pizze, Matteo sceglie il Franciacorta Cru Perdu millesimato 2011 di Castello Bonomi (39 €). La pizza con le bollicine è binomio più che comprovato.
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Ampia scelta anche per i dolci. Buona la cheesecake al pistacchio (6,50 €), ma non all’altezza della pizza.
Delivery e all you can eat per la pizza a pranzo e a cena
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Straforno offre anche un servizio delivery diffuso in modo capillare su tutta Roma senza costi aggiuntivi di spedizione. I rider sono gli stessi camerieri del ristorante.
Nel weekend la proposta è arricchita dal brunch e la domenica c’è anche l’offerta all you can eat (22 €), si suppone ben lontana da quelle usuali di incerta qualità.
Straforno – focaccia, pizza & burger. Via del Casale di San Basilio, 19. Roma. Tel. +3906410 0667